Intervistare il Maestro Davide Comaschi è stato un vero piacere! La cosa che più ci accomuna è che siamo entrambi golosamente innamorati del cioccolato, ma con una sottile differenza, lui ha vinto i World Chocolate Masters a Parigi, la competizione più difficile del mondo della cioccolateria; ma è anche la più soddisfacente. Ad oggi, il Maestro Comaschi è l’unico italiano a vantarne il titolo.
Come si sente ad essere il primo ed a oggi l’unico italiano ad aver vinto i World Chocolate Masters?
Sicuramente è una grande responsabilità e un grande onore, anche se desidererei vedere altri italiani vincere questa competizione. E’ importante, soprattutto per i settori del cioccolato in Italia, avere più persone che portino avanti il titolo di campione dei World Chocolate Masters.
Quali sono i consigli che vorrebbe dare agli italiani desiderosi di approcciarsi a questa gara?
Prima di tutto devono avere una grande determinazione, ma soprattutto una grande professionalità e amore per questo lavoro. Un’esperienza del genere forma, non solo te stesso, ma anche tutto il team. Riuscire ad avere un buon approccio con una competizione a livello mondiale è tutto materiale, tutta esperienza che porti in laboratorio.
Essendo io una dipendente del cioccolato, sono curiosa di sapere se lo è anche Lei, ma non solo professionalmente.
Assolutamente si, anche perché il cioccolato ha tantissime positività a livello nutrizionale quindi, diventa non solo un discorso di buono, ma anche un pensare che fa bene; ovviamente come tutte le cose va calibrato con le quantità e le dosi giuste.
Chi era Davide Comaschi prima di diventare un Pastry Chef?
Subito dopo le medie ho fatto l’alberghiero, visto che voglia di studiare ce n’era poca. Col tempo ho capito che per fare la pasticceria come va fatta, c’è bisogno non solo di parte pratica, ma anche di tanto studio. La pasticceria è basata su chimica e matematica quindi, lo studio è fondamentale, se vuoi fare il pasticciere in modo serio e concreto.
Quando ha lavorato per la prima volta il cioccolato, quali sono state le emozioni che ha provato?
E’ sempre quella che provo anche adesso: <<Modellare il cioccolato è la mia più grande soddisfazione.>> Il cioccolato è una materia viva che cambia, puoi forgiarla come la vedi e renderla viva com’era nei tuoi pensieri.
Tutti nella vita abbiamo avuto dei maestri, delle linee guida, qual è stato il Suo?
Sicuramente quello che mi ha dato la spinta maggiore è stato Iginio Massari. Lui mi ha allenato durante i World Chocolate Masters, è per me un punto di riferimento, un grande amico, ma soprattutto un secondo papà.
Ci avviciniamo alle feste natalizie, c’è qualche progetto attualmente in corso?
Ho sicuramente più di un progetto sul cioccolato. Insieme al mio team abbiamo realizzato un cioccolatino per la LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, utilizzando come base il cioccolato rosa, meglio conosciuto come “Ruby”.
Se adesso dovesse pensare a un momento in cui Si è sentito davvero felice, felice, felice, cosa mi risponderebbe?
Quando ho vinto i World Chocolate Masters.
<<Ti auguro una buona giornata cioccolatosa!>>