Sempre più spesso, negli ultimi tempi, si sente parlare di cottura a bassa temperatura. La si sente nominare in Tv, magari in qualche programma di cucina, o anche al ristorante, quando accanto alla descrizione di qualche piatto si può trovare la sigla CBT, che sta appunto per cotto a bassa temperatura.
Ma perché in molti, oggi, vantano nel proprio menù piatti cucinati con questo metodo? E come mai appassiona così tanto chef ed esperti di cucina?
La cottura a bassa temperatura è una vera rivelazione nel settore culinario, perché prevede la cottura di alimenti posti in sacchetti sottovuoto, con i condimenti necessari a esaltarne il sapore, a una temperatura inferiore rispetto a quella raggiunta con i metodi di cottura tradizionali. In tanti hanno spiegato e approfondito l’argomento e varie aziende hanno deciso di offrire piatti già pronti e conservati in sottovuoto per facilitare l’esperienza di cucina per chi ha poco tempo, come si può vedere ad esempio sul sito https://www.sceffy.com/. I benefici della cottura a bassa temperatura sono tanti e meritano di essere passati in rassegna, così come vale la pena conoscere più da vicino questo argomento per chi ama mangiare sano senza rinunciare al gusto.
Cos’è la cucina a bassa temperatura
Come già accennato, si tratta di un metodo di cottura che sfrutta specifiche strumentazioni, come ad esempio il sous-vide per effettuare una cottura a temperatura costante, di solito tra i 72 e i 98 gradi e per lunghi periodi. In questo modo l’alimento cotto si presenta più tenero, riesce a preservare meglio le sue caratteristiche naturali ed è più gustoso.
Trattandosi di una cottura sottovuoto, infatti, non richiede condimenti particolari, come eccesso di olio o grassi, per evitare che si incrosti alla pentola e per conferire sapore. È sufficiente solo porre l’alimento nel sacchetto, con spezie ed eventualimarinature, e farlo cuocere per il tempo necessario nell’apposito macchinario, ma anche in una pentola normale. Condizione importante da rispettare, per farlo con una pentola tradizionale, è dotarsi di un termometro a sonda, per verificare che la temperatura resti costante nel tempo e possa garantire la cottura omogenea dell’alimento.
La cottura a bassa temperatura si presta particolarmente per tagli di carne, pesce e anche verdure.
Perché la cucina a bassa temperatura incontra tanti consensi
La CBT (cottura a bassa temperatura) è la tendenza culinaria del momento, per via di tutti i vantaggi che questa comporta nella gestione della cucina, ma anche nel risultato finale.
La cottura omogenea data dalla temperatura costante e inferiore rispetto alle temperature raggiunte dal forno o da una padella, permette di servire cibi dal sapore più gustoso e succoso. Si pensi banalmente a una bistecca che, in questo modo, riesce a trattenere maggiormente i succhi naturali e risultare molto più saporita al palato. Per la stessa ragione, riesce anche ad assorbire meglio glieventuali condimenti.
Ma una cucina a bassa temperatura è anche sinonimo di sicurezza, poiché i lunghi tempi di cottura, che permettono al calore di penetrante fino al cuore dell’alimento, di fatto, eliminano qualunque possibile presenza di batteri.
Non ultimo si tratta di una cottura estremamente pratica, perché è sufficiente solo preparare la materia prima nel suo sacchetto e lasciarla cuocere per il tempo necessario. In questo modo ci si può dedicare anche ad altro ed essere certi di preparare cene deliziose e gourmet per i propri ospiti.