Sacha Stancampiano con la moglie Veronica si trasferiscono a Capoverde nel dicembre del 2014, il febbraio successivo nasce Mammamia. Ecco un intervista con l’imprenditore siciliano.
Di cosa vi occupavate tu e tua moglie prima di trasferirvi?
Entrambi lavoravamo per l’azienda vitivinicola Tasca D’Almerita in Sicilia, io ero il responsabile dell’ospitalità in Tenuta Regaleali, 500 ettari in centro Sicilia, mentre Veronica lavorava negli uffici di Palermo.
Come è nata l’idea di aprire un locale a Capoverde?
Nonostante l’amore per il mio lavoro ormai da anni sentivo la necessità di evadere dalla Sicilia e di fare qualcosa di mio, avevo promesso a me stesso che per i mie quarant’anni avrei dovuto cambiare vita e così è stato. Dopo alcuni viaggi, prima in Brasile con l’idea di comprare una Pousada, poi in India dove mi avevano proposto di gestire un resort molto bello in una delle spiagge di Goa, mi sono fermato a Capo Verde.
Perché Capo Verde? Facile innamorarsene, il mio primo viaggio qui l’ho fatto nell’estate del 2014 e dopo aver girato un po’ le diverse isole mi sono innamorato di Sao Vicente, centro culturale e musicale di tutta Capo Verde con spiagge bellissime e non ancora ( speriamo mai ) invasa a pieno dagli europei.
Dopo una serie di viaggi per definire il tutto, mi sono trasferito qui nel Dicembre 2014 ed ho aperto il mio ristorante italiano Mammamia nel febbraio 2015.
Che tipo di cucina proponete?
La cucina è italiana ovviamente con delle sfumature che richiamano la mia Sicilia.
Quindi la caponata e la parmigiana non mancano mai. La nostra pizza è molto apprezzata, non tutti qui usano una levitazione di 24/48 ore, ci divertiamo con la pasta fresca, ad esempio i ravioli con le zucchine e l’aragosta. Ma ovviamente qui nell’isola dove si pesca tanto non può mancare il pesce, dal tonno alla ricciola, si trovano delle aragoste meravigliose e polpo fresco tutti i giorni. Noi viviamo in un paese di pescatori quindi compriamo il pesce direttamente dalla barche, emozionante direi, il sogno di sempre anche perché qui è abbastanza economico.
La vostra clientela è costituita principalmente da turisti o anche da capoveridani?
Per fortuna col tempo siamo riusciti , grazie alla qualità del nostro cibo e al buon servizio di sala, ad avere una clientela locale, sia capoverdiani che europei che vivono nell’isola oltre che ai turisti che, diversamente da altre isole, qui vengono solo in alcuni mesi dell’anno. Sono sicuro che pian piano anche Sao Vicente diventerà una meta turistica più importante, le potenzialità ci sono tutte e qui si sta bene tutto l’anno.
Quale è il piatto che riscuote più successo?
Devo dire che qui mi sono divertito molto, prima di aprire sono rimasto un mese e mezzo in cucina con i miei aiuto cuochi per insegnare loro la cucina italiana vera non quella che si conosce solo per sentito dire. Non è stato facile far capire ad esempio che la pasta va fatta al momento e che deve essere servita al dente, oppure che sia il pesce che la carne non devono essere cotti troppo come si usa qui. Alla fine però anche loro hanno capito la differenza e adesso è normale cucinare in questo modo.
Ancora più difficile è stato farlo capire ai miei clienti capoverdiani, ai quali se servi la pasta al dente la rimandano indietro perché è cruda o se servi il carpaccio di pesce ti guardano come se arrivassi da Marte. Pensa che adesso ho clienti capoverdiani che vengono solo per il carpaccio che qui serviamo soprattutto misto con polpo, dentice e tonno e altri vengono per mangiare gli spaghetti con la bottarga, fatta da me. Qui le uova di pesce le fanno bollite o le buttano, i diventavo pazzo al pensiero e allora ho cominciato a fare la mia bottarga di tonno o di ricciola.
Per rispondere alla tua domanda di sicuro il piatto più amato da Mammamia è il carpaccio oltre alla bistecca di tonno scottata alla griglia.
Qualche consiglio pratico ad un connazionale che vorrebbe trasferirsi a Capo Verde?
Il mio consiglio per chi volesse trasferirsi a Capo Verde è semplice, venite a vedere le isole, sono tante e tutte diverse tra loro, dopo di che lasciatevi trasportare dal cuore.