Sono passate poche settimane dalle scosse bradisismiche più intense che hanno portato Pozzuoli e i Campi Flegrei alla ribalta della cronaca.
Da queste parti però il bradisismo è un fatto risaputo.
L’evento è ben conosciuto dalla popolazione che convive con il vulcano Solfatara da millenni.
Il fenomeno intervalla lunghi anni di pausa e tranquillità con periodi di terremoti dovuti al sollevamento della terra, spinta dai gas nel sottosuolo.
Questa anomala giostra caratterizzata da innalzamenti e abbassamenti è stata ribattezzata dai flegrei Brady, come un fratello piccolo e dispettoso che bisogna sopportare per forza perché fa parte della famiglia.
Quello che viene rimandato dai media all’esterno è spesso però un quadro di persone matte che hanno scelto di convivere al pensiero di una catastrofe imminente nell’abusivismo più totale.
Mai nulla di più stonato rispetto a quelli che sono i Campi Flegrei e soprattutto alla sua gente!
Ricca di storia, antichità e paesaggi mozzafiato questa terra ha sviluppato ed affinato la capacità di accogliere e far star bene le persone.
Duemila anni fa gli imperatori si crogiolavano tra le magnifiche terme di Baia degustando le ostriche del lago Fusaro e i frutti di questa terra fertile.
Oggi dei nuovi ristoratori, “giovani Lucullo” si occupano di accoglienza e buon cibo in scenari paradisiaci offrendo cucine raffinate innaffiate dai vini della doc Campi Flegrei di produttori sempre più esperti e sapienti.
Noi ne abbiamo sentiti alcuni nella settimana più intensa delle attività sismiche e ci siamo fatti lasciare delle dichiarazioni che hanno tutto il sapore di resilienza:
“Scegliere sempre di stare nei Campi Flegrei, perché stare insieme nei momenti di difficoltà aiuta ad esorcizzare la paura”
Lo dice Valeria Vanacore proprietaria e maitre du fromage dell’enoformaggeria, Polyphemous nel centro storico di Pozzuoli. Valeria è una giovane imprenditrice, sommelier, maestro assaggiatore di formaggio e madre di tre bambini, con il suo compagno ha da poco acquistato casa sul lungomare perché questo resterà il suo posto. Nei giorni un po’ critici ha messo in campo la sua solita ironia e tenacia ed ha organizzato l’Aperitivo resiliente in collaborazione con Ugo Music & Drink nei pressi del porto. Un successo immediato per l’iniziativa e per i suoi formaggi come sempre.
“È sempre tempo di bere e mangiare, senza farci assalire da ansie e timori.
Le preoccupazioni sono tante, ne siamo consapevoli, ma questa è la nostra terra, questi sono i Campi Flegrei…sole, mare, evidenze archeologiche e beni paesaggistici.
Una ” terra ardente” che, proprio per la sua composizione minerale, offre prodotti di indiscussa qualità ed intensità di sapori.
Non lasciamoci sopraffare dalla paura!
Noi continuiamo a lavorare per voi scrivendo pagine di storia dell’enogastronomia.
Crediamo fermamente che sia un Do ut des, la nostra terra ci dà tanto e noi glielo restituiamo in passione e dedizione”
In passato ci sono già stati momenti di “crisi” come questo, ma oggi possiamo e dobbiamo essere ancora più fiduciosi. Siamo costantemente monitorati con competenza, oggi più di ieri
Valentina Simeoli e Tommaso Di Meo gestiscono la loro Home Piccola Osteria Alternativa, a pochi passi dalla Casina Vanvitelliana, proseguono nel loro progetto di ristorazione in un locale che è appunto casa, per loro e per tutti gli ospiti di questa osteria che ha vinto il premio della miglior carta dei vini di Slow Wine e che mette al centro l’amore e i prodotti del territorio scelti tra le eccellenze. Sposati con due bambini, vivono a pochi metri dal loro ristorante che affaccia sul lago, il loro è un progetto di vita e d’amore che si respira a pieni polmoni.
“Siamo stanchi di combattere, prima il covid, adesso il bradisismo, vivere e lavorare in questa incertezza è devastante, ma noi resisteremo, non ci arrenderemo ancora una volta!
Non ci interessano bonus o aiuti economici noi vogliamo solo LAVORARE.
Però da bravi lavoratori e cittadini italiani ci meritiamo uno Stato che ci tuteli e non uno stato che ci colpevolizzi di essere nati nei bellissimi Campi Flegrei.”
Giuliana Portanova con suo marito Massimo sono i titolari della pizzeria da Massimo ad Arcofelice, Giuliana è molto combattiva e alcune parole sentite in tv non le stanno bene. Mentre pronuncia queste frasi sono passati pochi giorni dalle scosse più sentite ma il suo locale è pieno come sempre e prima di scattare una foto insieme al marito ci servono una pizza fumante. Questo è tutto quello che ha da dire, per il resto deve lavorare, senza perdere ancora altro tempo in commiserazioni che di certo non vanno d’accordo con il mood di questa coppia che ha rilevato questa attività a centro metri da casa e che distribuisce pizze e gioia a tutto il quartiere da anni senza mai una sosta.
“Campi Flegrei, terra di storia. Fertile e viva.
Luoghi che narrano del passato e donano splendore al presente.
Un territorio che coniuga forza e delicatezza. Che incanta con storia e natura. Cibo e cultura.
I Campi Flegrei sono un’oasi di pace e bellezza, una Caldera che se da un lato ci spaventa dall’altro ci dona tanto e rende unica questa terra”
Questa è la dichiarazione d’amore di Mariangela Scotti e Davide Giuseppe Di Meo titolari del Sunrise ora Sunrise per Sibilla Garden. Per loro ci sono stati già periodi complicati dopo l’evacuazione forzata dal loro locale a Monte di Procida a causa del costone pericolante e mai più messo in sicurezza. Si sono rialzati quella volta e ancora una volta con la pandemia e come una fenice hanno fatto rinascere la loro attività rilanciando la sfida. Il nuovo locale al centro di Bacoli ha occupato quello che era lo storico cinema in disuso da decenni. Il pub ha recuperato la sua identità e ha ampliato l‘offerta in un luogo spettacolare. Davide e Mariangela vivono in terra flegrea e i matrimoni riusciti sono due, quello che li ha uniti e quello con questa terra dove preparano il panino con la mitica Cistecca Montese più buono che mai.
Non resta che invitare i lettori a questo punto a venire nei Campi Flegrei, a provare il brivido ma non delle scosse piuttosto quello della passione di chi questa terra la vive e la offre con tutto sé stesso.