Nicola Cesarano è il pizzaiolo di Pomodorì, la pizzeria del Ravida Resort a Pompei. Il menù è realizzato con la collaborazione dello Chef Giuseppe Auricchio.
Anna Talamo e Raffaele Vingiani sono imprenditori e titolari del Ravida Resort di Pompei. Su un terreno che un tempo ospitava tre antiche masserie pompeiane, oggi sorge Pomodorì, gestito dai due imprenditori. La pizzeria, adiacente al Ravida Resort e all’omonimo ristorante, dispone di due spaziose sale interne che possono ospitare rispettivamente fino a 50 e 70 persone. L’esterno è allestito con tavoli a bordo piscina e può accogliere fino a 90 persone.
Da circa due anni, il motore di Pomodorì è Nicola Cesarano, un giovane pizzaiolo di 28 anni, nato con le mani in acqua e farina e cresciuto dal calore del forno a legna. Nicola sperimenta, spinto dalla curiosità trasmessagli dalla sua famiglia, già nel settore della ristorazione. La passione per le pizze è nata all’età di dieci anni, ma è a quattordici anni che Cesarano ha iniziato a maneggiare gli impasti, scoprendo che quello sarebbe stato il suo lavoro. A spronarlo e incoraggiarlo è stato soprattutto il padre, ma molte sono state le persone che gli hanno permesso di migliorare e imparare sempre di più.
Come dice Nicola, niente accade senza studio e sacrificio. Infatti, ha frequentato diversi corsi, grazie ai quali ha avuto la fortuna di conoscere alcuni dei migliori maestri contemporanei come Vincenzo Iannucci, Gianfranco Iervolino, Raffaele Bonetta e Salvatore Costa, figure cardine per la sua crescita professionale e umana. L’esperienza che ricorda con maggiore gioia è quella fatta con il pizzaiolo Giovanni Santarpia, tre spicchi del Gambero Rosso.
Recentemente, Nicola ha partecipato alla 7^ edizione del Tutto Pizza alla Mostra d’Oltremare a Napoli, un’occasione per farsi conoscere nella sua città del cuore. Accompagnato dallo Chef Giuseppe Auricchio, che è stato al suo fianco anche durante questa cena stampa al Ravida Resort. L’amore che Nicola mette nella realizzazione degli impasti si nota da un particolare: durante l’impasto, si siede e lo osserva crescere, sia nel prefermento che dopo.
La pizza di Nicola è contemporanea; la si riconosce dall’impasto soffice e profumato, che sa di nocciola, dal cornicione croccante, alto e alveolato, e dalla masticazione non gommosa. Per l’impasto, si affida alle farine del Mulino Petra. Nicola ama dilettarsi nella creazione di impasti, uno dei suoi preferiti è realizzato miscelando farina di tipo 1 con una di tipo 0, idratata tra il 70 e il 72%.
Per la realizzazione e la presentazione di questo menù, prezioso è stato il contributo dello Chef del Ravida Resort Giuseppe Auricchio e di Andrea De Simone, direttore di sala e sommelier.
Ecco le pizze che ci ha proposto alla cena stampa:
MENÙ
Entrée di benvenuto: una montanara con pomodoro San Marzano DOP e Grana Padano; frittatina di pasta ai tre pomodori con cuore filante di fiordilatte panato al tarallo ‘sugna e pepe’.
Pizza contemporanea ‘La Napoli Sbagliata’: topping con un’ombra di pomodoro San Marzano DOP, pomodorini rossi del Vesuvio, olive nere Caiazzane, pomodorini gialli semi-dry, polvere di aglio nero di Voghiera, confettura di pomodoro, basilico e olio EVO.
‘O ‘rutiello’: topping con moscardino affogato, polvere di olive nere di Caiazzo (CE), clorofilla di prezzemolo e olio EVO.
Pizza fritta e al forno: mortadella artigianale IGP, stracciata, acciughe di Sciacca, zeste di limone, basilico e olio EVO.
Pizza al padellino, cotta nel forno elettrico, farcita con finto tonno di maiale, mozzarella di bufala DOP, misticanza di erbe spontanee, olive di Caiazzo (CE) e ciliegie.
Pizza al padellino, cotta nel forno elettrico, realizzata con farina Molino Petra di riso e orzo germogliato: topping di cuore di scarola riccia stracciata, prosciutto di salmone, pesto di avocado, lamponi in purezza e olio EVO.
Predessert: una Margherita con pomodoro San Marzano DOP, fiordilatte di Agerola (NA), Parmigiano Reggiano, basilico e olio EVO.
Dessert di pizza dolce: pizza al cacao amaro al 70% con semifreddo alla banana, noci caramellate, meringhe alla francese e colata di cioccolato fondente Callebaut su foglia di banano.