Affacciato sul meraviglioso Golfo di Palinuro, il Grand Hotel San Pietro ti aspetta per una vacanza all’insegna del bello e del relax, dove ogni dettaglio è curato con passione ed attenzione per offrirti il meglio.
Con Capo Palinuro da un lato e Capo d’Arena dall’altro, l’abbraccio del Golfo ti farà sentire coccolato dalle prime luci dell’alba fino al momento del risposo, in tutte le camere affacciate sul mare.
Il Grand Hotel San Pietro dispone di un esclusivo ristorante con terrazza panoramica il Ristorante La Prua.
Ci siamo sacrificati per Voi …:) ed abbiamo visitato questa splendida struttura per intervistare il Patron Pietro Cerullo e lo Chef Alessandro Garofalo.
Iniziamo la nostra chiacchierata con Pietro Cerullo , imprenditore di successo nel settore dell’ospitalità e tra le altre cose anche Presidente del Consorzio Cilento di Qualità.
Pietro partiamo dal Cilento, terra stupenda che però ancora fatica per essere valorizzata tutto l’anno. Cosa bisogna fare?
Formazione ed aggiornamento professionale per i titolari delle imprese ed i loro addetti, la riconquista di una sempre maggiore capacità di interlocuzione fatta anche di proposte con le Pubbliche Amministrazioni ed una seria politica di promozione del territorio con un serio intervento a favore della destagionalizzazione, saranno i temi centrali delle future attività
Insieme con altri imprenditori vi siete associati nel Consorzio Cilento di Qualità , raccontaci l’iniziativa?
Nasce con l’intenzioni di qualificare l’offerta ricettiva in termini di accoglienza, conoscenza del territorio, valorizzazione delle risorse storiche, culturali, ambientali ed enogastronomiche. Si compone attualmente di 31 strutture ricettive e 24 attività ristorative dislocate nei Comuni di Camerota, Centola e Pisciotta, località tra le più rinomate in ambito turistico dell’intera costa cilentana. Migliorare l’offerta turistica del nostro territorio vuol dire considerarne l’intera area includendo le risorse dell’entroterra, molto importanti in un’ottica di destagionalizzazione e diversificazione delle potenzialità ricettive.
Tornando alla tua attività principale di albergatore, come avete affrontato l’emergenza COVID?
Sicuramente ci siamo trovati ad afforntare un’emergenza epocale, fin dall’inizio abbiamo scelto di essere trasparenti con tutto il nostro staff informandolo su ciò che accadeva. Abbiamo investito molto in formazione del personale sia ai fini di una igienizzazione che viene svolta in home sia ai fini dell’accoglienza. Nonostante le difficoltà inziali devo dire che ci siamo ripresi alla grande e abbiamo quasi il tutto esaurito per i mesi estivi.
Quanto conta la ristorazione di qualità nella vostra offerta?
E’ fondamentale in quanto completa una boutique di servizi ad alto valore, sono anni che investiamo in questo settore migliorandolo sempre più. Per noi è importante far stare bene il nostro ospite, coccolandolo durante tutta la sua permanenza, ciò ovviamente è amplificato nel momento in cui mangia.
Per fare ciò la nostra cucina coniuga tradizione e contemporaneità, ingredienti essenziali per piatti perfetti, legati ai rinomati sapori della nostra amata terra, con la scelta di prodotti a km 0 provenienti dalla nostra Azienda Agricola “Acqua del Lauro“.
L’azienda Agricola Biologica “Acqua del Lauro” che nasce nei terreni di nostra proprietà nell’area di Palinuro produce: verdure di stagione, uova di gallina, uova di quaglia, olio d’oliva ed alcuni tipi di frutta.
L’anno scorso abbiamo inaugurato anche una nostra cantina che dà la possibilità ai nostri ospiti di gustare i migliori vini italiani
Se quest’estate fate rotta verso il Cilento , fate un salto qui e non ve ne pentirete!
Passiamo ora allo Chef Alessandro Garofalo.
Qual è la tua storia professionale?
Sono nato in Cilento a Camerota e fin da piccolo ho cominciato ad avvicinarmi al mondo della cucina. Spesso, da adolescente, andavo con mio nonno nei campi, lo aiutavo a coltivare le sue verdure e i suoi frutti. Una volta conclusasi la giornata “lavorativa”, la nonna, con i prodotti dell’orto preparava i suoi magnifici piatti. Spesso le davo una mano e credo che proprio quelli siano stati i momenti in cui ho cominciato ad acquisire consapevolezza su quello che poteva essere il mondo della cucina. Il singolo ortaggio, poteva essere trasformato in una verità di piatti e tutto questo dava largo spazio a quella che era la mia fantasia di allora.
Hai viaggiato molto?
Si ho fatto molte esperienze all’estero che mi hanno formato , ho avuto la possibilità di lavorare con grandi chef e migliorare le mie conoscenze di base.
Alessandro qual è la tua filosofia di cucina?
La mia cucina rispecchia molto la tradizione del territorio in cui vivo. I miei piatti nascono sempre dal forte attaccamento che ho con la mia terra. Seguo la stagionalità dei prodotti ed è in base a quella che creo i miei piatti. Il pesce ha un ruolo importante nelle mie creazioni, si presta ad essere trasformate in mille modi. Mi piace provare sempre nuovi abbinamenti e creare gusti nuovi.
Quanto Cilento c’è nei tuoi menù?
ll nostro ristorante vanta una cucina tradizionale con prodotti locali, che vi permetterà di degustare piatti tipici della Dieta Mediterranea, della quale il Cilento ne è la patria.
Il tutto è favorito dall’uso di materie prime a km zero come le verdure prodotte nell’azienda di famiglia della proprietà e il pesce sempre fresco che troviamo qui in zona.
Che differenza c’è nel lavorare in strutture turistiche rispetto ad un ristorante?
Nella mia carriera ho alvorato in grandi villaggi ed è chiaro che in quei casi, visti i volumi in gioco, è fondamentale la velocità di esecuzione rispetto alla ricerca della qualità estrema. Tuttavia anche quell’esperienza fatta di ritmi serrati mi ha formato ed è servita per diventare lo chef che sono. Lavorare invece in un albergo di alto livello come il Grand Hotel San Pietro invece ti dà la possibilità di ricercare l’eccellenza ogni giorno essendo i numeri cmq paragonabili a quelli di un buon ristorante.