Chi di noi avrebbe immaginato, fino a qualche anno fa, che sedendoci al ristorante, insieme al menù e all’eventuale carta dei vini, ci saremmo visti consegnare dal maître anche una carta delle acque?
Da un po’ di tempo, ovviamente ancora solo in determinati locali, questa particolarità è diventata prassi e capita sempre più spesso di dover scegliere, oltre alla nostra etichetta di vino preferita, anche l’acqua più adatta ad accompagnare il nostro pasto.
Il panorama delle acque in bottiglia si va quindi sempre più allargando e alle etichette famose, a cui siamo abituati da decenni, si vanno ad affiancare anche alcune interessanti novità.
Una di queste si chiama “Aur’a” ed è un’acqua davvero intrigante che proviene dai Monti Carpazi.
In Italia è distribuita in esclusiva da “Aur’a Gold Water Italy” una società con sede in Campania, il cui responsabile è Emanuele Murone. Insieme a lui abbiamo provato a capire meglio questo prodotto.
Salve Emanuele, ci spiega cos’è Aur’a?
Aur’a è un’acqua molto particolare che proviene dai Monti Carpazi, precisamente dalla Transilvania. È una zona priva di attività industriali quindi pura e incontaminata.
Parliamo dell’unica acqua al mondo che sgorga direttamente dalla fonte, con all’interno colloidi di oro e argento.
Nel luogo in cui nasce è chiamata “acqua d’oro” proprio perché contiene questi preziosi minerali che hanno effetti benefici per il corpo umano. La loro presenza all’interno di Aur’a è dovuta al fatto che, prima di sgorgare, passa per circa 30 km all’interno di ex giacimenti di oro e argento.
Si tratta di miniere antichissime, sfruttate al tempo degli antichi romani, all’interno delle quali sono rimaste tracce ionizzate di oro e argento che durante il passaggio vengono rilasciate nell’acqua.
Da quanto tempo viene imbottigliata?
L’imbottigliamento risale al 2016 e avviene a soli 50 metri dalla sorgente. Questo fa sì che Aur’a sia davvero purissima e resti anche in bottiglia come appena sgorgata.
In che settore si pone Aur’a?
Possiamo affermare che Aur’a rientra nel settore delle acque di lusso per tutte le caratteristiche già elencate e anche per il suo Ph. Il Ph delle acque, infatti, va da 0 a 14 e, mentre da 0 a 7 si va verso un orientamento acido, da 7 in su si passa al basico. Oltrepassando il valore di 9,5 l’acqua diventa quasi imbevibile quindi il valore ideale dovrebbe essere compreso tra 7.5 e 9.5, proprio dove si inserisce la nostra acqua con il suo Ph quasi perfetto di 8.3.
Come mai la scelta di portare in Italia proprio quest’acqua?
Dal 2016, anno in cui è iniziata la commercializzazione, Aur’a ha intrapreso un bel percorso in tutto il mondo, facendosi conoscere e apprezzare tanto da ricevere anche diversi premi e attestati.
Abbiamo il certificato di “Acque minerali Academy” e al Taste Institute di Bruxelles, durante il “Super Taste Awards”, evento nel quale vengono valutate e giudicate acque di tutto il mondo, ha sempre ricevuto il punteggio massimo di tre stelle.
Senza dimenticare che un riconoscimento è arrivato anche per il vetro in cui è imbottigliata, scelto appositamente dall’azienda madre, con un contenuto di piombo inferiore del 15% rispetto agli altri vetri.
Questo ha un minore impatto sul consumatore e la completa trasparenza testimonia la purezza dell’acqua. Completa il tutto un tappo a vite con un sotto tappo di caucciù originale e completamente plastic free.
Quando e come arriva in Italia e nel resto del mondo?
Abbiamo firmato il contratto per l’importazione a maggio 2020, siamo un’azienda giovane in tal senso. Per il resto del mondo bisogna dire che il settore delle acque è in continua evoluzione e crescita.
Aur’a è già presente negli Stati Uniti, in Francia, in Svizzera, in Romania e noi stessi stiamo lavorando per aprirci verso il mercato asiatico dove già comincia a ricevere dei riconoscimenti.
Chi è il cliente che predilige Acqua Aur’a?
Il nostro principale cliente è il settore Horeca legato alla ristorazione di alto livello e all’hotellerie di lusso. Abbiamo tra i clienti ristoranti della Guida Michelin sia in Campania che nel resto d’Italia e man mano stiamo facendo conoscere il prodotto.
C’è anche un formato in tetrapak per uso domestico utilizzato a scopo terapeutico viste le proprietà dell’acqua. È un prodotto con un prezzo un po’ più alto proprio perché rientra nel settore lusso cosa che, anche nelle intenzioni della casa madre, garantisce standard qualitativi molto alti.
Come avete scoperto Aur’a?
Eravamo in cerca di prodotti nuovi ed esclusivi da commercializzare, e tramite una conoscenza in Romania abbiamo saputo di questa acqua molto particolare.
L’Italia è ricchissima di offerte commerciali di qualità, motivo per il quale, trovare qualcosa di nuovo non sempre è semplice. Questo ci è sembrato subito un prodotto interessante.
Ci siamo quindi recati sul posto e abbiamo capito l’unicità del progetto. Si tratta di un’acqua davvero di alto livello, in quanto non esistono al mondo altre fonti simili.
Vendete anche tramite e-commerce? Come è andata la vendita durante il periodo pandemico?
Abbiamo cominciato con l’e-commerce e siamo andati avanti così fino a fine 2021. Ad oggi non è possibile comprare direttamente dallo shop online poiché abbiamo aggiunto un ulteriore servizio per il cliente.
Chi vuole comprare attraverso il sito, infatti, è invitato a contattarci direttamente in modo da avere tutte le info più importanti e che secondo noi devono necessariamente accompagnare un prodotto unico come il nostro. Dopo questo passaggio possono fare la richiesta di acquisto a mezzo mail.
Durante la pandemia vendere tramite e-commerce è stato utilissimo perché siamo riusciti a farci conoscere raggiungendo più facilmente i clienti.
Che riscontro sta avendo Acqua Aur’a?
Chi ha provato la nostra acqua ha lasciato sempre feedback positivi.
Tutti hanno notato la differenza tra questa e le altre acque. In questo periodo facciamo ancora i conti con le difficoltà create dalla pandemia, ma il prodotto comincia a farsi notare.
Viene offerta solo all’interno di una carta delle acque o anche come acqua principale?
Sono in pochi a proporla come acqua esclusiva anche per via dei costi. La maggior parte dei ristoranti ha inserito Aur’a all’interno del loro “parco acque”.
La vostra azienda commercializza solo Aur’a?
Per ora si, ma tramite l’associazione “Acque minerali Academy” abbiamo in progetto di ampliare la nostra offerta sempre con acque di alto livello. La nostra idea è di creare una cultura delle acque minerali che ad oggi in Italia manca.