Il desiderio di vivere una vita intima realmente appagante, è insita nell’essere umano sin dall’antichità e viene ricercata grazie a qualsivoglia tipologia di supporto. Anche il cibo, in tal senso, è stato sempre considerato di grande aiuto, al punto tale che alcuni alimenti vengono considerati “afrodisiaci”. Per “afrodisiaco” si intendono tutti quegli alimenti che contengono al loro interno sostanze che stimolano il desiderio e l’eccitazione sessuale.

Questa terminologia deriva da Afrodite, una dea greca associata alla bellezza e alla sessualità, venerata e amata nell’antichità, che trova la sua “omologa” in Venere per quanto riguarda le divinità dei romani. Proprio i greci e i romani, al pari degli egizi, hanno alimentato il mito delle mirabolanti virtù degli alimenti afrodisiaci, in grado di alimentare l’appetito sessuale e abbattere le barriere psicologiche che, non di rado, si palesano in ambito amoroso o seduttivo.

Dall’antichità a oggi: com’è cambiata la credenza sulle proprietà dei cibi afrodisiaci

I cibi afrodisiaci, quindi, avevano il potere di abbattere le inibizioni, rendere l’uomo decisamente più spigliato e, soprattutto, riuscire ad appagare gli appetiti sessuali di donne dal fascino smisurato pari a quello di queste escort milano. Nell’antichità, quindi, il cibo aveva un ruolo fondamentale in ambito amoroso, convinti delle proprietà eccezionali di alcuni alimenti.

Una credenza che, seppur lievemente sfumata col passare del tempo, resta viva a tutt’oggi, come testimoniano le migliaia di persone che decidono, in determinate circostanze, di gustare una cena ad alto tasso afrodisiaco per regalarsi, poi, un dopocena scintillante con la persona amata: in qualche ristorante romantico, piuttosto che una cenetta a lume di candela nel calore della propria casa, le cene afrodisiache restano un “must” per un elevato numero di nostri connazionali.

Eppure, questo mito deve essere in parte sfatato: i cibi afrodisiaci non garantiscono, in alcun modo, la conquista di una persona oggetto dei nostri desideri. Chi pensa di essere riuscito a conquistare una donna o un uomo grazie ad una cena ad alto tasso afrodisiaco, dovrà in parte ricredersi perché la verità, come spesso capita, sta nel mezzo.

I cibi afrodisiaci, al pari di alcune bevande alcoliche, aiutano a disinibire e rendere decisamente più divertente la serata. Sono anche in grado di aumentare, tangibilmente, la complicità. Ma non sono l’elemento risolutivo per far cadere fra le vostre braccia un uomo o una donna tanto desiderata: per conquistare il cuore di una persona che ci piace, meglio puntare sulle proprie doti, ricorrendo alle sostanze afrodisiache solo come una sorta di “piccolo aiuto”.

Credenze popolari vs scienza

Svariati studi, infatti, testimoniano come i cibi afrodisiaci abbiano un impatto prettamente psicologico, creano una sorta di positiva “suggestione” che agevola, di certo, ad essere più sciolti nel gioco della seduzione, ma non ha alcun tipo di effetto per quanto concerne le prestazioni sessuali. Uno studio dell’Università di Modena, tuttavia, smentisce in parte questa tesi.

E’ stato dimostrato, infatti, come la vita sessuale dei ratti fosse decisamente più attiva dopo aver mangiato un po’ di Parmigiano Reggiano, confermando, in parte, una tesi sostenuta da un vasto numero di abitanti della Pianura Padana, convinti che il Parmigiano sia, a tutti gli effetti, una sorta di Viagra naturale decisamente propedeutico al miglioramento delle proprie capacità amatorie sotto le coperte.

Non c’è alcun riscontro scientifico, invece, per quanto concerne altri alimenti che vengono considerati altamente afrodisiaci. Le ostriche, che nell’immaginario collettivo sono reputate estremamente propedeutiche ad un’attività sessuale decisamente più soddisfacente, non hanno mai trovato alcun conforto nella scienza, al pari di altri alimenti come cioccolato, caviale e tartufo.

Diverso il discorso per quanto riguarda il peperoncino, che non aiuta, direttamente, l’attività sessuale, ma è senza alcun dubbio un potente elemento disinibitore e può agevolare la complicità della coppia. Pensare, però, che eventuali “ottime performance” a letto siano dovute agli effetti magici del peperoncino, non trovo fin qui alcun riscontro in ambito scientifico.

Ilaria Bernardo

Laureata in Scienze della Comunicazione alla triennale e in Comunicazione Pubblica e d’Impresa presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Attualmente lavoro come SEO Copywriter in un’agenzia...

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