Esistono cibi afrodisiaci che aiutano le prestazioni sessuali. O, secondo un punto di vista diametralmente opposto, inibiscono la libido rendendo più complicata anche l’ attrazione dei corpi?
Gli effetti afrodisiaci del cibo sono da sempre oggetto di leggende, esperimenti, dibattiti e ricerche scientifiche. Ma è davvero possibile che un alimento abbia proprietà erotiche? È possibile alcuni ingredienti producano effetti eccitanti sul corpo? O è piuttosto il modo di consumare il pasto ad essere erotico?
Qual è il rapporto tra cibo e sesso?
Il rapporto tra cibo e sesso è un rapporto indissolubile. Cibo e sesso hanno la stessa localizzazione cerebrale, gli stessi circuiti neuroendocrini, gli stessi ormoni che li controllano tanto che, l’appagamento del gusto come di quello sessuale, oltre a rispondere alla fisiologica necessità di sopravvivenza propria e della specie, a livello nutrizionale e procreativo, assolvono ad aspetti più sociali, comunicativi, ludici e personali ad esclusivo appannaggio del benessere e del piacere.
Il cibo al pari del sesso richiede una sua ricerca che accende e stimola i sensi. Il cibo come il sesso porta con sé il piacere dato dal vedere, toccare, annusare e assaporare l’oggetto/soggetto della nostra voglia di “buono”.
Esistono davvero dei cibi che hanno proprietà particolari?
Da sempre si è posta l’attenzione sulla ricerca di sostanze in grado di alterare la risposta psicosessuale nell’uomo e nella donna con l’intento di correggere problemi sessuali ottenendone una sorta di aiuto e di automedicazione.
La storia etnomedica evidenzia come l’uso di rimedi naturali come Citrullin, Ginkgo Biloba, Ginseng, Maca, Damiana, Griffonia, etc., possa avere effetti migliorativi sulla funzione sessuale andando però solo ad integrare la terapia sessuale e farmacologica vera e propria orientata più fattivamente alla risoluzione del sintomo sessuale.
Le particolari proprietà stimolanti attribuite all’alcool risiedono nella sua capacità di intensificare le relazioni con gli altri, favorendo la socializzazione. Spesso l’effetto disinibente di un bicchiere di buon vino provoca uno stato di euforia, benessere ed esaltazione interiore che si traduce in una maggiore disponibilità al gioco e in un’intensificazione della sensibilità fisica, dell’eccitazione e delle fantasie sessuali.
Spesso ci sono delle leggende metropolitane sfatiamone una….
Nonostante la diffusa convinzione afrodisiaca di cibi come cioccolato, crostacei, ostriche, peperoncino o zenzero, i risultati della maggior parte degli studi scientifici non supportano l’evidenza dei lo tanti decantati effetti afrodisiaci.
Il vero punto di forza di questi cibi è la percezione nell’immaginario comune; vale a dire, se si ritiene che siano afrodisiaci lo diventano, quasi per un effetto placebo!
Gli effetti afrodisiaci del cibo sostanzialmente sono da attribuire alla loro “fama” e alle aspettative sessualmente stimolanti connesse alla sua assunzione più che ai reali effetti.
È la situazione, la persona e lo stato psicoaffettivo in cui ci troviamo il reale stimolante sessuale.
Come dovrebbe essere il menù ideale per una cena afrodisiaca?
Per il principio non è vero ma ci credo …. cioccolato, aragosta e gamberi, ostriche, peperoncino, zenzero e vino, non devono assolutamente mancare nel menù erotico.
Importanza va data più che al cosa preparare, al come prepararlo.
L’atmosfera giusta, alimentata da un gioco di sguardi e sfioramenti, mentre magari si cucinano insieme i cibi dell’amore, nutre l’eccitazione e riduce l’ansia, aumentando, al pari del peperoncino e del cioccolato, la pressione sanguigna, favorendo così l’attivazione dell’ossido nitrico, fondamentale per l’erezione, e attivando la produzione di feniletilamina, l’amina del benessere, contenuta in natura nel cioccolato e nel vino, preparandoci a puntino per il dopo cena.
Oltre ad unalchimia di sapori odori e luci se proprio vogliamo sedurre …. vestiti sexy, trasparenze, corpi semi nudi, muscoli in evidenza, sono un cocktail neuroendocrino esplosivo di strumenti che noi, animali senza piume né criniere, possiamo usare per sedurre l’altro in una, lunga o breve che sia, danza del corteggiamento.
Per concludere una curiosità: può il modo di mangiare di una persona essere rivelatore del suo modo di fare l’amore?
Il rapporto che la persona ha con il cibo è indicativo della sua capacità di godere del piacere.
Infatti, una distorta relazione con il cibo è indicativa anche di distorsioni del rapporto con il sesso.
Nelle persone che soffrono di anoressia si riscontrano più facilmente idee negative sulla sessualità, paura del sesso, desiderio sessuale basso, avversione verso la sessualità, scarsa soddisfazione sessuale, anorgasmia e vaginismo.
L’estrema promiscuità e il masochismo sessuale è tipico delle persone bulimiche.
Mentre lo scarso coinvolgimento emotivo durante la sessualità e un’alta percentuale di deficit erettile e del desidero si riscontra nella vigoressia dove nel perseguire l’ideale di una forma perfetta la persona fa eccessivo uso di steroidi e sostanze anabolizzanti.
Se avete domande particolari da rivolgere alla Dott.ssa Carderi potete scriverci : foodmakersit@gmail.com
Anna Carderi – Esperta in gestione del disagio psicorganico da anni mi occupo di programmi volti alla integrazione delle più attuali ed efficaci strategie di intervento (Problem Solving Therapy, PNL, Ipnosi, EMDR, Training Autogeno e Tecniche di Rilassamento) finalizzate alla promozione del benessere inerentemente alla psicologia dell’emergenza, della salute sessuale e dei disagi legati all’infertilità e delle problematiche psicorganiche in generale.
Socio Fondatore e presidente della commissione di Sessuologia dell’Ass.AI (Associazione Andrologi Italiani) e Socio Fondatore e Consigliere dell’AIDASS (Associazione per il Diritto alla Salute Sessuale), collaboro in qualità di progettista, tutorship e didatta di corsi di aggiornamento e di formazione (ECM) professionale in ambito Sanitario e Privato e di cicli di lezione e interventi psicologici nella scuola.
La mia decennale attività di psicoterapeuta, di ricercatore e di sessuologo svolta in ambito ospedaliero e privato mi ha portato nel tempo a sviluppare un metodo maturo e consapevole di sostegno, gestione e contenimento dell’individuo, della coppia e del gruppo con problematiche psicorganiche.
Autore di numerosi libri, collaboro come articolista sia di periodici d’informazione on-line sia di riviste scientifiche.