“Cioccolato e zucchero artistico sono due delle mie più grandi passioni”, così si presenta Emmanuele Forcone, uno dei più giovani maestri pasticceri dell’ Accademia Maestri Pasticceri Italiani. E’ stato quattro volte campione italiano di pasticceria e si è aggiudicato, insieme alla squadra nazionale italiana, il titolo di Campione del Mondo, in occasione della XV “Coupe du Monde de la Patisserie” svoltasi a Lione, in Francia.
Cioccolato e zucchero artistico sono due delle tue più grandi passioni, come sono nate?
Sono nate per caso, il mio primo amore è stato lo zucchero artistico, ho iniziato a lavorarlo da piccolissimo e con gli anni mi sono appassionato sempre di più. Il cioccolato, invece, è arrivato dopo, per esigenze commerciali. Le coltivo entrambe giorno per giorno, non smettendo mai di stare al passo con le nuove tendenze.
Sei stato quattro volte Campione italiano di pasticceria, quali sono stati i dolci che ti hanno fatto aggiudicare la vittoria?
Io sono l’unico italiano ad aver vinto per quattro volte il Campionato italiano di pasticceria. I dolci che ho scelto di presentare durante i vari anni sono: la torta al muasette, la passione esotica e la perla di dolcezza. L’anno della coppa del mondo è stato quello più difficile, perché insieme alla mia squadra abbiamo dedicato quasi un anno intero alla preparazione. Nel 2015 mi sono aggiudicato il titolo di Campione del mondo di pasticceria in qualità di Capitano alla “Coupe du Monde de la Patisserie di Lione in Francia”. Le emozioni che ho provato in quel momento sono state indescrivibili, è un premio talmente ambito che per quanto tu possa essere preparato pensi sempre che sia una cosa impossibile.
Quali sono le caratteristiche di un dolce firmato Emmanuele Forcone?
I miei dolci si distinguono per la loro semplicità, un’attenta cura nell’estetica e un’accurata attenzione per gli aspetti tecnici.
Chi è stato il tuo maestro per eccellenza?
Di maestri veri e propri non ne ho avuti, ho sempre frequentato molti corsi che mi hanno permesso di ampliare le mie capacità. Nella mia vita ho incontrato molte persone, ognuno mi ha dato preziosi insegnamenti, ma colui che mi ha fatto innamorare della pasticceria è stato il pastry chef Pierpaolo Magni.
Cosa hai ereditato dalla pasticceria francese?
Dalla pasticceria francese ho ereditato la filosofia. I pasticceri francesi hanno uno stile e delle metodologie che li differenziano da quelli italiani. Rispetto alla pasticcera italiana, quella francese non ha un legame profondo con la tradizione, ma ha molta innovazione. A livello di grandi classici preferisco la pasticceria italiana, invece, per la ricerca scelgo quella francese.
Qual è il dolce che ti ricorda la tua famiglia?
Il dolce che più di tutti mi fa diventare bambino è la torta farcita, la mia mamma la preparava per i miei compleanni. Ogni volta che la mangio mi riaffiorano in mente i bellissimi ricordi dell’infanzia.
Quali saranno i tuoi prossimi obiettivi?
Spero di riuscire ad automatizzare al meglio la mia attività, che attualmente si basa sulla formazione. Per il futuro ho dei progetti legati al mondo del web, il mio obiettivo è quello di riuscire a sviluppare la formazione online.
Essere l’unico ad aver vinto per ben quattro volte il Campionato italiano di pasticceria è un grande traguardo. La formazione per Emmanuele è essenziale, è la base per riuscire a diventare un grande pastry chef. Mi auguro che il suo sogno nel cassetto uscirà presto fuori e attendo di vedere i tantissimi Campioni che riuscirà a sfornare.