Pratica da otto anni l’Agricoltura Organica e Rigenerativa
La Petrosa è un’azienda agricola di Ceraso, un paesino del Cilento, nata negli anni 50, quando i nonni di Simona, Edmondo e Luigia, attuali proprietari, acquistarono un castello dell’800 con le sue terre circostanti, costruendo un’attività rispettosa dell’ambiente e fedele ai principi dell’Agricoltura Organica e Rigenerativa.
È un’azienda multifunzionale, oltre ad attività agricola, è adibita anche ad ospitare chi desidera fare una vacanza agricola o anche solo pranzare con la famiglia all’agriturismo La Petrosa.
Da un acquedotto romano sono sorti 1700 ulivi che ogni giorno regalano un olio d’oliva extravergine dal sapore deciso e inconfondibile
Sulle loro terre pascolano capre e mucche, il cui latte viene realizzato per la produzione di formaggi che avviene proprio in uno dei laboratori dell’azienda.
L’importanza del suolo per la produzione
Il suolo è il nucleo dell’azienda, grazie al lavoro svolto da Edmondo, nascono frutta e ortaggi, i quali vengono trasformati in deliziose confetture e marmellate, ed esposte nel loro shop fisico e online.
Prendersi cura del suolo è alla base dei principi dell’agricoltura organica e rigenerativa.
Questo impegno si traduce nell’aumento della sostanza organica, elemento prezioso che nutre il terreno e ne accresce la ricchezza.
Favorire la biodiversità del suolo è un tassello fondamentale di questo processo. Una moltitudine di organismi viventi, dai batteri ai lombrichi, popola questo ecosistema sotterraneo, lavorando instancabilmente per renderlo fertile e produttivo.
Le attenzioni verso il suolo vengono ampiamente ricompensate. Piante più robuste e resilienti prosperano in un terreno sano, richiedendo minori interventi per il loro sviluppo. La loro crescita vigorosa è il segno tangibile di un terreno fertile e ricco di vita.
La Petrosa rientra tra le aziende che praticano l’agricoltura organica e rigenerativa
L’azienda è certificata biologica e da circa otto anni pratica l’agricoltura organica e rigenerativa. Il suo approccio è alla ricerca della massima sostenibilità messa in pratica non solo nella produzione agricola, ma anche su tutta la filiera.
Gli agricoltori si occupano di curare la sostenibilità legata alla produzione, trasformazione e commercializzazione. La Petrosa lavora con filiere corte proprio per trasmettere un senso di sostenibilità legato al cibo, un’educazione che va alla lotta dello spreco alimentare.
Compost realizzato con letame di animali
Edmondo, il principale addetto al suolo, trasforma il letame degli animali in compost, attraverso una miscelazione con altri scarti aziendali, come ad esempio il cippato di legno. Questi scarti vegetali sono ricchi di carbonio, il quale, contenuto all’interno di questi scarti, viene stoccato nel terreno.
Quali sono le differenze tra l’agricoltura biologica e quella rigenerativa?
In orticoltura, Edmondo utilizza la pacciamatura per contenere le erbe spontanee. Quella più utilizzata in agricoltura convenzionale è la copertura plastica, lui, invece, utilizza coperture vegetali che provengono da scarti, utilizza ad esempio la corteccia di castagno che viene da uno scarto di un’azienda boschiva, stesso materiale che usa anche per fare compost, in questo modo garantisce vitalità al suolo circostante e aerazione, in quanto non è un materiale plastico, e quindi la giusta umidità fa arricchire il suolo.
Come riutilizzare le reti per la raccolta di olive
La Petrosa collabora con artigiani che praticano la produzione di un qualcosa partendo da uno scarto, come ad esempio hanno realizzato shopper di materiale plastico, utilizzando come materia di origine delle reti di olive, le quali dopo il loro ciclo di produzione non possono essere più utilizzate, vengono quindi, ritagliate dagli artigiani e trasformate in borse lavabili per fare la spesa. Una cosa simile viene fatta anche con le vele usate di barche che a fine vita vengono trasformate dagli artigiani in borse.
La nostra vicinanza con gli elementi della natura offre effetti benefici sia sul nostro corpo che sulla nostra mente. In alcuni periodi dell’anno che sono particolarmente stressanti noi abbiamo bisogno di un altro tipo di cultura, è quella dell’ambiente, che riesce a regalarci e a darci la linfa giusta per coltivare ogni tipo di amore.
È bello vedere tre fratelli sposare una stessa filosofia, lavorare insieme per un obiettivo comune, portare avanti, con sacrificio e passione, ciò che i loro nonni hanno costruito.
La cultura che ci regala la natura è un po’ diversa rispetto a quella di cui siamo abituati, è un tipo di cultura che ci spinge ad amare il suolo dove camminiamo, a sorridere davanti al profumo del pane appena sfornato, a sorprenderci nel vedere animali che pascolano in libertà.
Per due giorni ho avuto il piacere di fermarmi davanti allo scorrere del tempo, ho imparato molte più cose di quanto sapessi già, ho conosciuto persone semplici, belle e tanto sapienti, come Edmondo, Luigia e Simona, e ho capito che in natura non c’è fretta, lei aspetta!