Mavi Drink, produttore e distributore nazionale di liquori e spirits, rappresenta il punto di riferimento nel settore del beverage, soddisfacendo tutte le esigenze del mondo Ho.re.ca. e Super Ho.re.ca., grazie a brands che si distinguono per qualità, immagine, assortimento e competitività.
Il brand di punta è Five Senses, che si pone come primaria scelta nel campo del beverage, con una linea completa di prodotti di eccellente qualità, caratterizzata da un package moderno ed accattivante. I prodotti Five Senses sono stati appositamente pensati per essere in sintonia con il mondo della mixology; una linea ideale per offrire una gamma completa per il canale Ho.re.ca. e Super Ho.re.ca., definito anche “mondo della notte”, dall’aperitivo all’after dinner.
Il marchio Five Senses si rivolge a un pubblico dai gusti esigenti, attento all’immagine e alla continua ricerca di novità; con un’impostazione giovane ed esotica, Five Senses rimanda al concetto di multisensorialità dell’esperienza del bere.

Abbiamo sentito Armando Follari, responsabile marketing della Mavi Drink, che ci ha raccontato un pò di storia e le novità di quest’anno

Come nasce Mavi Drink?

La Mavi Drink nasce nel 2008, ma in realtà siamo già alla seconda generazione. La prima azienda della famiglia Avallone nasce nel 1995 a Procida, dove in un piccolo magazzino si imbottigliavano liquori artigianali.

 

Pur avendo uno stabilimento che produce 8.000 bottiglie al giorno, riuscite a coniugare la qualità artigianale con una moderna gestione, qual è il vostro segreto?

La Mavi Drink ha sempre avuto come obiettivo il raggiungimento dell’eccellenza produttiva, senza mai perdere però di vista quelle che sono le richieste del mercato. Nel corso degli anni siamo stati bravi a far coesistere diverse tipologie di prodotti, da quelli più artigianali a quelli destinati alla grande distribuzione, dai distillati destinati alla mixology a quelli più esclusivi destinati agli intenditori e al mondo delle enoteche di alta fascia.

Il nostro segreto sta nel laboratorio interno. Nessun processo è lasciato al caso, tutti i processi sono standardizzati e verificati, e tutte le materie prime sono di assoluta qualità. E poi le ricette, alcune sono antichissime e le custodiamo con estrema cura.

 

I vostri prodotti spaziano dal Rum al Gin , dalla tequila al Whisky, ci date qualche ragguagli in più sui vostri prodotti?

Il lavoro di selezione di eccellenze dal mondo va avanti ormai da 10 anni, ogni anno inseriamo nel nostro catalogo alcune chicche. Oggi, per esempio, possiamo vantare Jodhpur Spicy, il primo gin piccante al mondo e Jodhpur Reserve, quello più invecchiato. Gin 72, prodotto a Fuerteventura nella distilleria più piccola al mondo. Gin Crespo il London Dry Gin sudamericano più premiato e Ron Canuto, rum invecchiato in Ecuador ad oltre 2.000 metri d’altezza, così come Cocalero de Altura, a base di foglie di coca. Relicario Peated, un esclusivo Rum Dominicano che invecchia in Scozia per alcuni mesi in botti che contenevano Scotch Whisky torbato, o The Temple Bar Whiskey, una selezione di Irish invecchiati nelle cantine del pub più famoso d’Irlanda e forse del mondo. Quasi tutti i prodotti da noi importati in esclusiva per il mercato italiano sono stati premiati nei più prestigiosi concorsi per spirits internazionali.

 

Il brand di punta è Five Senses, prodotti di eccellente qualità con un packaging moderno, ci raccontate qualcosa in più?

Five Senses si divide in due categorie, la mixology collection, destinata ai bartender, costruita in collaborazione con alcuni dei più importanti barman AIBES una decina di anni fa, e si distinguono per l’ottimo rapporto qualità prezzo e perché le bottiglie stesse sono state scelte con chi al banco bar ci lavora. E la premium collection, una collezione di distillati e liquori italiani premium (Liquori Borbone), pensati per i palati più esigenti.

 

Il vostro mercato di sbocco è Ho.re.ca. e Super Ho.re.ca.,ma avete anche un canale online, quali sono i risultati?

 

Il canale Ho.re.ca. resta il nostro mercato di sbocco principale, anche se con alcuni prodotti siamo presenti in GDO, il canale online ha ottenuto ottimi risultati, un po’ inaspettati, durante questo periodo di lockdown; ci siamo ripromessi di puntarci di più in futuro.

 

Da poco avete lanciato CATH, che rappresenta la risposta agli aperitivi in terrazza, come nasce quest’idea?

CATH è un’idea che nasce circa un anno fa e questi ready to drink saranno commercializzati tra una decina di giorni. L’idea è quella di fornire un cocktail già pronto ma di qualità premium ai clienti della GDO, è stato un lavoro lunghissimo, siamo stati perfezionisti nella ricerca del giusto equilibrio di tutti gli ingredienti utilizzati, abbiamo mantenuto un alto grado alcolico perché vogliamo che l’esperienza sia quanto più simile possibile a quella di cui si potrebbe godere in un cocktail bar. Le alternative ci sono ma sono spesso di bassa qualità, con materie non all’altezza e con un grado alcolico basso. Inoltre CATH rappresenta un’opportunità per tutti quei piccoli ristoranti tipici dei nostri centri che non hanno lo spazio per allestire un bar, da oggi potranno offrire un ottimo aperitivo.

 

La linea CATH è costituita da cinque cocktail pronti da bere scelti tra i classici della tradizione italiana e internazionale, quali sono i cocktail presenti?

 

I cocktail CATH sono il MiTo, Milano-Torino, il padre di tutti i pre-dinner, e i suoi discendenti più famosi, il Negroni e il Boulevardier. A questi abbiamo affiancato il Gimlet e il Daiquiri, cocktail storici e di tendenza, adatti al periodo estivo.

 

Proponete sempre prodotti nuovi ed innovativi, cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?

E’ vero, ma punteremo sempre di più sull’innovazione della liquoristica tradizionale, come abbiamo fatto per la linea Liquori Borbone che sarà arricchita entro la fine dell’anno di tre nuove referenze. Ci piace rivisitare le antiche ricette di cui siamo in possesso, arricchendole e migliorandole, per renderle più attuali.

Luigi Cristiani

Luigi Cristiani

Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Lavora in Enel Green Power dove si occupa di pianificazione e controllo . Dal 2010 scrive su diversi blog di economia e finanza (Il Denaro,...

Leave a comment

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.