Karime Lopez, Executive Chef di Gucci Osteria da Massimo Bottura a Firenze, è stata premiata da Identità Golose come migliore donna chef 2019 under 40. Nata in Messico la sua cucina è uno splendido riassunto di esperienze internazionali.
L’abbiamo intervistata:
Ciao Karime, com’è iniziato il tuo percorso in cucina?
Dopo il liceo, il mio desiderio era studiare arte a Parigi, ma quando ho visto la haut cuisine, i ristoranti e le pasticcerie e i magnifici dolci che producevano nella capitale francese, ho scoperto che anche questa era una forma d’arte. Così ho deciso di cambiare percorso e passare dalle arti plastiche alla scuola di cucina e di continuare il mio viaggio a Siviglia in Spagna, dove sono rimasta per tre anni a studiare cucina. In Spagna ho lavorato con lo chef [amazon_textlink asin=’8493416444′ text=’Santi Santamaria da Can Fabes’ template=’ProductLink’ store=’antoniosava0c-21′ marketplace=’IT’ link_id=’42e256b4-d6c4-486e-b1b5-6e52aed1017c’], dove mi sono formata come chef.
Hai girato diversi paesi (Mugaritz di San Sebastian, al Noma in Danimarca, al Ryugin di Tokio, al Central di Lima accanto a Virgilio Martinez) prima di approdare in Italia, ci racconti le esperienze pregresse e cosa ti hanno lasciato?
Ogni posto e circostanza sono diversi, ogni chef ha una filosofia diversa, una forma diversa di concepire la cucina e lavorare coi prodotti e con il team. Le diverse culture con cui mi sono confrontata mi hanno insegnato tante cose, dall’approccio al lavoro ai prodotti alle tradizioni locali.
Ma soprattutto mi hanno insegnato che tutti i paesi sono ricchi di storia e questa è la bellezza della storia della gastronomia mondiale. In ogni paese ho trovato persone che mi sono rimaste nel cuore. Ed è proprio quello che mi sono portata a casa da ogni esperienza: il ricordo e gli insegnamenti delle persone.
Come hai iniziato a lavorare con [amazon_textlink asin=’8867223275′ text=’Massimo Bottura’ template=’ProductLink’ store=’antoniosava0c-21′ marketplace=’IT’ link_id=’8e604055-5caf-495b-8116-cf2a781618bc’]?
Due anni fa ho lasciato il mio lavoro di Sous Chef al ristorante Central di Lima, per sposarmi con Takahiko Kondo che lavora con Massimo (sous chef de Osteria Francescana), e mi sono trasferita a Modena. Mi sono presa un po’ di tempo per conoscere l’Italia e i suoi prodotti ma sin da subito Massimo mi ha fatto sentire parte della sua squadra, che è come una grande famiglia, e dopo qualche tempo mi ha coinvolto nel bellissimo progetto della Gucci Osteria.
Qual è stato il maggiore insegnamento che Massimo Bottura ti ha dato?
Il valore umano, il lavoro di squadra: con una squadra felice, puoi fare tutto.
Com’è stato il tuo approccio alla nuova realtà di Gucci Osteria da Massimo Bottura?
Il progetto della Gucci Osteria da Massimo Bottura mi ha da subito molto affascinato.
Da una parte c’è il mondo della moda, che avevo sempre visto da lontano: ora che ne faccio parte, apprezzo tutto il lavoro e la passione di una grande azienda come Gucci.
Dall’altra parte c’è il mondo della gastronomia curato da Massimo: non potrei essere più fortunata.
Ora questi due mondi si sono uniti in una bellissima realtà.
Ci descrivi il menu che proponete da Gucci?
La Gucci Osteria racconta le diverse storie che ogni componente, con le proprie esperienze, la propria cultura, i propri viaggi, porta nel team: abbiamo il tortellino che identifica un classico di Massimo, il Taka bun che è un tributo a mio marito che è giapponese, la Tostada che è un piatto tradizionale messicano. Tutti i componenti della squadra provengono da paesi diversi, questa è la nostra forza, ognuno contribuisce a creare la nostra proposta, e i sapori sono garantiti da eccellenti prodotti italiani.
Recentemente sei stata premiata da S.Pellegrino e Acqua Panna come migliore Chef della Guida Identità Golose 2019. Una bella soddisfazione… cosa hai provato?
E’ una bellissima soddisfazione. E’ stata una grande sorpresa e per questo riconoscimento ringrazio tutto il mio team, senza il quale non ci sarebbe questo risultato, Massimo per aver creduto in me per questo progetto e il Dr Marco Bizzarri per il suo supporto.
Cosa porti della tue origini messicane nella tua cucina?
Nel menù abbiamo un piatto, la Tostada di Palamita, che riflette i colori e la freschezza del Messico, ma che è preparato con prodotti italiani.
A volte per il team preparo qualche piatto del mio paese, perché naturalmente un po’ mi manca.
Come definiresti la tua cucina?
La cucina de Gucci Osteria è un viaggio divertente per il mondo, che racconta non solo le nostre storie, ma anche le storie degli eccellenti prodotti che utilizziamo.
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Un piatto del tuo paese che porti nel cuore, qual è e per quale motivo?
Sono tanti!! La cucina messicana è infinita, ma posso dire che Tacos al Pastor e Pesce a la Talla sono piatti che fanno parte della mia vita e che ho condiviso con le persone che amo, per questo me le porto nel cuore.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Ne ho tanti, ma uno sarebbe quello di portare questo progetto in un altro paese, sempre con questo team, che per me adesso è come una famiglia.