Oggi vi porto con me, in un quartiere affascinante di Napoli, il Vomero, andiamo a scoprire il nuovo menù e la nuova location esterna, del locale La Cantina la Barbera , sito in Via Morghen n° 36 .
Il menù viene presentato alla stampa dagli chef Igor Margotti e Fabiana Ferrucci i quali hanno aggiunto la novità dell’abbinamento dei piatti con i cocktail (food pairing)
Abbiamo iniziato con un antipasto, di cheesecake di tartare di diaframma con tarallo e birra. Un ottimo apri pista, una buona apertura per le nostre papille gustative, ci ha conquistato l’iniziale nota amara data dal cappero in decorazione, ma anche la parte finale col tarallo sbriciolato.
Una scelta innovativa oggi quella dello Chef Igor di voler invitare Francesco Esposito per accostare il settore della mixology. Bella cucina territoriale, abbinando e sdoganando il consumo di drink solo da intrattenimento. L’abbinamento infatti con l’antipasto ha visto il drink ” Isla Kula” ( apricot brandy, dry gin, rum speziato,succo di lime, orzata, sciroppo e soda) , un drink ben miscelato, che presenta una buona nota alcolica non eccessiva.
La pietanza successiva, prevede una ” Caponata a Mo’ di Cib ” di stracotto di manzo, dressing di lupinus, salsa di basilico, spighetta arrostita, olive di Nocellara, e insalata sarrastra. Il drink sorseggiato in abbinamento a questo piatto è ” Isla Kula” che si adatta bene ai sapori del cibo.
Si prosegue il viaggio culinario, con un piatto definito dalla Chef Fabiana Ferrucci, ” piatto di recupero” , idea e tocco appunto femminile, per lo ” Spaghettone Cold alla Caprese in 2d, fatto con acqua di pomodoro e acqua di mozzarella, con crumble di pane panko arrostito e zest di limone” , la pasta rigorosamente servita fredda ( volutamente). Uno spaghetto che non risulta scotto, con un colore rosa chiaro che colpisce l’occhio e l’anima. Il drink in abbinamento a questo piatto, è ” Il Conte in Cantina” ( bitter Campari, Grand manier, vermouth bianco Extra dry, sciroppo semplice) , questo per Francesco Esposito è una rivisitazione del classico e famoso Martini. Un drink davvero gustoso, con la prevalenza al gusto dell’esplosivo Campari.
Si procede, con un piatto di ” Tagliatelle di Pasta fresca homemade” , pesto di sedano con colatura di alici con pomodorino nero affumicato al lapsang ( tè nero) con lampuga scottato in salsa di sedano e pomodoro. Nuova nota originale, l’idea di utilizzare il lapsang, tipologia particolare di tè nero in cucina. Il drink in abbinamento è ” Il Conte in Cantina” , davvero centrato perché va ben a ripulire la bocca e a rinfrescarla e prepararla a nuove avventure gustative.
Si passa successivamente con un nuovo piatto, costituito da un ” Carpaccio di bufala” affumicata a freddo, burratina gel di pomodoro e crunch di fresella napoletana. Un piatto che solo a guardarlo è un opera d’arte, al gusto risulta esplosivo e ben equilibrato e scioglievole, da chiederne ancora e ancora. Abbinamento con il classico drink modaiolo, ” Moscow Mule” , Che va leggermente a contrastare in modo perfetto con la sua nota amaricante di lime.
E si arriva così infondo, alla chiusura della serata gustativa con il dessert, che non può mancare . Si chiude con un’esplosione ” goduriosa” di dolcezza.
Abbiamo trovato che le papille gustative hanno piacevolmente apprezzato, il ” Semifreddo elegance alla mandorla con gelèe ai frutti di bosco e glassa specchio” ed il secondo dessert prevedeva, ” Biscotto Dacquoise con mousse al caffè e Bayles.
I dolci ci hanno davvero conquistato immediatamente come il drink in abbinamento ” Dalì” ( vodka al peperoncino, passoa, lime, zucchero, granatina, ginger beer) , un drink che già alla vista ti ammalia coi suoi colori ed al gusto ti stupisce con un leggero retrogusto di peperoncino che dona pizzicore.
Grazie a tutti i professionisti che ci hanno messo a disposizione la loro professionalità e permesso di godere di un ottimo serata ed aver degustato il nuovo menù.
Io personalmente mi sono fatta la mia idea, adesso invito tutti voi ad andare a degustare queste prelibatezze culinarie, e farvi la vostra idea personale.
P.s. Le foto sono tutte scattate personalmente da me.