Gli imprenditori campani hanno da sempre avuto “visioni” lungimiranti. La creatività tipica del nostro territorio li sprona a essere innovativi nei loro settori d’appartenenza. Lo sa bene Davide Schiano Lo Moriello, vulcanico napoletano che non riesce a tenere a bada le sue incredibili idee, creando nuovi e gustosi format nell’universo del food.


Ho avuto modo di intervistarlo a pochi giorni dalla nuova apertura, che si terrà il 30 giugno 2022 nel quartiere Vomero a Napoli, precisamente in Piazza Leonardo n.1.

Partiamo dal nome di questo nuovo locale, perché Fame Chimica?
Tra i giovani si sente spesso parlare di “fame chimica”, termine che indica un impulso
tanto irrefrenabile quanto incontrollato di incremento dell’appetito dopo aver bevuto un
bicchiere di troppo. Ma, io ho scelto questo nome perché la mia “fame chimica” è un sentimento che arde dentro di me nel migliorare sempre, nel puntare costantemente al vertice, di pormi obiettivi sempre nuovi, di ricercare format più accattivanti, smart e accessibili a tutti.

Una location scelta molto particolare. Sì al Vomero, ma a Piazza Leonardo, un luogo non di movida e solitamente poco frequentato.
Una scommessa, un’intuizione del mio socio Paolo. Lui vede dove gli altri non riescono.
È impressionante.
Abbiamo rivalutato una piazza, un luogo da sempre martoriato da lavori incompiuti e
promesse mancate. Si può dire che dal nulla abbiamo creato un polo di aggregazione e un
presidio di legalità nel pieno del quartiere Vomero-Arenella. Non capita spesso di riuscire
in questa impresa, i luoghi frequentati per lo più dai giovani restano verosimilmente gli stessi. La rivalutazione di un’area è motivo di orgoglio, un po’ come successo
nel Borgo di Antignano quando aprimmo il chiosco di Spritzerò.

Quali i punti di forza del locale e di questo nuovo format?
Sicuramente il prezzo contenuto dei nostri Tasty Burger: è un prodotto 100% italiano con carne di Scottona, la femmina mai gravida del bovino, di età compresa tra i 18 e i 24 mesi. È una carne morbida e dalle proprietà organolettiche uniche. E il format è giovanile, fresco, dai colori forti e accesi, sul genere della moda trap, parla con il linguaggio dei ragazzi. È bello, credetemi.

Avete, comunque, dato un tocco di napoletanità?
Sì, all’interno del menu abbiamo un prodotto cardine dello street food partenopeo: la
frittatina. La fortuna di avere un socio come Simone Ciancio di Antica Pizza Fritta De’
Figliole ci ha fatto sviluppare un menu dedicato a questo prodotto, proponendola non solo in versione classica, ma in ben 7 gusti speciali, come carbonara, cacio e pepe o mortadella e
pistacchio, solo per citarne alcune. Ci saranno variazioni stagionali, quella lime e pepe
rosa è la mia preferita dell’estate.

Se dovessi scegliere un panino e definirlo il più food porn del menu, quale sceglieresti?
Senza dubbio, il Fame chimica! Si tratta di un vero e proprio omaggio agli hungry people, ovvero il nostro pubblico giovane e gli adulti aficionados delle paninoteche storiche. È un Bun all’olio con il nostro Tasty Burger, Provola, Crispy Bacon, Parmigiana, Uovo fritto e la
nostra segreta Salsa Chimica. Da provare. Assolutamente.

Stiamo a fatica uscendo dalla pandemia, qual è la direzione del mondo ristorativo?
Prima di tutto sono fiducioso, dopo la pandemia c’era grande voglia di rivalsa. Tutti si
stanno specializzando, ci si settorializza sempre più. E l’esplosione del delivery ha creato
nuovi business.
Viviamo in una epoca dove noi giovani veniamo definiti “generazione invisibile”; a me non
pare. Se guardo solo agli amici e colleghi di settore campani, vedo tutte eccellenze, da
Marco Infante a Mario Di Costanzo, dai fratelli Sorbillo a Vincenzo Capuano, da Egidio
Cerrone alla coppia Squadrilli – Falcone, e mi permetto di mettere dentro anche me e il mio
socio storico Paolo Del Franco, che con il format di Spritzerò abbiamo rivoluzionato il
mondo dell’aperitivo. A me pare che stiamo tutti scrivendo belle pagine di storia. I posteri ci
daranno ragione o torto.

Altra apertura, a pochi giorni, raccontami il tuo stato d’animo e i tuoi pensieri futuri.
Il futuro di Fame Chimica è nel locale che apre a giorni. Non bisogna farsi illusioni e
crearsi false aspettative. Il futuro è oggi. Bisogna lavorare sodo, molto sodo. Piedi ben
saldi per terra e studio. Tanto. Abbiamo ben programmato il lavoro e posto le basi per la
replicabilità del format. Ma sono scaramantico. Pensiamo all’apertura del 30 giugno e ci
rivediamo tra un anno per fare un primo bilancio.

Antonio D'amore

Sono nato a Napoli, una sera di luglio verso la fine degli anni settanta. Cresciuto a pane e motori, sono da sempre la mia grande passione. Prima le auto e poi le moto hanno occupato gran parte dei...

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