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Faby Scarica è nata a Vico Equense, a due passi da Napoli, è la chef italiana che è stata proclamata Top Chef Italia 2017, nell’omonimo talent su Nove TV. Ha frequentato ‘La Scuola Internazionale di Cucina Italiana’ del Maestro Gualtiero Marchesi, a Colorno (Parma).

Dopo essersi diplomata all’ALMA, ha avuto l’onore di entrare a far parte delle più grandi brigate della Campania, nel 2015, forte di tanta esperienza accumulata, decide di intraprendere una nuova avventura aprendo Villa Chiara, che porta il nome di sua figlia.

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L’abbiamo intervistata:

Ciao Fabiana, hai iniziato a cucinare per tua figlia, ci racconti perchè?

Cucinare è un gesto che se fatto per chi si ama, raggiunge il massimo della sua espressione, ho iniziato a farlo per lei, quando finirà la scuola mi ci sono finalmente potuta dedicare, anche al momento del pranzo che prima invece avveniva quando ero ancora tra i banchi. Ho iniziato a prendermi cura di lei, con l’aiuto delle donne della mia vita, e a comprendere quanto di importante, intimo e profondo sia celato nel gesto del far da mangiare, e se lo fai per un figlio…tutto diviene moltiplicato n volte!

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Hai iniziato a Villa Palmentiello a Sant’Antonio Abate e poi il laboratorio di pasticceria di tuo zio a Capri, cosa hai imparato in quegli anni?

Gli esordi sono stati proprio quelli, esperienze e persone che porto nel cuore, alcune per ovvi motivi familiari, altri perché ci sono entrati e ci restano prepotentemente!

In quegli anni mi sono messa alla prova, in quanto sembrava inverosimile che dai libri di latino e greco, pronta per una Università, avessi cambiato idea dalla sera alla mattina, per fare la cuoca… e sondare il terreno voleva dire, dimostrare a me stessa, e ovviamente chi sarebbe stato al mio fianco per supportarmi in questo sogno, che era esattamente quello che volevo. Quei posti così familiari, veri mi hanno insegnato il sacrificio e l’impegno che devono affiancare il semplice desiderio di far di un proprio sogno il proprio futuro.

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Il vero salto arriva con il corso dell’Alma, all’epoca diretta da [amazon_textlink asin=’8851150184′ text=’Gualtiero Marchesi’ template=’ProductLink’ store=’antoniosava0c-21′ marketplace=’IT’ link_id=’55a2d7fe-e6a0-445e-aa60-0a6b99c8b664′], cosa porti con te di quell’esperienza?

Ricordo ancora il salto che feci, quando seppi che ero stata ammessa al corso di tecniche di base!!! Ero terrorizzata, entusiasta, incredula emozionata… tutto insieme! Ricordo la testa come un pentolone pieno di immagini, notizie, idee, pensieri, che si risolvevano nel… ok ora le cose si fanno serie! Anche perché quegli anni per me volle dire staccarmi da Chiara e la mia famiglia ( di cui ricordo ancora le trasferte Napoli-Parma per non farmi stare troppo tempo senza mia figlia)

Poi hai iniziato a girare in Campania, al Quisisana, alla Torre del Saracino, Don Alfonso e Terrazza Bosquet del Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento, cosa ti hanno insegnato gli chef con i quali hai lavorato?

Dopo l’Alma ricordo le parole dello chef Tona, quando mi accordarono lo stage nella mia stessa terra. Io rimasi un po’ perplessa perché tutti erano lontani da casa, pronti a scoprire cose nuove, nuove terre… e io invece, a pochi metri da casa mia.

Lui mi disse: “Hai mai guardato la tua terra e quello che ti circonda, con gli occhi di una cuoca!?”

Li mi si aprì il mondo, e da allora ho guardato tutto il mio circondario con occhio analitico e minuzioso.

Questo è il pensiero che poi mi ha portato a bussare alle porte dei più grandi esponenti della cucina campana, che hanno rafforzato ancora di più questo mio legame con la terra che la rende tanto invidiata e invidiabile da tutti!

Dopo di che la scommessa di Villa Chiara, un agriturismo gourmet, ci racconti gli inizi di quest’avventura?

Questa avventura nasce dal desiderio di mettersi in gioco, anche per la soddisfazione di vedere te stesso e la tua famiglia far parte di un unico, ambizioso e anche stancante progetto.

Provare a misurarsi per alzare l’asticella, e come tutte le scommesse non è facile, anche oggi che sono passati oramai 4 anni.

Ci racconti la tua filosofia di cucina e cosa presenti ai tuoi commensali?

La mia idea di cucina è legata a quanto di diretto riesco a trasmettere.

La stagionalità di un prodotto, che raccolto in un determinato momento esprime il meglio delle sue qualità, la valorizzazione del pescato locale, fino al richiamo della tradizione elaborato in una chiave più vicina ai nostri giorni… ma la genovese resta la genovese come la facevano le vecchie massaie a casa! Nun si discute!!!

Nel 2017 hai partecipato e vinto Top Chef Italia 2, che esperienza è stata? Come cambia la vita dopo un reality?

Ahahaha resto umile!!! scherzo!(ndr se la ride) Nulla che mi abbia cambiata o ridefinita in qualche modo!

Al contrario mi ha dato forse il coraggio di essere ancora più me stessa, e combattere con più determinazione per ciò in cui credo! La vita cambia per il semplice fatto, che chi mi ha seguito in tv, quando viene al ristorante si comporta con me come se mi conoscesse da una vita… e non c’è cosa più bella per me! Perché sono questo anche nel mio quotidiano, e se sono riuscita a farlo passare attraverso uno schermo… posso dire:”missione compiuta”

I giudici [amazon_textlink asin=’8809037200′ text=’Annie Feolde’ template=’ProductLink’ store=’antoniosava0c-21′ marketplace=’IT’ link_id=’a6f2c757-5000-4233-8774-7b4f4aeb977b’], Giuliano Baldessari e [amazon_textlink asin=’9876376195′ text=’Mauro Colagreco’ template=’ProductLink’ store=’antoniosava0c-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5d0897e8-8773-4963-848b-f4ec7105e27a’], nonché Moreno Cedroni in finale, cosa ti hanno insegnato?

Sono entrata nel programma combattiva e determinata, ma ovviamente ogni volta era una prova determinante.

I giudici mi hanno insegnato che non ci si deve far comandare dalle circostanze, ma si deve essere padroni del tempo attorno a noi, o dell’ingrediente che può comparire all’improvviso da una cloche!

In finale hai presentato un menù completo, qualche piatto è anche presente nel menu di Villa Chiara?

In menù ho riportato il primo: a base di sesamo nero, pecorino e arancia candita

E il dolce di limone olio e basilico…

Entrambi piatti che porto nel cuore! Quest’anno mi sa che sarà la volta del piccione anche perché con Cinzia, per impegni vari, ci vediamo un po’ meno… quindi sarà un modo per pensarla più spesso!!! Farò m’ama non m’ama con le penne del piccione !!

Cosa ti aspetti da questo 2019?

Questo 2019 ha in serbo mooooolte cose….

Ti anticipo : un food truck che ci servirà per portatela nostra cucina in strada, rendendola ancora più immediata, alcune nuove collaborazioni, qui in penisola… e un sogno… forse forse… che vedrà la nascita proprio questo gennaio…sui colli di Massa! Ma non mi sbilancio!!! Chi la dura la vince!!! Ma mi farò sentire a tempo debito!

Luigi Cristiani

Luigi Cristiani

Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Lavora in Enel Green Power dove si occupa di pianificazione e controllo . Dal 2010 scrive su diversi blog di economia e finanza (Il Denaro,...

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