Il nuovo locale del giovane Luigi Beninati, titolare di Farina Tiburtina, Farina Lab e Farina Malaga in Spagna, si trova a Roma, in via Ergisto Bezzi 31
‘FARINA PICK YOUR KIND’ SBARCA A TRASTEVERE: APRE FARINA KITCHEN
Prodotto di punta il Pagnottello, best seller del marchio che ora punta anche alla cucina mediterranea con una proposta che spazia dai primi piatti fatti in casa alla pizza napoletana
Dopo Tiburtina, zona Libia e Malaga, il brand Farina Pick Your Kind sbarca a Trastevere con Farina Kitchen, il nuovo locale capitolino – il quarto del giovane Luigi Beninati – che non tradisce lo stile pop del marchio di successo e che ora punta a conquistare anche gli abitanti di uno dei quartieri più affascinanti della Capitale con un’offerta che spazia dal pranzo alla cena, passando per l’aperitivo.
Il format è lo stesso dei ‘fratelli’ Farina Tiburtina, Farina Lab e Farina Malaga in Spagna, a metà strada tra la pizzeria e la cucina, ma l’offerta si amplia con nuove proposte esclusive della sede trasteverina (70 coperti in tutto), a partire dai primi piatti e da alcune varianti del Pagnottello. Un prodotto quest’ultimo che, oltre a rappresentare un punto di riferimento nel panorama romano dello street food, è anche il prodotto bandiera del brand, i cui tratti distintivi sono la lievitazione (72 ore con farina forte, integrale o speciale, come quella a base di carbone vegetale), la farcitura con prodotti rigorosamente made in Italy, soprattutto campani e pugliesi, e la cottura a legna al momento.
Cinque in particolare le versioni Kitchen di questo panino, liberamente ispirato al Panuozzo di Gragnano, presenti in menu: si va dalle interpretazioni partenopee come Radici (con ragù alla genovese e scaglie di pecorino romano Dop) e Donna Maria (con scarola napoletana) a quelle più creative come Black Sabbath (con patate cacio e pepe, pomodorini cotti a legna, pancetta coppata croccante e ricottina di bufala), Trinacria (pesce spada piastrato, pesto alla trapanese, songino e pomodoro verdone) e Baby Pork (sfilaccio di maialino, demi-glace di mele, patata schiacciata e salsa verde). A questi si aggiungono altri 29 Pagnottelli, tra quelli classici stagionali (presenti in tutti i locali Farina), integrali e dolci, insieme a otto primi piatti, di cui sei a base di pasta fresca homemade, quattro tipologie di focacce Kitchen gourmet, dieci pizze napoletane cotte a legna (5 rosse e 5 bianche), i fritti, tra cui le patatine artigianali tagliate a mano, le insalate e i diversi taglieri di mare e di terra “main course”. Il tutto arricchito da dolci di propria produzione o provenienti da Napoli e in abbinamento ad una selezione di birre di qualità e ad una carta dei vini che conta oltre 50 etichette da tutta Italia.
“In questi anni Farina Pick Your Kind – spiega Luigi Beninati,ideatore del marchio insieme a Roberto Blatti e titolare dei quattro locali Farina – è cresciuto molto. Dall’apertura del primo locale ad oggi, infatti, il brand si è evoluto fino a comprendere un progetto di ristorazione più ampio, che allo street food abbina le ricette della tradizione partenopea e romana rivisitate secondo il nostro stile. Il Pagnottello è diventato ormai un best seller che continua a spopolare ed è proprio sulla scia di questo successo che con il mio socio Lorenzo Napoli abbiamo deciso di dar vita alla nuova sede trasteverina, per la quale è stata messa a punto un’offerta culinaria ancora più varia e allo stesso tempo studiata e accurata con l’aiuto dello chef Emanuele La Corte”.
Una cura per i dettagli che si evince nella scelta delle materie prime (eccellenze italiane come la mozzarella di bufala campana DOP, la stracciatella e la burratina pugliese) e dello staff, composto da una decina di giovani, quasi tutti under 25. Gli arredi, arricchiti dalle caratteristiche maioliche dipinte a mano tipiche di Farina Pick Your Kind, portano la firma dell’architetto Antonella Beninati, dello studio Rehbuild di Roma.
Il locale è aperto 7 giorni su 7 dalle ore 12.00 alle ore 15.30 e dalle ore 18.00 alle ore 00.30. Il pranzo prevede, in aggiunta al menu, tre primi del giorno per una proposta top level ma a prezzi democratici.
Nella foto da sinistra: Lorenzo Napoli e Luigi Beninati (credits: Blue Haze Photography)