HealthyFood è l’azienda italiana food-tech creata da Pietro Ruffoni, giovanissimo imprenditore vicentino inserito da Forbes tra i migliori 100 manager e imprenditori italiani del 2020. Lo abbiamo ascoltato in occasione del lancio della nuova release dell’app MyCIA, un vero e proprio personal food advisor che ci consiglia quale ristorante o quale bar sia il migliore per mangiare il nostro piatto preferito dovunque noi siamo, ogni volta che vogliamo.

Salve Pietro! Per chi ancora non la conoscesse, cos’è MyCIA, in che modo può essere fruita dagli utenti e quali sono state le tappe che l’hanno portata al successo attuale?

MyCIA è il primo personal food advisor: un’app che mette in contatto i gusti e le esigenze degli utenti con i piatti dei ristoranti in grado di rispettarli. Scaricando MyCIA l’utente compilerà la sua Carta d’Identità Alimentare inserendo i suoi gusti o le sue esigenze alimentari. Questo gli consentirà di visualizzare tutti i ristoranti, attorno a lui o nella zona preferita, con menù automaticamente filtrato sulla base delle sue esigenze e preferenze. Quindi ad esempio, un vegano vedrà solo menu con piatti privi di ingredienti di origine animale: ma questo vale anche per allergie, intolleranze o semplici non preferenze. Perché anche il gusto fa la sua parte nella scelta di un ristorante e di un piatto.

Queste sono funzionalità che nessuna altra app al mondo ha: sono a Milano e voglio mangiare una carbonara senza glutine? O sono a Firenze e cerco una speciale etichetta di vino per una serata speciale? MyCIA è lo strumento che dà le migliori risposte anche per queste richieste “sofisticate”. Qualcosa di impensabile, fino a pochi mesi fa.

Il prossimo step sarà non meno interessante: trovare a colpo sicuro il ristorante che soddisfa le esigenze di più persone, come una coppia con lei vegetariana e lui carnivoro, o una comitiva di amici indecisi tra sushi e pizza. Tutto questo in un clic, via app o sul portale on line https://www.mycia.it/.

Quanti e quali tipologie di locale troviamo a portata di clic?

Abbiamo già inserito all’interno del nostro database e del network MyCIA  più di 8000 locali italiani suddivisi in ristoranti, trattorie e bar. Ma ogni giorno è il numero si arricchisce. Abbiamo un network a 360 ° che ci consente di scegliere tra un pub e il ristorante stellato, dalla pizzeria di moda al sushi tradizionale, alla trattoria casalinga, al ristorante indiano. Il comune denominatore è semplicemente un’insegna che offra ai propri clienti un menù ampio o ristretto verticale od orizzontale. E la cucina italiana da questo punto di vista assicura una scelta che non ha uguali negli altri paesi del mondo.

Un punto fondamentale di MyCIA è che ogni menù è filtrabile per esigenze alimentari e valori nutrizionali. Ci spieghi meglio. 

È tutto –  apparentemente – estremamente semplice. Al cuore della nostra app c’è una vera e propria carta d’identità alimentare, il documento che non c’era. Inserendo i gusti e le proprie esigenze alimentari chiunque potrà visualizzare solo i ristoranti  e bar che hanno un’offerta alimentare in linea con le caratteristiche inserite nel documento. Algoritmi sofisticati e un customer care dedicato ogni giorno ad aggiornare menu renderanno facile l’incontro perfetto.

In cosa è consistito il profondo restyling di MyCIA? 

La nuova MyCIA, disponibile via web e via app, ha subito un profondo restyling dell’interfaccia utente: nuovi algoritmi sempre più performanti e l’utilizzo delle migliori tecnologie con una usabilità estremamente semplificata ed efficace sono in grado di garantire una user experience completamente rinnovata. Percorsi semplificati e filtri intelligenti consentono di andare a colpo sicuro sull’insegna migliore per i nostri desideri di quel giorno, in quel luogo, a quell’ora. Non solo: in un mondo in cui le intolleranze e sono sempre più frequenti e i rischi legati alla presenza di alti, uno strumento come il nostro tutela sia il ristoratore sia l’utente in modo scientifico.

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Tre aggettivi o espressioni brevi per descrivere MyCIA. 

MyCIA è davvero una mia creatura e se dovessi definirla i primi tre aggettivi che mi vengono in mente sono sicura per quanto dicevo prima, rapida per l’incastro immediato e perfetto tra una domanda e un’offerta e infine intelligente perché comunque consente di fare semplificare la vita degli utenti, rendere più godibili in tutti i sensi e le uscite a pranzo OA cena evitando il rischio di brutte sorprese. Senza dimenticare che questo significa per i ristoratori e più in generale per i gestori di locali e aumentare la possibilità di ricevere recensioni positive

Nel momento peggiore della pandemia Covid-19, quanto è stato determinante il contributo di app come MyCIA?

La pandemia è stata per noi un momento in cui rimettere mano a quello che stavamo facendo cercando di venire in aiuto di tutti gli italiani e in particolare del mondo della ristorazione e dei servizi alimentari che era davvero gravato dal lockdown. Quindi abbiamo pensato di rafforzare il nostro servizio creando e sviluppando ex novo dei servizi digitali che hanno convinto più di 3500 locali. Abbiamo avuto delle storie eccezionali come dei locali di Potenza piuttosto che di Cagliari che nei mesi di lockdown lavorando col delivery hanno decuplicato il fatturato usuale.

Pietro, quanto è orgoglioso umanamente e professionalmente di essere stato inserito da Forbes tra i migliori 100 manager e imprenditori italiani del 2020? 

È qualcosa che non è facile spiegare, davvero spesso ancora non me ne capacito, soprattutto se penso alla mia età, 22 anni. Questo però mi fa capire che stiamo – il mio team ed io – andando nella giusta direzione e che avere l’idea giusta al momento giusto può davvero oggi trasformare la vita di ognuno in modo radicale partendo appunto da una semplice, ma geniale, idea. Siamo 20 dipendenti, abbiamo due sedi in Italia e una serie di accordi con grandissimi gruppi italiani e internazionali oltre ad un numero elevatissimo e in costante crescita di ristoratori e di clienti che ci danno quotidianamente fiducia. Questo è per me motivo di grandissimo orgoglio, davvero.

Cosa “vede” nel futuro di MyCIA?

Non ci fermiamo mai! Anche nel corso del 2022 ci saranno importantissime novità legate all’app, a nuove funzionalità come quella che ho accennato prima così come crescerà il numero delle partnership e dell’autorevolezza dei partner che lavoreranno con noi. L’obiettivo finale è per noi rendere la nostra app indispensabile per chi mangia fuori casa, ma anche per chi mangia a casa e fa servizi da asporto o delivery: quindi potenzialmente tutti gli italiani. Cito il nostro manifesto:.

“Ci sono quelli che amano mangiare. E quelli che amano bere.
Quelli che amano provare sempre cose nuove. E quelli che vivrebbero di solo pizza.
Quelli che “pausa caffè?”. E quelli che il caffè se lo gustano di più da soli.
Quelli che non mangiano la pasta la sera. E quelli che la pasta non la possono proprio mangiare. Quelli che la carne deve essere al sangue. E quelli che la carne “no grazie”
Quelli che cucinano con il ricettario della nonna. E quelli che le quantità le fanno ad occhio
Quelli siamo noi
Che amiamo alcuni cibi e ne detestiamo altri
Che cerchiamo alcuni ingredienti e ne evitiamo altri. Che abbiamo le nostre preferenze e le nostre esigenze. Ma siamo sempre noi: gli amanti del cibo
Perché ognuno di noi possa trovare sempre e ovunque quello che soddisfa il proprio palato
Perché ognuno di noi abbia sempre e a portata di mano le informazioni per fare le proprie scelte alimentari
Perché nessuno di noi si senta mai diverso, giudicato o in dovere di dare spiegazioni su quello che ama e che sceglie di mangiare. Perché nessuno di noi si senta mai escluso dai piaceri della tavola e dalla loro condivisione
Perché mangiare sia davvero e solo un piacere
Per questo abbiamo creato MyCIA
Per noi. E per tutti quelli come noi”

Pietro Bruno

Pietro Bruno

Classe 1994, laureato in “Media, comunicazione digitale e giornalismo” presso la Sapienza Università di Roma. Nel 2017 ho pubblicato il mio primo saggio “È il tempo della radio in TV” (Guida),...

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