Domenico Marotta sin dalla giovanissima età a vivere il mondo della ristorazione essendo figlio d’arte, inoltre è appassionato e curioso. Muove i primi passi presso il ristorante di famiglia in Campania. Il suo modo di essere, la sua curiosità e soprattutto la voglia di imparare e conoscere nuovi ingredienti, tecniche e culture lo portano in prestigiose cucine in giro per il mondo.
In Italia ha fatto importanti esperienze con gli Chef Andrea Berton, Alfio Ghezzi ed Enrico Crippa. Inoltre ha trascorso alcuni anni a Parigi presso le cucine di chef del calibro di Alain Passard ed Eric Frechon.
Ma non si è mai fermato, questo suo desiderio di nuove scoperte in ambito gastronomico lo porta in Finlandia, in Belgio, in Asia, Sud America per poi passare un periodo in Giappone nella cucina di Seiji Yamamoto. Attualmente è Cuoco e proprietario del “Marotta Ristorante” a Squille (CE) dove racconta con i suoi piatti il territorio innestandolo con il mondo.
Lo abbiamo intervistato:
Ciao Domenico, hai la cucina nel tuo DNA, quando hai capito che questa era la tua strada?
Ciao, sin da piccolo mi son trovato a vivere nel ristorante di famiglia. Passavo le giornate tra la sala e la cucina, a quei tempi era per me solo un gioco ma poi la curiosità è aumentata e da giocare con padelle e coperchi mi sono ritrovato a fare la mia prima stagione estiva in sala per poi provare la cucina e non abbandonarla più. Credo che in quel momento ho capito che questa era la mia strada.
Hai fatto esperienze importanti in Italia ed all’estero con chef come Berton, Crippa, Éric Frechon, Seiji Yamamoto ed anche con Alain Passard , cosa ti hanno lasciato?
Si fortunatamente ho avuto la possibilità di lavorare con dei grandi Maestri, ogni esperienza mi ha lasciato tantissimo. A partire dalle basi , oltre a quelle della cucina anche a come si ci comporta, il rispetto , la precisione, la serietà, la professionalità. Inoltre mi ha fatto molto piacere vedere realtà diverse e di altissimo livello perché mi aiutano a capire cosa mi piace fare e dove voglio andare con il mio progetto.
Come definiresti la tua idea di cucina?
Questa credo che sia una delle domande più difficili, posso dirti cosa mi piace fare e quali sono i miei punti di vista… mi piace molto lavorare sui gusti decisi e riconoscibili , mi piace la pulizia del gusto e l’essenzialità, mi piace cercare gli ingredienti di altissima qualità e mi piace abbinarli e valorizzarli al meglio senza rovinarli, mi piace lavorare con il territorio, poi per il resto non so dirti altro … preferisco che a definire la mia cucina siano gli ospiti che ci vengono a trovare.
Marotta ristorante nasce nel giugno del 2019, con tutte le difficoltà legate al Covid, come sono andati questi primi due anni?
Non sono stati semplici, particolari da numerosi punti di vista ma fortunatamente con molta attenzione sono passati e oggi siamo contenti di come si sta evolvendo il progetto.
Proponi 3 menù degustazione, ci puoi raccontare qualcosa di più in merito?
Certo, abbiamo tre percorsi “Radici & Innesti” che si differenziano per numero di portate. Sono tutti in modalità carta bianca e ci piace fare in modo che il percorso sia da scoprire portata dopo portata. Inoltre questa modalità ci permette di proporre i migliori ingredienti che troviamo e soprattutto lavorando con piccoli produttori questa formula ci da la possibilità di utilizzare quello che si ha a disposizione senza dover forzare gli ordini, ma al contrario lavoriamo con quello che ci offre la stagionalità e il mercato. Inoltre propiniamo una mini carta mantenendoci sempre legati alla stessa filosofia di ingrediente e stagionalità.
In sala e come sommelier Anna Coppola, come nasce il vostro connubio?
Anna lavorava per noi già prima della nascita del Marotta Ristorante, ma soprattutto ancora prima del mio rientro a Squille. Ha condiviso il progetto e ha sempre nutrito molto interesse nel portarlo avanti e farlo crescere. È sempre stata curiosa, ha un carattere forte e determinato, caratteristiche che non fanno mai male per il raggiungimento degli obiettivi e miglioramento di ciò che si fa. Sono contento del lavoro che sta facendo, stiamo lavorando sulla carta vini per renderla sempre più interessante e variegata, facendo in modo che rispecchi il progetto e la cucina che proponiamo.
Sei campano di ascita, qual è il piatto della tradizione a cui sei particolarmente legato?
Non ho un vero e proprio piatto al quale sono legato, mi piace molto mangiare il pane con l’olio. Forse sono più legato agli ingredienti piuttosto che a una vera e propria ricetta. Mi piacciono le cose semplici. Ah ecco, sai cosa mi piace molto… il soffritto, ma perché amo le interiora.
Sei ancora giovanissimo, cosa ti aspetti dal futuro?
In realtà non ho delle aspettative dal futuro, ho sicurante degli obiettivi e tanti sogni ma cerco di fare bene e migliorarmi ogni giorno e credo che poi il resto arriverà da solo.
Ristorante Marotta
Via Marrochelle, 52 81010 Squille (CE)
Aperto dal mercoledì alla domenica pranzo e cena
Email: info@marottaristorante.com
Tel: +39 3495419274