L’aria ed i profumi della più antica pizzeria di Napoli arrivano a Pompei, a due passi dal santuario della Madonna del Rosario e poco più di un chilometro dal Parco Archeologico. Ha aperto in via Lepanto “L’Antica Pizzeria da Michele”, in un locale centrale che da inizio agosto sta ospitando file di clienti, curiosi e desiderosi di provare la nota pizza che nasce nel cuore del centro storico della città partenopea.
Si tratta della quarta sede in Campania, dopo Napoli, Aversa e Salerno. Le pizze classiche, quelle che è possibile trovare anche a via Sersale sono assicurate, alle quali si aggiungono la diavola con salame piccante, la pizza con salsiccia e friarielli e tante altre. Il locale, in design moderno con richiami alla location originaria, può accogliere sino a cento persone. La zona di preparazione delle pizze è a vista.
Giovedì 28 settembre lo staff della pizzeria di Pompei ha voluto ufficializzare, con una cena riservata alla stampa, l’apertura del locale che è avvenuta ad inizio agosto. E’ un’altra bandierina messa dalla famiglia Condurro, che si è occupata di espandere il marchio anche all’estero. Il franchising “Michele in the World” è legato all’azienda originaria, quella storica che non potrà mai muoversi dal quartiere Forcella.
“Avevamo in programma di aprire a settembre ma, contro ogni aspettativa, i lavori per la realizzazione del locale sono finiti in anticipo e così abbiamo aperto nel cuore dell’estate”, ha affermato Alessandro Condurro, molto chiaro sul motivo che li ha spinti ad aprire a Pompei, “Abbiamo sempre detto, tra noi, che in Campania avremmo lasciato solo la sede di Napoli ma poi ci siamo resi conto, con le aperture in diverse parti del mondo che il format funziona”, ha sottolineato, “Abbiamo scelto Pompei perché è una città molto recettiva, piena di turisti che si recano qui per il Santuario e per il Parco Archeologico. E’ una città piena, anche molti dei residenti, che spesso vengono a Napoli per mangiare al locale di Forcella, hanno affermato che la pizza che abbiamo portato qui è identica a quella del “museo”. La sede di Napoli è proprio questo, la casa madre, il luogo intoccabile che non può cambiare. E’ una sorta di miracolo”, ha concluso Condurro.