Dopo mesi di limitazioni, isolamento e poco movimento è normale sentirsi affaticati proprio quando le attività cominciano a ripartire. Gli integratori a base di vitamina B possono essere un valido alleato, ma gli esperti di Metagenics consigliano: «Leggiamo bene le etichette: solo con le vitamine B in forma attiva sono efficaci su tutta la popolazione»

Dopo lo stallo degli ultimi mesi il nostro organismo chiede sostegno. Inattività prolungata, isolamento e situazioni di stress, uniti al cambio di stagione, sono tutti fattori che concorrono a farci sentire stanchi e affaticati e, per superare al meglio questo momento, possono darci una mano gli integratori alimentari, in particolare quelli a base di vitamina B.

Ma occorre assumerli con consapevolezza, come spiega Maurizio Salamone, direttore scientifico di Metagenics Academy, la divisione di Metagenics che si occupa della formazione di professionisti della salute e della divulgazione di contenuti e studi scientifici. «Le vitamine del gruppo B sono conosciute per il loro ruolo essenziale nei processi di produzione energetica cellulare – spiega Salamone – Molto più frequentemente di quanto si pensi, la sensazione di fatica e pesantezza e la mancanza di energia sono dovute alla carenza sub-clinica di queste vitamine. In particolare, la carenza della vitamina B6, B9 e B12 può contribuire a una insufficiente produzione di serotonina e melatonina, con effetti sull’umore e sul ritmo circadiano. Aiutare il nostro organismo attraverso l’integrazione di questi elementi è un’ottima idea, ma attenzione a scegliere prodotti che contengano vitamine B in forma attiva: da studi scientifici emerge infatti che in Italia il 20% degli individui ha un polimorfismo genetico che limita la capacità di attivare i processi che trasformano le forme non-attive in attive».

Inoltre, la trasformazione può essere influenzata negativamente dall’uso di farmaci, da una carenza di enzimi, cofat­tori o nella disponibilità cellulare di ATP.

Come riconoscere un prodotto efficace al 100%? «La differenza tra forma standard e forma attiva si vede bene dai nomi degli ingredienti riportati sulla confezione – risponde Salamone –. La forma attiva e ad alto impatto della vitamina B2 si chiama Riboflavina-5-fosfato e gli integratori che la contengono sono da preferire a quelli per cui viene riportata la semplice dicitura Riboflavina. Per la vitamina B6 ricerchiamo la dicitura piridossal-5-fosfato e per la B12 la dicitura metilcobalamina. Infine, la vitamina B9 va ricercata come calcio-L-metilfolato, da preferire alla forma acido folico. Tutte queste forme hanno un migliore profilo di biodisponibilità e tollerabilità per l’organismo».

Per ottenere la massima efficacia dall’integrazione alimentare, inoltre, vale sempre la raccomandazione fondamentale di condurre una vita regolata e seguire una dieta sana e varia.

La proposta di Metagenics è B-Dyn, integratore alimentare ad alto impatto che presenta una formulazione completa delle vitamine B in forma attiva. Contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso e alla normale funzione psicologica (vit. B1, B3, B6, B12, biotina). Inoltre contribuisce alla riduzione di stanchezza e affaticamento (vit. B2, B3, B5, B12) e al normale metabolismo dell’omocisteina (folato, vit. B6, B12, colina).

Si tratta di un prodotto senza glutine, senza soia e senza lattosio, adatto a chi segue un’alimentazione vegana e che si può assumere anche in gravidanza e allattamento.

Metagenics, produttore e distributore leader di micronutrizione di livello scientifico, è un gruppo attivo a livello globale. Metagenics Europe serve e coordina l’intero mercato europeo dalla sua sede centrale a Ostenda (Belgio). Questa è anche la sede dell’azienda di produzione. Metagenics Europe impiega 300 persone in Belgio, Paesi Bassi, Germania, Francia e Italia e ha registrato un fatturato totale di ca. 80 milioni di euro nel 2020. La sede di Metagenics Italia è a Milano. Metagenics Academy si occupa della formazione di professionisti della salute e della divulgazione di contenuti e studi scientifici.

Redazione Foodmakers

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