Luca Menegazzo bartender dell’Estremadura Café di Verbania con la sua polibibita L’incontro a Fiume si è aggiudicato la finalissima dell’edizione 2020 del concorso internazionale di Giulio Cocchi dedicato alla miscelazione futurista.
Lo abbiamo contattato per scoprire i suoi segreti!!!
Ciao Luca ci racconti come ti sei avvicinato al mondo della mixology?
Tutto ebbe inizio ormai 15 anni fa quando decisi che avrei voluto fare qualche lavoretto estivo, ai tempi si poteva ancora lavorare a 16 anni e decisi di andare in un bar gelateria a Lesa, dove ai tempi vivevo con i miei genitori.
Passai poi al Bar Bolongaro di Stresa, elegante e famoso bar pasticceria dove ho mosso i primi passi, lì ho imparato a muovermi dietro ad un banco anche se il vero battesimo nel mondo della mixology è stato 10 anni fa quando iniziai a lavorare all’ Estremadura cafè a Verbania, sotto gli occhi vigili ed attenti di Cinzia Ferro che mi ha avviato e guidato tra ricette, segreti, gesti ed atmosfere nel mondo del bel bere miscelato.
Sei il bartender de Estremadura cafè di Suna, ci racconti qualcosa di più sul locale?
Estremadura cafè nasce nel 1999, lo scorso anno ha festeggiato i suoi 20 anni con una grande festa che ha coinvolto l’intera frazione, Suna, con la partecipazione dei locali, ma anche da persone ti tutta italia. Negli anni il locale è diventato punto di ritrovo per gustare unicità. Da sempre la ricerca e la professionalità, nel settore beverage, è forza ed attrattiva. L’ambiente è molto caldo ed accogliente. Tutto lo staff molto preparato. Oggi estremadura vanta 400 cocktails dei quali l 80% nostre creazioni. Studio e sperimentazioni non si fermano mai. Ambio spazio a distillati e liquori con più di 800 referenze. Non mancano la selezione di tea in foglie, l’ampia offerta di analcolici e di vini con più 1000 etichette. La cucina “stuzzicheria” attenta al territorio.
Ma quello che sicuramente contraddistingue Estremadura da anni sono l’atmosfera, l’accoglienza e la voglia di sorprendere sempre!!!!
Qual’è il best seller dello Estremadura cafè?
Abbiamo circa 400 drink in lista, tra classici e rivisitazioni tutte inventate da noi, sicuramente tra i più richiesti ci sono quelli che abbiamo portato in diverse competition, tra cui L’ AMERICANO DA SPIAGGIA ispirato al classico americano, bitter, vermouth, bibita al chinotto e un pizzico di acqua di mare, con profumi di rosmarino e bergamotto. La nostra grande soddisfazione sta anche nel creare drink al momento: confezionati a pennello sulla persona, utilizzando anche prodotti particolari. Un esempio è il drink con il quale ho vinto i cui ingredienti potrebbero non convincere, ma assaggiarli a sorpresa suscitano complimenti o abbinamenti insoliti come nel mio E ADESSO (B)PASTA!!! dove ho utilizzato amarene e sale.
Cosa pensi del bartending di oggi e come pensi cambierà nell’immediato futuro?
Trovo che il mondo del bere miscelato sia arrivato ad un picco di creatività a volte un po’ eccessivo.
Ora mi sembra di intravedere un ritorno alla semplicità, alla ricerca di prodotti già in commercio e soprattutto un riutilizzo di prodotti italiani un po’ dimenticati. L’Italia ha un patrimonio di prodotti di liquoristica, vermouth, bitter molto importante, piccoli produttori che ci regalano delle vere chicche con cui poi noi possiamo “giocare”.
Quale tecnica di miscelazione preferisci?
Shakerare!!! anche se il “rito” di un bel mixing glass e di tutto ciò che concerne ha qualcosa di estremamente elegante e affascinante.
Quanto spazio ha la creatività nel tuo lavoro?
Il nostro lavoro è creatività. Ultimamente sto lavorando parecchio con la grappa, spigolosa e sicuramente poco conosciuta dai clienti come ingrediente di un drink. Non è certo facile, ma alla fine questo è il nostro lavoro
Qual è il distillato che preferisci miscelare?
Ultimamente sto lavorando parecchio con la grappa, spigolosa e sicuramente poco conosciuta dai clienti come ingrediente di un drink. Non è certo facile, ma alla fine questo è il nostro lavoro
Qual’ è il cocktail che preferisci bere e quello che preferisci realizzare?
Sono monotono: amo molto tutti i drink secchi e bitter, un buon Americano, un fresco Margarita (con molto sale però) ottimi da aperitivo. Dopo cena? Gin tonic, fresco e dissetante,
A tuo parere, cosa non può mancare in un bar, a livello di servizio, di attenzione?
Il servizio è molto importante, ci vuole pazienza, cordialità e soprattutto una buona conoscenza dei prodotti. I colleghi in sala devono sapere cosa stanno servendo al cliente e devono essere pronti a rispondere a qualsiasi richiesta di chiarimento
Partecipi a diverse gare, quest’anno hai vinto Sweet & shake cup di Rimini ed il concorso di miscelazione futurista di Cocchi, ci racconti quali drink ti hanno permesso di primeggiare?
Per la sweet&shake cup mi sono voluto ispirare ad un dolce del Maestro Sal de Riso: la sua ottima Delizia al limone creando così un drink con sciroppo al limone, panna, rosolio di bergamotto, latte di mandorla e grappa: un drink-dessert parecchio goloso.
Diverso il discorso per Miscelazione Futurista che richiede sempre un certo studio ed una buona conoscenza del periodo storico e culturale e una abbondante dose di creatività; quest’anno mi sono ispirato al libro Incontro a Fiume di F.T. Marinetti miscelando Aurum e Sangue Morlacco (liquori battezzati da Gabriele D’Annunzio) con grappa, Americano Cocchi e latte di capra per dare una leggera salinità, il tutto scaldato e versato poi in coppa su una pallina di gelato alla panna.
Ci racconti la vostra riapertura dopo il lockdown?
Abbiamo riaperto il23 maggio adeguandoci con meticolosità alle normative, certo non semplice!! la possibilità di ampliare il plateatico ci è stata sicuramente di aiuto, siamo sul lungolago in una deliziosa piazzetta che abbiamo arricchito con nuovi tavolini. Allestire e disallestire comporta un grande impegno cosi come le distanze da percorrere ma siamo bravi e volenterosi.
Progetti per il futuro?
Progetti per il futuro??? Non ho nulla di particolare in cantiere, continuerò a far da bere, creare e divertirmi lavorando.