Al Bufala fest parte il confronto sulla prevenzione rischi in agricoltura, tema fondamentale in un momento di trasformazione per la filiera agroalimentare.
Il Bufala fest, manifestazione enogastronomica dedicata alla promozione della filiera bufalina giunto alla settima edizione riapre a piazza Municipio, oltre gli stand gastronomici, previsti appuntamenti tematici dedicati al food curati dall’organizzazione culturale Giardino delle idee.
Domenica 11 settembre CIA Campania ha incontrato le aziende agricole sul tema “Prevenzione e gestione del rischio in agricoltura”. Nel corso del dibattito sono intervenuti: il Presidente di Cia – Agricoltori Italiani, Cristiano Fini; il Presidente Cia – Agricoltori Italiani della Campania Raffaele Amore; il prof. Fabian Capitanio, docente presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli; il Direttore Generale Politiche Internazionali e Unione Europea del Masaf dott. Luigi Polizzi; l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania on. Nicola Caputo. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Maria Cava.
Punto di partenza del dibattito è stato il Fondo Nazionale Agri-Cat per i rischi catastrofali a copertura parziale dei danni causati da siccità, gelate e alluvioni, previsto nel Piano di gestione dei rischi agricoli 2023 recentemente approvato. Sul quale afferma il professore Fabian Capitanio, esperto in materia di rischio, emergono mancanze in merito alla copertura di 230 milioni, che servirebbero agli agricoltori per sottoscrivere polizze assicurative. Ciò comporterebbe la riduzione di circa la metà del contributo previsto al 70%, proprio nel momento in cui è necessario promuovere la cultura della gestione del rischio tra gli agricoltori.
Da questa necessità, dalla consapevolezza che occorre investire nell’innovazione, nella sostenibilità e nella prevenzione del rischio nasce Agririsk, curato da Capitanio in collaborazione con il Crea e per Regione Campania.
Agririsk è il programma di azione e comunicazione sugli strumenti per la gestione del rischio in Campania, a tutela del reddito degli agricoltori, sempre più minacciato da eventi metrologici estremi.
Gli strumenti messi a disposizione dal PGRA rappresentano dunque un punto di svolta nella prevenzione del rischio per la filiera agroalimentare del nostro Paese e per l’Unione Europa. Una sfida da vincere per la Campania e per il Sud in previsione dell’evoluzione degli scenari internazionali determinati dai cambiamenti climatici e dalla necessità di assicurare redditi il più possibile stabili. Bisogna fare di più, soprattutto al Sud.
Secondo Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania e Raffaele Amore, presidente CIA occorre rendere la distribuzione dei fondi tra i paesi europei e all’interno degli stessi più equa. Superare la visione centralizzata degli strumenti del rischio nella programmazione 2023-2027, per virare verso una gestione regionale dei fondi dedicati alle assicurazioni e l’istituzione di un autonomo ente pagatore regionale, in grado anche di concretizzare i controlli sui rilievi in caso di danni.
Infine, semplificare gli aspetti amministrativi e burocratici anche per rendere possibile l’attivazione anche nelle regioni meridionali dei fondi di mutualizzazione che sono complementari allo strumento assicurativo.