Tanta passione in cucina e attenzione in sala: da questi due ingredienti nasce finalmente PIRO’ il nuovo ristorante a Pozzuoli dello chef Enzo Pirone e dei suoi due soci. Patrizio Allocca restaurant manager e Ferdinando Contaldo.
Abbiamo intervistato Enzo:
Qual è la tua storia professionale? Quando e come nasce la tua passione per la cucina?
La mia passione per la cucina nasce già in tenera età,vedendo mia madre cucinare per tutta la famiglia,tra le sue specialità predominavano sicuramente le pietanze alla brace,era lei la regina dei carboni,poi ricordo ancora il profumo degli gnocchi al tegamino e i crocchè di patate della domenica,ricordo che mentre li friggeva io, mio fratello e mia sorella ne rubavamo sempre qualcuno,un momento importante però è stato sicuramente quando mio fratello(più grande di me) ha intrapreso la scuola alberghiera di Formia,quando tornava a casa deliziava i nostri palati con i vari insegnamenti scolastici,direi che lì è veramente iniziato il mio cammino,infatti dopo la terza ho frequentato fino alla maturità l’Istituto alberghiero di Formia.
Da lì le prime esperienze durante il periodo estivo,sacrificandomi non solo in estate,ma anche durante i fine settimana.
Girando ho conosciuto tanti chef,tanti capo partita,tanti compagni di viaggio,si viaggio,perchè ogni posto che giravo era per me un viaggio,tanti modi di fare cucina,tanti modi di impiattare e tanti modi di pensare,ecco perchè io consiglio,finchè si ha la possibilità,di cambiare e viaggiare tanto,per arricchire il proprio bagaglio non solo professionale ma anche umano.
Oggi realizzi il tuo sogno con un locale tutto tuo, raccontami il progetto?
Oggi dopo anni di esperienza ho deciso di aprire un locale tutto mio al centro di Pozzuoli,tutto ciò assieme ad altri due compagni di viaggio,colleghi nella mia storia professionale ed amici nella vita.
Questo progetto parte da mesi e mesi di ricerche,la ricerca di un punto esatto, Pozzuoli è piena di ristoranti, anche molto rinomati, dove si mangia molto bene,ma la nostra tenacia,è quella di differenziarci,di dare quell’estro in più, osare dove gli altri non osano spingersi,ci vorrà del tempo lo so,ma abbiamo il tempo dalla nostra parte,
Oggi cucinare è di moda ma quanti sacrifici ci sono dietro la gloria….?
Cucinare è di moda ormai,basta accendere la radio o la tv ed essere sommersi da programmi inerenti alla cucina,ma dietro ci sono tanti sacrifici,il sacrificio più grande è sicuramente la famiglia,molto del proprio tempo lo si passa dietro i fornelli,con temperature anche molto alte,la famiglia è importante e se dalla propria parte ne hai una che ti supporta è sicuramente una gran cosa,molte volte non esistono serate con amici,poichè nelle giornate di festa sei lì,nel tuo regno a elaborare i piatti che hai pensato,
La tua filosofia in cucina, dicci i tuoi segreti?Si io dico elaborare,poichè la mia filosofia di cucina e ben diversa da altre,io come dico sempre, prediligo in primis il pensiero,ovvero quando penso un piatto lo immagino già finito,io sono il primo cliente,mi vedo il piatto nella mia mente,e se mi piace vado ad estrapolarne il procedimento inverso,dal piatto finale tornando indietro.
La mia cucina è innovazione,fantasia,estro,ma non dimentico la tradizione della mia terra,una terra ricca di storia,dove la nostra cucina è conosciuta e invidiata in tutto il mondo.
Quindi dalla tradizione nasce quel tocco di innovazione,poi l’ingrediente fondamentale è uno solo,la passione,la passione e il rispetto della materia prima che si va ad utilizzare,perchè dietro quel prodotto c’è il lavoro di tanta gente.Quindi il segreto è la passione e l’ amore ed il rispetto per tutto ciò che si fa.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno più grande?
Magari la stella michelin,
La soddisfazione più grande però è quella di vedere i propri ospiti,che fanno ormai parte della propria famiglia,essere soddisfatti dei sogni che realiziamo attraverso i piatti,l’atmosfera giusta,ed il loro sorriso,questa è appunto la più grande soddisfazione