Il 18 giugno è iniziata la nuova stagione per il ConFusion Boutique Restaurant Porto Cervo. Il ristorante ha provveduto in queste settimane a riorganizzare i suoi spazi al fine di garantire a tutti i clienti che avranno la fortuna di gustare la cucina del Grande Chef Stellato Italo Bassi un’esperienza di gusto unica e confortevole.
Gabriele Bianchi sarà il maitre di questa splendida struttura e ci ha raccontato il suo entusiasmo a pochi giorni dalla riapertura
Ciao Gabriele , il 18 giugno è iniziata per te una nuova esperienza al ConFusion Boutique Restaurant Porto Cervo, come nasce questo connubio?
Questo connubio nasce dalla voglia di mettersi in gioco e crescere professionalmente, creando una sala molto professionale ma al contempo giovane e che vada a rispecchiare la mia idea di quello che per me rappresenta la sala. Il tutto nasce dalla mia prime esperienza di sala fatta all’Enoteca Pinchiorri, qui ho la possibilità di ritrovare lo chef Italo Bassi e per me rappresenta un piccolo sogno che si realizza, passo da stagista, all’epoca dell’Enoteca Pinchiorri, a divenire primo maitre in un ristorante già stellato con lui a capo della cucina.
Sarai il Maitre di questa splendida struttura, come l’affronti questa sfida?
L’affronto come faccio di solito, cioè con grande determinazione e con tutta la mia voglia di mettersi in gioco, volti alla conquista di nuovi grandi obiettivi. Avrò una mia squadra, e voglio sottolineare che è tutta under 30 che rispecchia il mio concetto di rivoluzione del concetto di sala di cui abbiamo già in passato discusso. Sarà una bella ed importante sfida quella di essere maitre a soli 25 anni in un ristorante stella come al ConFusion Boutique Restaurant di Porto Cervo. Ho accettato questa sfida in quanto per carattere sono un combattivo e mi piacciono le sfide difficili, so che la clientela è molto esigente ma questo non fa che spronarmi a fare sempre meglio, ma, d’altronde, se si vuole la perfezione, sono certo di aver scelto la strada giusta. Cercherò di affrontare questa “battaglia” con spirito di sacrificio e tanto gioco di squadra che è l’elemento che fa la differenza in queste situazioni.
Ci descrivi un po’ chi e come è costituita la squadra che ti affiancherà?
Oltre alla mia figura di maitre, mi affiancheranno Denny Morelli che sarà lo chef de rang che ha una conoscenza strutturata sulla carta dei vini, lui è molto forte su quella che possiamo definire la parte caratteriale, cioè quella parte di “psicologia” di sala in quanto il mio obiettivo è quello di avere una sala elegante ma allo stesso tempo molto calorosa. La squadra quindi è stata formata non partendo dalla capacità ma piuttosto partendo dalla caratteristica del personale, cioè dal loro atteggiamento, quindi mi ho voluto prima creare un buon gruppo facendo poi sia formazione che pratica. L’altra persona che fa parte del gruppo è Andrea Faedda che ho avuto modo di conoscere durante la mia esperienza da Vittorio a Brusaporto, poi Leonardo Bassi, figlio di Italo, che lavora come commis, poi ci sono Alessia Sabattini come barlady che si occuperà sia del bar del Confusion che del Bubble Bar, infine abbiamo Luca Roccadoro, anche lui commis, che vanta importanti esperienze come il Joia di Milano, una stella Michelin, di Luca Leemann. Sono tutti ragazzi giovani ma molto formati.
La carismatica padrona di casa, Tatyana Rozenfeld, alias Madame Confusion, simbolo di ecclettismo ed eleganza, Confusion è il nome giusto per descriverla?
Per me è un’onore lavorare sia con lo chef che con sua moglie e credo che in questo caso il nome Madame Confusion rispecchia molto quello che lei è e si può subito notare come abbia costruito il design del ristorante che è tutto molto Confusion a partire dalla nostra mise en place dove trovi un centrino ricamato dalla mamma dello chef e poi ogni tovagliolo che ha una forma diversa. Lei è una perfezionista e lavora sulla maniacalità e ciò sprona noi uomini e donne di sala ad essere sempre più pignoli, quindi rappresenta per tutti noi un grande esempio.
Ritroverai lo chef Italo Bassi con cui hai collaborato già all’Enoteca Pinchiorri, quali osno le tue sensazioni?
Da ragazzo avevo un diario dove appuntavo i miei sogni, le mie speranze ed i miei desideri e non ti nascondo che uno di questi era quella di poter lavorare con Italo Bassi. Come sai io ho avuto l’opportunita di lavorare con lui già in passato ed è grazie allo chef che mi sono innamorato di questo mondo gourmet e stellato.
Inoltre ci sarà anche il ritorno come sous chef di Edoardo Menna, per te è un po’ come tornare in famiglia?
Si è veramente un ritorno in famiglia, siamo entrambi toscani. Noi ci siamo conosciuti durante la nostra esperienza da Luciano Zazzeri de La Pineta, una stella Michelin. Luciano purtroppo ci ha lasciati e quindi lavorare con Edoardo mi porta al ricordo di Luciano che è stato un grande maestro che ha determinato dei passaggi importantissimi nella mia carriera. Edoardo ed io condividiamo la stessa idea, cioè che per ottenere dei risultati eccellenti ci debba essere condivisione degli intenti ed una forte collaborazione tra sala e cucina.
Nella struttura anche un Tapas Bar, ci racconti cosa proponete?
Chiaramente la proposta è più semplice, avremo diversi tapas gourmet affiancati da grandi cocktail e dall’eccellente carta di vini e champagne. Possiamo dire che il nostro Tapas Bar può rappresentare un “appoggio” per far conoscere la nostra idea di cucina ed il nostro stile di pensiero.
Dopo la stagione estiva al ConFusion Boutique Restaurant, ci puoi dire in quali altri progetti sarai coinvolto?
Stiamo già lavorando per altri progetti ed attività non ancora definiti, ma è forte la voglia di definire un programma di lavoro con basi solide e durature.