Una bella realtà nel cuore dell’Irpinia, in un borgo medievale che completamente ristrutturato tramite fondi europei, ed adibito ad Albergo Diffuso, qui troviamo il ristorante L’Osteria, qui Marsia con tutta la famiglia lo gestisce in modo incantevole!!!
L’abbiamo intervistata:
Ciao Marsia ci racconti come nasce il Vostro progetto?
Tutto inizia per la voglia di rivalutare un posto così bello, quasi invidiabile, nel cuore dell’Irpinia.
Irpinia che io amo immensamente, e che quindi non lascerei mai. Allora decido, insieme all’aiuto della mia famiglia, di investire le mie forze in questo piccolo ma accogliente locale.
Piccolo perché abbiamo un massimo di 40 coperti all’interno (mentre d’estate sfruttando gli spazi esterni riusciamo ad accogliere molte più persone), ma questo non mi dispiace perché mi permette di seguire il cliente durante la sua permanenza.
Quello che cerco di fare nell’Osteria è anche e soprattutto promozione territoriale, quindi mi piace soprattutto raccontare la storia dei prodotti utilizzati, la zona di produzione etc…
Mi riesce facile farlo data la quantità di prodotti d’eccellenza presenti sul nostro territorio, vedi il Carmasciano di Rocca San Felice, il caciocavallo di Vallata, il fagiolo di Volturara, il broccolo di Paternopoli e tanto altro (che io ricerco personalmente nei miei svariati percorsi in giro per questa terra. Cerco l’azienda, la provo e abbraccio quel progetto).
La location è sicuramente uno dei Vostri punti di forza, ci descrivi il borgo medievale?
L’ Osteria riprende vita nel Luglio del 2017. Fa parte del complesso alberghiero (l’albergo diffuso) di Castelvetere sul Calore. Noi ci troviamo in un piccolo Borgo medievale recuperato interamente, quello che io definisco “il mio posto nel mondo”.
Un posto affascinante da godere nelle varie sfaccettature, d’estate con quel venticello che ci rinfresca e d’inverno ricoperto di neve, neve che lo fa diventare un vero e proprio presepe.
Ha una veduta mozzafiato da qualunque angolo, dove si possono ammirare dei tramonti bellissimi! (Considera che dal Borgo è possibile vedere 27 comuni irpini).
Il Borgo è suddiviso tra Castello, Torre e Mura! Nella prima parte troviamo gli alloggi, 13 ad oggi, dove poter pernottare e trascorrere giornate in pieno relax, e una Bottega con esposizione e vendita dei prodotti locali.
Nella seconda parte, la Torre, troviamo invece l’Osteria che affaccia su una piazzetta dove poter sostare o fare aperitivo, visitare la Chiesa madre e la Cripta dove ancora oggi ci sono i resti mummificati degli appestati e l’Oratorio. Infine, il comparto Mura, dove troviamo la Sala Convegni/Cerimonie.
La Vostra cucina è prevalentemente irpina e stagionale, ci vuole una mano esperta per tramutarli in piatti, chi lavora in cucina?
Tutti i prodotti che noi utilizziamo sono locali , trattandosi di una cucina che verte sulle tradizioni irpine, ed essendo il nostro un menù stagionale!
Menù che cura in tutto e per tutto mia madre, padrona della cucina. È grazie a lei se i clienti dopo aver provato qualche nostro piatto (come può essere la rapa e patate o una pasta patate e provola) mi dicono con gioia che gli è sembrato di sentire gli odori e i sapori di un piatto cucinato, molti anni dietro, dalla nonna!
Oltre mia mamma, in sala si prodigano molto anche mio fratello Bruno e mia sorella Andrea (che è anche la mia pasticciera di fiducia), che hanno abbracciato insieme a me questo progetto!
Infine c’è mio padre Giorgio che dopo aver finito il suo di lavoro, non riesce a non raggiungerci al Borgo per vestire la parte di Cicerone. Ci molta gioia accompagna sempre i nostri clienti in giro per il Borgo è gli racconta un po’ della storia di quelle mura.
Anche la carta dei vini è molto ricca, con uno spazio centrale per quelli irpini, ci puoi dire qualcosa di più?
Abbiamo parlato dei prodotti di eccellenza dell’Irpinia ma non ancora dei vini!
Ed essendo questa quelli che molti definiscono “la terra del Vino” avrei potuto pensare di concentrarmi sui soli vini irpini ma così non è stato.
Il mio cliente deve avere una scelta ampia, deve assolutamente conoscere i nostri vini, ma deve anche poterli comparare a quelli di qualsiasi altra regione italiana.
Proprio per questo la mia Carta dei Vini oggi conta 100 etichette e ricopre tutte le regioni d’Italia, anche mantenendo aperta un’ampia parentesi sulle DOC e le DOCG irpine.
Veniamo da voi, che piatti ci consigli?
Chi viene in Osteria per la prima volta farei provare la nostra selezione di salumi e formaggi, la parmigiana fatta da mamma. E poi la Maccaronara (tipica pasta di Castelvetere) e lo stinchetto di maiale fatto al forno!
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il nostro sogno è innanzitutto quello di far conoscere questa bellezza tutta irpina. E vogliamo farlo conoscere cosicché questo posto possa crescere poiché la nostra è stata solo una partenza. Noi vorremmo vederlo sempre pieno di gente, gente curiosa di scoprire. Vorremmo che d’estate il Borgo sia pieno di attività, ed io personalmente vorrei che d’inverno ci creassero dei mercatini di Natale. Insomma il nostro sogno è quello di vedere il Borgo pullulare. Ovviamente sempre deliziando tutti con le nostre pietanze ed i nostri prodotti di qualità.