Abbiamo intervistato Cristiana Di Filippo CEO di L’Olivetum, società che nasce nel Salento. Cristiana è anche Sommelier dell’Olio, e ciò garantisce che i prodotti siano sempre all’altezza dei palati più esigenti, esportando in tutto il mondo olii di qualità eccelsa e i sapori unici ed autentici della Puglia.
L’Olivetum è un marchio di qualità, una sicurezza per i suoi clienti più ricercati ed esigenti, in grado di portare sulle loro tavole prodotti unici e facilmente tracciabili, dalla produzione agricola fino alla distribuzione diretta.
Conosciamo meglio quest’azienda che fa della qualità il suo maggior pregio.
Ciao Cristiana, L’Olivetum seleziona olio extravergine d’oliva, com’è nata?
L’azienda L’Olivetum nasce nel 2018 e si rivolge a palati internazionali raffinati per condividere un’esperienza olfattiva e gustativa unica, offrendo gocce d’oro pugliese e promuovendo prodotti di altissima qualità. Crescendo rapidamente, l’azienda raccoglie sotto il proprio marchio varietà di olio extravergine d’oliva accuratamente selezionate fra piccoli e medi produttori locali, con l’obiettivo di portare i loro prodotti fin dove non sono mai arrivati; da qui il nostro slogan “The gold you have never tasted before”. Dalla creazione del nostro sito web (www.lolivetum.com) dal quale è possibile anche acquistare online, L’Olivetum è oggi presente su tutti i social networks grazie ai quali i nostri clienti possono rimanere in contatto con noi 24h.
Ci racconti il Vs processo di produzione?
La nostra selezione parte da un’accurata ricerca sul territorio fra piccole e medie aziende agricole con l’intenzione di individuare chi, nel corso degli anni, ha raggiunto livelli di qualità e sostenibilità tali da assicurare l’unicità dei suoi prodotti. Dalla raccolta delle olive, alla molitura e alla fase finale di imbottigliamento, seguiamo tutto il processo produttivo dell’olio, garantendo la nostra presenza costante e il continuo monitoraggio dei prodotti. L’Olivetum diventa così una sicurezza per i piccoli produttori ai quali viene riconosciuto il merito della produzione, e per i suoi clienti alla ricerca di qualità e affidabilità.
Cristiana, tu sei anche sommelier dell’olio, ma come nasce questa tua passione per l’olio?
L’Italia è da sempre riconosciuta in tutto il mondo come il Paese che simbolo di Cultura, Arte e Tradizione. Così come le sue bellezze architettoniche ne caratterizzano il fascino, i prodotti della sua terra la rendono ancor più difficile da imitare. L’olio extravergine d’oliva, simbolo della tradizione e della cultura italiana, rappresenta un elemento di inconfondibile bontà del Made in Italy. Ho trascorso sei anni in diversi Paesi extra-EU lavorando a stretto contatto con imprenditori di successo nei diversi ambiti dell’economia e, in ogni mio viaggio, ho potuto constatare come l’olio extravergine d’oliva italiano fosse apprezzato e ricercato soprattutto all’estero. Il desiderio di tornare nella mia terra e poter investire nelle sue risorse più preziose ha fatto si che il mio interesse per l’“oro pugliese” crescesse ogni giorno di più, fino a farmi intraprendere uno dei percorsi più stimolanti della mia carriera: il corso da Sommelier dell’Olio. E’ certamente merito anche della Fondazione Italiana Sommelier se ad oggi ho assaggiato più di cento varietà di olio.
Nella vostra gamma avete il Fruttato leggero, medio, Extra vergine biologico e Fonte di vitamina, ci dai qualche informazione in più?
In Italia sono presenti oltre 500 cultivar diverse ognuna delle quali con proprie caratteristiche organolettiche. Al momento, la mia attenzione è focalizzata sulle varietà di olive tipiche pugliesi in grado di trasmettere sensazioni olfattive e gustative uniche. Nella gamma di prodotti selezionati, ho scelto quattro varietà prodotte in alcuni casi anche con le stesse olive, ma in quantità differenti. Si tratta quindi di blend nei quali ritroviamo la Cellina di Nardò (tipica della parte più a sud della regione), l’Ogliarola (salentina o barese), la Coratina, per nominarne alcune. Ogni olio selezionato ha una persistenza e fragranza totalmente diversa dagli altri, consentendo così di scegliere il più adeguato in base al tipo di cucina. È come se nella sinfonia del cibo l’olio facesse parte dell’orchestra: in base alla melodia cambia il gusto dell’intera sinfonia.
Ci puoi dire come “abbinare” ogni singolo prodotto ad un piatto?
L’olio è memoria. I sentori percepiti nell’olio extravergine rievocano sensazioni organolettiche vegetali, floreali, erbacee o fruttate. I sapori e gli odori risvegliano i ricordi, anche quelli più lontani e assopiti. L’abbinamento cibo-olio è fondamentale per la giusta esaltazione dei sapori di ogni singolo ingrediente. Si potrebbe utilizzare un olio con note piccanti e amare per sferzare il gusto di un piatto e renderlo così più persistente o profumato. Al contrario, un olio più leggero e delicato riuscirebbe a fondersi meglio con il resto degli ingredienti senza alterarne i sapori. Per quanto riguarda le nostre selezioni, il “Fruttato Leggero”, con note delicate e un dolce retrogusto di foglia è ideale per piatti a base di pesce. Il “Fruttato Medio” con sentori vegetali ed erbacei esalta il gusto di carne e verdure in egual misura. Il “Biologico” con le sue accentuate note aromatiche diventa perfetto sui sapori più dolci. Infine, “Fonte di Vitamina E”, è un blend di olive pugliesi che racchiude nel suo gusto un alto carico di polifenoli, già noti per le loro proprietà antiossidanti, aggiungendo una nota piccante ai piatti. Ovviamente si tratta di consigli, ma chi meglio di uno Chef sa come esaltare il sapore delle proprie creazioni con il giusto olio.
Siete orgogliosi di collaborazioni fruttuose con chef premiati, come sono nate queste collaborazioni?
Dopo appena un anno e mezzo dall’apertura della società sono felice di sapere che le selezioni a marchio L’Olivetum si trovano oggi nelle cucine di grandi Chef stellati e amanti della cucina, sia in Italia sia all’estero. Certo il percorso non è stato e non sarà mai facile ma abbiamo sull’alta qualità e riscontrato un forte interesse sia da parte dell’alta ristorazione sia da clienti privati, riuscendo a costruire collaborazioni durature e, in alcuni casi, splendide amicizie. Capita spesso di ricevere ordini online da chi ha avuto modo di assaggiare le nostre selezioni nei ristoranti con i quali collaboriamo e ha scelto di utilizzare L’Olivetum anche a casa propria.
Quali sono i Suoi canali di vendita e come sono localizzati i vostri clienti?
Una fitta rete commerciale in Italia ci ha garantito la vicinanza ai nostri clienti, mentre il nostro sito e- commerce ci consente di rispondere alle richieste dei privati in tempo reale. Le mie precedenti esperienze lavorative hanno facilitato i rapporti con distributori e potenziali acquirenti in diversi paesi. Il supporto dei molti clienti che hanno sempre creduto nel progetto L’Olivetum consigliando ai propri colleghi le nostre selezioni ci ha permesso di espanderci oltre le nostre previsioni.
Siamo in piena pandemia da Covid19, come sarà l’annata 2020?
Ci troviamo in un momento molto particolare nel quale siamo tutti costretti a rallentare i ritmi. Il lockdown certamente rappresenta un motivo di grandi preoccupazioni per tutte le aziende, a maggior ragione le piccole imprese. Dobbiamo essere fiduciosi e puntare sul Made in Italy per far rinascere l’intero Paese. Credo fermamente che in Italia così come nel resto del mondo non ci si stancherà mai di ricercare e apprezzare le eccellenze del Bel paese. Per adesso possiamo solo prepararci a ripartire e rimettere in moto il Paese con le proprie risorse.
Cosa vorresti chiedere al Governo per venire incontro ad un settore come il tuo?
La valorizzazione del Made in Italy può avvenire solo attraverso misure volte a proteggere l’intera filiera agroalimentare. L’olio extravergine d’oliva italiano si trova spesso a competere a livello nazionale ed internazionale con prodotti non facilmente tracciabili ma che riportano la bandiera italiana in etichetta. Produrre olio di qualità, così come qualsiasi altro prodotto, comporta sostanziali investimenti e conseguenti rischi. Le aziende e i loro prodotti dovrebbero essere maggiormente tutelati sul mercato, favorendo così la produzione e l’esportazione, snellendo la burocrazia e sostenendo gli investimenti.
Quali sono i progetti per il futuro?
Come si dice in questi casi.. “Never tell your dreams out loud”