Panorama, orto e ragù napoletano

Nella prima colazione di Villa Cimbrone a Ravello l’ingrediente principale è la storia

La prima colazione di Villa Cimbrone, lo storico albergo di Ravello, nel cuore della Costiera Amalfitana, è un momento memorabile per gli ospiti di ogni nazionalità. Non solo per il panorama e il contesto magico in cui l’albergo è inserito, ma perché già dalla piccola colazione all’ospite è data la possibilità di vivere un’emozione gustativa fortemente identitaria, capace di lasciare un ricordo indelebile.

Accanto a un’offerta molto ricca di pane fatto in casa, confetture biologiche, agrumi freschi, torte, uova e verdure dell’orto cotte a vista in terrazza, con l’arrivo in struttura di Donato Marzolla, direttore dell’hotel, è stato introdotto il “ragù napoletano”, servito caldo in una pentola di ghisa e accompagnato da pane fatto in casa per la scarpetta.

Una chicca apprezzatissima dagli ospiti stranieri e un’autentica Madeleine de Proust per tanti italiani.

Il ragù – la cui etimologia deriva dal francese ragoût con cui si indicava un piatto a base di carne stufata con le verdure – è icona indiscussa della grande tradizione culinaria partenopea.

Celebrato dal grande Eduardo De Filippo in Sabato, domenica e lunedì, è rito e devozione assoluta, è il pranzo della domenica in tante famiglie napoletane.

<<Più di una ricetta – racconta il direttore Donato Marzolla – il ragù napoletano è storia, passione e tradizione di un popolo. Le nonne si svegliavano all’alba per avviare la lunga preparazione. La pentola veniva lasciata “pippiare per ore” e intingere il pane nel sugo caldo era un quasi un rito, da compiere furtivamente. Abbiamo voluto proporre la pentola del ragù nella ricchissima colazione di Villa Cimbrone proprio per ricordare quella consuetudine e invitiamo i nostri ospiti a fare la classica scarpetta>>

A preparare il ragù, come tradizione comanda, con il Pomodoro San Marzano, la cipolla, la carne di manzo e di maiale, è Lorenzo Montoro chef di Villa Cimbrone. La sua è una cucina di sobrietà e ricerca, sostenibile nel suo significato più pregnante. Con il suo arrivo a Villa Cimbrone nel 2019 ha ridisegnato a orto una parte dei terrazzamenti che circondano la proprietà, mettendo a dimora ortaggi, verdure a foglia, frutta ed erbe aromatiche.

Villa Cimbroneè l’iconico albergo della famiglia Vuilleumier. Uno scrigno dell’hotellerie italiana dove si viaggia nel tempo, tra viali e pergole in fiore, saloni e camere dalle volte affrescate dove hanno soggiornato artisti e viaggiatori del Grand Tour. Il ristorante Il Flauto di Pan, una stella Michelin, è aperto anche al pubblico non residente in hotel e porta la firma dello chef Lorenzo Montoro. Il V Lounge Bar, dove la V è l’iniziale di tre celebri donne – VioletTrefusisKeppel, Vita Sackville-West e Virginia Woolf – che proprio a Villa Cimbrone amavano riunirsi negli anni Venti – è il cocktail bar dell’hotel dove si rinnova l’arte della miscelazione, tra grandi classici e signature drink. Ridisegnati agli inizi del Novecento con il contributo della botanica inglese Vita Sackville West, i Giardini di Villa Cimbrone – con la celebre Terrazza dell’Infinito – si estendono per circa sei ettari e sono tra gli esempi più importanti che la cultura paesaggistica e botanica anglossassone abbia generato al sud d’Europa. Sono aperti tutto l’anno e visitabili ogni giorno con ticket di ingresso.

Villa Cimbrone

Via Santa Chiara, 26, 84010 Ravello

https://www.hotelvillacimbrone.com/it/

Tel. 089 857459

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