È passato un po’ di tempo dalla nostra precedente intervista a Biagio Martinelli, giovane maestro pasticciere presente ad Aversa con il suo laboratorio e punto vendita.

Sin dal primo incontro, ascoltando la sua storia personale e degustando le sue specialità, una su tutte la Polacca alla Mela Annurca, ci siamo resi conto del potenziale creativo manifestato da Martinelli, propulsore di una pasticceria artigianale di qualità attenta all’innovazione, ma con un occhio sempre rivolto alle ricette tradizionali.

Come accaduto a tanti imprenditori nel campo della pasticceria e non solo, anche Martinelli si è ritrovato, da ormai un anno, a fronteggiare il caos sociale ed economico legato all’emergenza epidemiologica. Nonostante ciò, Biagio non ha abbandonato del tutto la sperimentazione di nuove creazioni. Ed è riuscito a far parlare di sé anche fuori dalla Campania, come ci ha raccontato nella breve intervista che trovate nelle righe a seguire. Gli abbiamo chiesto soprattutto con quale spirito e con quali bontà dolciarie è pronto a vivere i giorni di avvicinamento alla celebrazione della Pasqua.

Biagio, raccontaci un po’ le caratteristiche dei “cavalli di battaglia” con cui delizierai la tua clientela a Pasqua. Ci sono new entry rispetto agli scorsi anni?

Non ce la siamo sentiti di proporre novità durante tutta questa confusione che ci sta ostacolando.

Abbiamo puntato a selezionare i prodotti, a renderli ancora più genuini rispetto agli anni passati. Abbiamo personalizzato un po’ di più i sapori, gli aromi e le modalità di produzione, dalla colomba artigianale fatta solo con il lievito madre all’uovo di cioccolato. E poi ci sono le creazioni tipiche pasquali come il casatiello e la pastiera.

In particolare, la colomba è acquistabile con i seguenti gusti: classica; integrale con le fragoline di bosco e cioccolato bianco; albicocca Pellecchiella del Vesuvio con una nota di nocciola-caramello all’interno;  moka (per cui io stesso vado pazzo!), ovvero caffè espresso con pepite di gianduia fondente; pistacchio, un ingrediente che attualmente va di moda .

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Attraverso quali canali è possibile acquistare tutti i prodotti?

Innanzitutto nella nostra sede ad Aversa, poi nei range territoriali dell’agro-aversano sul canale del servizio di food delivery Fasto e tramite il nostro shop online. Possono essere ordinati anche telefonicamente o su Whatsapp e con consegne a domicilio fuori porta, ma da concordare rispetto alla quantità di spedizione.

Il periodo delle festività per un pasticciere è sempre frenetico e adrenalinico. Pure quest’anno non ci sarà una Pasqua “normale”. Come stai vivendo sentimentalmente questo momento lavorativo?

Per chi mette passione e amore nella pasticceria e nella ristorazione in generale, le festività hanno sempre rappresentato i momenti più felici e gratificanti, anche se stancanti.

Oggi ciò che conta, in Italia e nel mondo, è vedere presto la luce in fondo al tunnel, pensando a tutte le persone che purtroppo hanno perso la vita.

Lavorativamente parlando, sto vivendo serenamente l’arrivo delle feste, consapevole dei risultati che saranno raggiunti muovendoci in maniera espressa, senza preparare e di conseguenza vendere più di quanto ci venga richiesto dalla clientela affezionata.

Una volta archiviata la Santa Pasqua, ritornerai a proporre in pasticceria la tua consueta vetrina che recentemente è stata arricchita da nuove invenzioni, nello specifico la “polacca rustica” che si aggiunge alle varianti già presenti e apprezzate, polacca classica e con la mela annurca. Come è nata?

In verità, meglio dire…dopo la pandemia, quando, vi anticipo, rinnoveremo e presenteremo una nuova linea di pasticceria e allora faremo una degustazione dei nuovi prodotti. Spero che possa avvenire nel 2021 ma, in ottica realistica, sono già proiettato al 2022.

Mi chiedevi della polacca rustica. Bene, sin da bambino, ho sempre avuto un occhio di riguardo per la pasticceria salata, la quale, sebbene generalmente venga trascurata, può costituire uno sbocco interessante sul mercato. Ho iniziato a studiare la polacca in chiave rustica nel 2019. Dopo averla messa un po’ da parte nel 2020 con tutto quello che è successo a causa del Covid-19, l’ho ripresa e mi sono impegnato a strutturarla al meglio, trovando il giusto connubio nella consistenza. E così alla fine l’ho lanciata.

Premesso che le critiche non mancano mai e, anzi, aiutano a migliorarci, fino ad oggi chiunque abbia assaggiato la polacca rustica è rimasto sbalordito. Basta il primo morso e già ti stupisci, perché è come se tu stessi mangiando la classica polacca crema e amarena, ma con quelle caratteristiche profumate, salate. Insomma, va provata!

Ci salutiamo con un’emozione. Quanto ti ha fatto piacere portare la tua colomba a Sanremo nella settimana del Festival? Non è un segreto che nei tuoi pensieri ci sia la volontà di espandere il brand oltre i confini campani.

Aver avuto la possibilità di far assaggiare la nostra colomba nell’ultima edizione di Casa Sanremo è stata una bella esperienza e una grande soddisfazione. D’altronde, è vero, da parte mia c’è l’intenzione di espandere il format Martinelli e i feedback positivi ricevuti lontano dalla Campania sono in tal senso una maggiore iniezione di fiducia per il futuro.

Pietro Bruno

Classe 1994, laureato in “Media, comunicazione digitale e giornalismo” presso la Sapienza Università di Roma. Nel 2017 ho pubblicato il mio primo saggio “È il tempo della radio in TV” (Guida),...

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