Il maestro pasticcere che ha trasformato la sua passione in un brand iconico racconta il successo del panettone Foresta Nera e svela i segreti della pasticceria natalizia.

Mario di Costanzo: l’arte della pasticceria tra tradizione e innovazione

A pochi giorni dal Natale, Mario di Costanzo, pasticcere di fama e anima creativa di Di Costanzo Patisserie, ci racconta come sta affrontando questo periodo dell’anno. Dal 1980, il suo brand è diventato un punto di riferimento non solo per la Campania ma per tutta l’Italia, grazie alla capacità di combinare tradizione e innovazione.

Una storia di passione e talento

Mario di Costanzo non è solo un maestro pasticcere: è un artigiano visionario che ha trasformato la passione di famiglia in un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale. Il percorso che lo ha portato a diventare un’icona della pasticceria parte da una dedizione totale verso la qualità e da uno spirito innovativo che gli ha permesso di rinnovare i classici della tradizione con un tocco personale.

“Arrivare dove sono oggi è stato il risultato di anni di lavoro, di sogni e di studio,” racconta Mario. “Dietro ogni creazione c’è un impegno costante e la ricerca delle migliori materie prime. Ho sempre creduto che per distinguersi occorra unire il rispetto per le radici con la voglia di sperimentare.”

Il negozio di Di Costanzo Patisserie, con il suo stile che richiama le eleganti boutique francesi e un packaging curato nei minimi dettagli, è l’espressione di questa visione. “Tutto ciò che sembra semplice è frutto di un lavoro immenso, ma è un lavoro che amo profondamente,” aggiunge.

Il panettone Foresta Nera: l’icona del Natale 2024

“La richiesta maggiore quest’anno è per il nostro panettone Foresta Nera,” spiega di Costanzo. “Abbiamo rivisitato un classico internazionale con un tocco campano: amarene nell’impasto, cacao e una glassa di cioccolato fondente al 70% di puro origine. Il risultato? Un panettone dal sapore equilibrato e con una spiccata acidità.”

Questo dolce è simbolo di una tendenza in crescita: la Campania si sta affermando come patria del panettone di qualità, smarcandosi dall’associazione esclusiva con Milano. Tuttavia, Mario osserva un fenomeno interessante: “Il livello culturale nel food si sta alzando, ma non tutti i panettoni in commercio mantengono lo stesso standard. Spesso si ricorre a semilavorati, perdendo quella qualità artigianale che distingue i prodotti autentici.”

I 5 dolci natalizi più amati: tradizione in evoluzione

Di Costanzo ci offre una classifica dei dolci più richiesti per le feste. Accanto al panettone, troviamo la pastiera, che, sorprendentemente, è entrata a far parte della tradizione natalizia con numeri di vendita simili a quelli pasquali. Completano la top 5 la cassata, gli struffoli e il classico assortimento di dolci napoletani come roccocò, mostaccioli, susamielli e divin amore.

“La pastiera è un simbolo dell’identità partenopea. Vederla protagonista anche a Natale dimostra quanto la nostra tradizione gastronomica sia capace di reinventarsi,” aggiunge.

Umiltà e sogni: il segreto del successo

Essere considerato un punto di riferimento nella pasticceria campana è motivo di orgoglio per Mario, ma il suo approccio rimane umile: “Sono un eterno sognatore, come Peter Pan. Vivo questa realtà come un sogno, con tanti progetti ancora da realizzare. Ho imparato però a fermarmi, a godere dei successi e a guardare con gratitudine ciò che ho costruito.”

Il duro lavoro, il design ricercato del suo negozio e il packaging elegante sono frutto di un percorso di crescita e di consapevolezza. “Oggi apprezzo ciò che ho creato, ma continuo a guardare avanti, perché c’è sempre qualcosa di nuovo da immaginare e realizzare.”

Antonio D'amore

Sono nato a Napoli, una sera di luglio verso la fine degli anni settanta. Cresciuto a pane e motori, sono da sempre la mia grande passione. Prima le auto e poi le moto hanno occupato gran parte dei...

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