Il primo ottobre, dal 2015, si celebra la giornata internazionale del caffè. Si stima che ogni giorno, nel mondo, si bevono circa 3,1 miliardi di tazzine. Per raccontare questo straordinario prodotto anche dal punto di vista economico, sono riuscito ad avere un’intervista esclusiva, con il Presidente di Caffè Toraldo, Angelo Simonetti, che mi ha
raccontato la straordinaria evoluzione della sua azienda, dagli umili inizi nel cuore di Napoli fino a diventare un marchio riconosciuto a livello nazionale e internazionale.

Caffè Toraldo

Le origini nel Rione Sanità
“Tutto è iniziato nel Rione Sanità,” ricorda il Presidente. A soli 18 anni, spinto dalla passione di famiglia per il settore della ristorazione, aprì il suo primo bar in Piazza Vergini. “Mia madre aveva un sogno nel cassetto: gestire un bar.

Dalla pasticceria alla torrefazione
Dopo cinque anni di gestione del bar, la famiglia Simonetti ripensò al proprio al business. “Capii che dovevo fare qualcosa di diverso,” spiega. Fu allora che iniziò a distribuire caffè per una torrefazione locale. Il successo di questa nuova attività lo portò a una decisione audace: “In quel piccolo locale di 50 metri quadri, dove prima c’era la pasticceria, impiantai una piccola torrefazione. Fu il nostro trampolino di lancio.”

Crescita e espansione
Da quel momento, l’azienda non ha mai smesso di crescere. “Ci siamo trasferiti più volte, sempre in spazi più grandi,” racconta il Presidente. Oggi, Caffè Toraldo opera su due capannoni da 2000 metri quadri e sta per inaugurare un nuovo stabilimento di 9000 metri quadri nel casertano.

I valori del successo
Alla domanda su quali siano stati i valori chiave del successo, il Presidente non ha dubbi: “Passione, spirito di abnegazione e duro lavoro. All’inizio eravamo in quattro, facevamo ciascuno 20 bar al giorno. Il nome non era conosciuto, ma non ci siamo mai scoraggiati.”

Qualità e innovazione
Caffè Toraldo si è sempre distinto per la sua attenzione alla qualità. “Ho sempre detto ai bar: diamo un prezzo giusto per una qualità superiore afferma il Presidente. Questa filosofia, unita a strategie di marketing innovative per l’epoca, come la pubblicità su Telegaribaldi, ha contribuito alla crescita del marchio.

Sfide attuali e future
Oggi, l’azienda conta circa 140 tra collaboratori e dipendenti e guarda al futuro con ottimismo. “Nonostante i miei 75 anni, guardo ancora avanti,” dice il Presidente Simonetti. “Abbiamo una squadra di giovani, nipoti di una nuova generazione, pronti a
portare avanti l’azienda.” Caffè Toraldo sta affrontando le sfide del mercato moderno, come l’aumento dei costi e la crescente popolarità delle cialde e capsule. “Ci siamo adattati rapidamente,” spiega. “Oggi abbiamo un reparto dedicato alla produzione di cialde e capsule che lavora su tre turni.” L’azienda è anche attenta alle tematiche di sostenibilità ambientale, adeguando i propri processi e prodotti alle nuove esigenze del mercato.

In conclusione
La storia di Caffè Toraldo è un esempio di come passione, dedizione e capacità di adattamento possano trasformare un piccolo business di quartiere in un’azienda di successo a livello nazionale. Con lo sguardo rivolto al futuro e una nuova generazione pronta a raccogliere il testimone, Caffè Toraldo si prepara ad affrontare le sfide del mercato globale del caffè.

Antonio D'amore

Sono nato a Napoli, una sera di luglio verso la fine degli anni settanta. Cresciuto a pane e motori, sono da sempre la mia grande passione. Prima le auto e poi le moto hanno occupato gran parte dei...

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