Benito e Francesco Langella, hanno inaugurato l’Élite Cafè, il loro nuovo locale a Pavia in Corso Cavour 30/F.

Per Benito Langella il mondo del food spazia dalla mixology alla sala, con esperienze importanti (Trussardi alla Scala). Nel 2019 è il Primo Classificato Nazionale Aibes Sparkling a Roma.

Qualche tempo fa, ha donato ai lettori di FoodMakers “EMMEGI“. Un Cocktail ispirato dall’amore verso la sua compagna, Monica Gramegna, (dalle cui iniziali prende il nome) che apprezza particolarmente i lamponi.

Buongiorno Benito, hai deciso di aprire l’Élite Cafè dopo esperienze importanti. Perché questa scelta?

Questo è un progetto che inseguo da tantissimi anni, da quando ho iniziato la mia professione nel 2004. È sempre stato un obiettivo avere una mia attività. Parlando per caso con un amico è saltata fuori questa opportunità e dopo 4 mesi di trattative con la proprietà abbiamo deciso di buttarci.

Cosa proponete ai vostri clienti?

Vogliamo scandire la giornata con offerte precise e variegate dalle 7.00 alle 21.00. Si parte con la caffetteria e le colazioni al mattino. Assaporare un buon caffè, è uno dei modi migliori per iniziare con il giusto ritmo. Per questo abbiamo scelto una selezione 90% arabica e 10% robusta, con una macinatura di 8 grammi, che risulta molto cremosa e intensa che riporta alla tradizione Campana. Accompagnata ovviamente da un’ottima croissanteria.

Seguono gli aperitivi e i pranzi veloci con tutta la vasta gamma di tavola fredda. Mentre per il pomeriggio abbiamo una grande varietà di infusi e tisane, particolarmente graditi alle signore. Chiudiamo con l’aperitivo serale e con i classici cocktail. Ho voluto inserire nel nostro menu anche le mie ricette, che porto con me da tantissimo tempo, compresa quella con cui ho vinto il concorso nazionale a Roma nel 2019.

Hai intrapreso questa strada non da solo. Hai un socio?

Si, questo progetto nasce con mio fratello, che è già un imprenditore da qualche anno perché ha una ditta di edilizia, sempre qui nel nell’oltrepò Pavese. Abbiamo deciso di dividerci le due opportunità e di creare anche Langella ristorazione, con l’apertura dell’Élite Cafè.

Proponete anche dei vini?

Si, certamente e siamo molto concentrati sul territorio, con tre cantine tra le più importanti dell’Oltrepò. Poi abbiamo una bella una bella gamma di champagne e qualche etichetta Campana per ricordare la mia terra d’origine, oltre ad alcune etichette nazionali.

I tuoi clienti sono fortunati, perché trovano qualcuno in grado di consigliarli al meglio, a differenza di tanti locali in cui il vino non viene saputo vendere.

Il vino potrebbe rappresentare un ottimo investimento per tanti ristoranti, pizzerie ma anche per dei semplici locali, nei quali si tratta una cucina non elaborata. Ma spesso, purtroppo, non c’è una figura che sia in grado di promuovere un calice o una bottiglia, andando a far salire l’importo dello scontrino e quindi i guadagni.

Quando ci si crea la possibilità di guidare i clienti, facendo dei semplici abbinamenti, si ottiene un valore aggiunto. Anche perché ormai, è abitudine di molti, accompagnare un pasto con un buon vino.

Ecco perché io ho deciso di proporre entrambe le selezioni, nonostante la nostra offerta sia limitata a pranzi veloci, quindi tavola fredda, con panini, piadine, insalate, la caprese e magari la pinsa con salumi e formaggi. Certo, la bottiglia è molto più complicata da servire rispetto al calice, ma abbiamo comunque voluto offrire ampia scelta ai nostri clienti.

Ritieni che finalmente ci si trovi sulla strada della ripresa dopo un periodo parecchio difficile? Il tuo entusiasmo è contagioso.

Io inseguo questo obiettivo da tantissimi anni. Quando ho vinto il concorso nazionale, purtroppo, mi sono trovato bloccato dopo appena tre mesi dalla pandemia. Adesso che ho aperto il bar, vorrei davvero che questo stato di emergenza, causato anche dalla recente guerra, finisca una volta per tutte e si riparta veramente, con un grandissimo boom economico. Abbiamo tutti il bisogno di riprendere la vita come la abbiamo lasciata 3 anni fa. Questo è quanto mi auguro, e l’apertura dell’Élite Cafè, vuole essere un segno di speranza.

Il locale è molto bello, intendi aprire anche il dopocena?

Al momento sinceramente no. Ci troviamo in centro, vicino al Tribunale, e in una via dello Shopping che è molto attiva a certe ore, ma dopo le 21.00 si svuota. Dopo anni di fatiche serali adesso voglio decisamente cambiare con un lavoro da svolgere nell’arco della giornata.

Però ti dico che questo è un sogno che si va a realizzare, ma lo considero anche un punto di partenza. Perché l’obiettivo era quello di aprire una mia attività, ma già stamattina, quando ho girato la chiave per entrare nel mio nuovo mondo, è nato il desiderio di crearne subito un secondo.

Sara Sanna

Ho 49 anni e abito in Sardegna. Ho lavorato come tecnico del restauro archeologico prima, poi, come guida turistica e operatrice museale presso la "Fondazione Barumini Sistema Cultura" che si occupa della...

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