I ristoratori del centro storico di Napoli per l’Ucraina

La guerra in Ucraina è una tragedia di enormi dimensioni a cui nessuno di noi avrebbe mai voluto assistere.

Terribile pensare a chi la guerra in questi giorni la vive sulla propria pelle, così come ai tanti popoli del mondo che vivono perennemente sotto la minaccia di conflitti, bombardamenti e tutte le brutture che l’avidità umana può generare.

Tra le tante iniziative di questi ultimi giorni in sostegno dell’Ucraina non poteva mancare il contributo del settore della ristorazione.

Sappiamo tutti che la ristorazione italiana esce duramente colpita dalla pandemia di cui viviamo ancora gli effetti.

Ma per fortuna prima che imprenditori si è sempre uomini ed è difficile restare indifferenti alle immagini che provengono dall’est del nostro continente.

Tre locali del centro storico di Napoli, in area Slow Food, ultimamente hanno dato vita ad un movimento per la rivalutazione di questa zona della città teso a ristabilire, soprattutto nei weekend, vivibilità al quartiere sottraendolo alla movida selvaggia e all’incuria, così come ci racconta Peppe Maiorano, titolare di Osteria la Chitarra che abbiamo contattato telefonicamente.

“Insieme ai colleghi”, continua Maiorano, “abbiamo deciso di organizzare per lunedì 14 marzo una cena di raccolta fondi a favore dell’Ucraina”.

I locali sono appunto Osteria La Chitarra, Al 53 e Taverna Santa Chiara.

I ristoratori del centro storico di Napoli per l’Ucraina

La proposta è di un menù completo dall’ antipasto al dolce, ognuno in base alle proprie specialità, con una donazione minima di 50 euro.

Il ricavato andrà devoluto in favore della popolazione Ucraina.

Per maggiori informazioni e prenotazioni è sufficiente contattare telefonicamente i 3 ristoranti.

Osteria la Chitarra 0815529103
Al 53 0815499372
Taverna Santa Chiara 0810484908

Anna Orlando

Anna Orlando

Maturità classica, laurea in giurisprudenza, avvocato da oltre 15 anni. L'interesse per la cucina e per il cibo nasce dall'aver osservato in silenzio prima una nonna e poi una mamma ai fornelli. L'essere...

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