Ce l’ha fatta Il Consorzio di tutela del Bardolino che insieme all’Unione Montana del BaldoGarda, all’associazione Marchio del Baldo e a Mag Verona, è riuscita a promuovere i vini del distretto Montebaldo.

Solo pochi mesi fa, ad aprile, in Gazzetta Ufficiale, venivano riconosciute, finalmente, le tre sottozone storiche del Bardolino, con i cru di Montebaldo, La Rocca e Sommacampagna. E in quell’occasione così’ commentava il riconoscimento Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di Tutela del Bardolino: “Siamo orgogliosi che sia finalmente giunto a conclusione un lungo percorso iniziato oramai sei anni fa, nel 2015. Il nuovo disciplinare che entra in vigore ha lo scopo di puntare sulla territorialità e di valorizzare le diverse caratteristiche dei vini delle tre sottozone storiche, già note due secoli fa. Si tratterà di produzioni limitate e di considerevole pregio, destinate a offrire una nuova prospettiva, anche in termini di longevità, ai vini rossi del nostro territorio, esaltandone le caratteristiche di leggerezza e di finezza, secondo una visione storica che è tornata di grande modernità”.

E oggi, a così poca distanza, ecco che arriva l’accordo di sussidiarietà per la promozione dell’area del monte Baldo. Così facendo il Consorzio di tutela del Bardolino apre la strada alla valorizzazione dei tre distretti ritrovati. Si inizia da quello del Montebaldo, mettendo in atto un intenso percorso di sviluppo e valorizzazione del territorio per dare risalto all’unicità di un ecosistema, quello del Baldo, che è stato definito il Giardino d’Europa per l’eccezionale biodiversità dovuta alla presenza di svariate specie endemiche e per la ricchezza di paesaggi.

L’accordo di sussidiarietà ha, infatti, lo scopo di promuovere l’intero contesto del monte Baldo, un ambiente ricco di prodotti tipici artigianali e agroalimentari, ma anche di paesaggi mozzafiato, di aree dedicate alle attività sportive all’aria aperta, di tradizioni plurisecolari e di straordinari beni storico-artistici e culturali.

“Crediamo che la cooperazione sia fondamentale – commenta Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio di tutela del Bardolino – sia per la promozione dell’identità dei prodotti unici, come il nostro Montebaldo Bardolino, sia per la tutela del patrimonio naturalistico dell’area.

Con l’accordo di sussidiarietà il “cru” Montebaldo ha di fatto aperto il percorso di valorizzazione che intendiamo presto perseguire anche per gli altri due distretti, La Rocca e Sommacampagna. All’interno del Consorzio operano infatti già tre comitati di gestione distinti, uno per ciascuna zona, con l’obiettivo di promuovere le tre diverse identità di queste aree, facendole scoprire e conoscere una per una”.

Sono 266.000 le bottiglie di Montebaldo Bardolino DOC già prodotte finora, per un valore economico al dettaglio intorno ai 4 milioni di euro, stante un posizionamento di mercato tra i 10 e i 20 euro.

Titti Casiello

Assunta Casiello

Persa negli effluvi nobili del vino da quando la maggiore età glielo ha consentito, curiosa di tutto ciò che è nuovo e che si può e si deve conoscere nella vita. Classe '84, ha speso gli ultimi anni...

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