Mi piacerebbe parlarvi dei numerosi desserts americani, gli American Cakes, che continuano a diffondersi nel mondo riscuotendo successi ed arricchendo i menu europei con ricette Made in USA.
Dal Brownie alla Cheesecake, dai Pancakes ai Donuts, dai Cinnamon rolls alla famosa Apple Pie… Ricette uniche, tradizionali seppur nella non lunghissima storia gastronomica americana, che spesso mi capita di rapportare alle mie tradizioni dolciarie italiane. Senza creare competizione o rivalità, ma con una curiosa contaminazione, talvolta mirata ad alleggerire la pesantezza di alcuni ingredienti.
C’è da dire che si continua a guardare gli Stati Uniti come un continente pieno di sogni e di opportunità o idee attuabili. Si asseconda così un’azione lodevole: ciascuno può realizzarsi secondo le proprie capacità.
La produzione di una “Bakery”, per esempio, può rappresentare l’essenza di un duro lavoro, una personalizzazione del “Sogno Americano”. Non è una pasticceria, non è un bar o pub e neppure una boulangerie.
È un luogo adatto a tutti i momenti della giornata, in cui fare colazione, pranzare, sorseggiare un buon tè, mangiare un panino oppure un dessert… Piatti salati oltre che a dolci della tradizione statunitense, sapori contrastanti, unici e fantasiosi.
La lista di ricette degli American Cakes è lunga… Sarà bene iniziare da alcune principali preparazioni.
É il caso di esordire con il BROWNIE, che è preparato in diverse versioni, in base sopratutto alla densità dell’impasto e al modo di cottura. Sua caratteristica principale è la consistenza umida e fondente, per la quale non è classificato come torta, ma come finger food, nella categoria biscotti.
È difficile stabilire a chi attribuire il primo brownie. Una leggenda narra che una donna di Boston stesse cuocendo una torta al cioccolato, ma avesse dimenticato di aggiungere un vitale ingrediente, il lievito.
Nel vedere la torta non lievitata, invece di buttarla via, decise di tagliarla e servirla a quadrotti.
La prima ricetta per i brownies è stata inserita nel libro di cucina della Boston Cooking-School del 1896, scritto da Fannie Farmer. Il primo Chef a preparare i brownies, sembra sia stato quello del Palmer House Hotel di Chicago. E lo fece per accontentare l’albergatrice Bertha Palmer e i suoi ospiti. Un dolce al cioccolato così ricco di ingredienti da non aver bisogno neanche della glassatura.
Oggigiorno vi sono svariate versioni: al caramello salato, al burro di arachidi, al cioccolato e arancia, al lampone, con aggiunta di bourbon ecc… Ma si considera tradizionale il Brownie preparato con cioccolato fondente di cui vi propongo la ricetta.