Lunedì 7 ottobre, durante la Milano Wine Week, MWW Group ha assegnato gli MWW Awards, riconoscimenti che celebrano le migliori selezioni vinicole della ristorazione e del retail italiano e internazionale: potremmo definirli gli oscar milanesi del vino. Il Teatro Manzoni ha ospitato la cerimonia di premiazione; i prestigiosi riconoscimenti sono stati assegnati da una giuria di esperti che ha usato come criteri qualità, innovazione e nuove tendenze nel panorama italiano e internazionale. La giuria, presieduta dal direttore della Guida Espresso Ristoranti, critico e gastronomo Andrea Grignaffini, era composta da Raffaele Cumani, Andrea Cuomo, Ciro Fontanesi, Elio Ghisalberti, Fabiano Guatteri, Andrea Guolo, Lara Loreti, Alberto Schieppati, Luca Turner e Orazio Vagnozzi. A sottolineare l’importanza del lavoro dei giurati è Federico Gordini, Presidente di Milano Wine Week: “La passione, la cura per i prodotti e l’attenzione alla varietà territoriale unite alla consapevolezza dei trend emergentisono i pilastri su cui si fonda la selezione della giuria di esperti che ogni anno fa un lavoro straordinario per selezionare i vincitori. Con gli MWW Awards intendiamo riconoscere l’impegno di chi si distingue per la qualità della propria selezione, non solo in Italia ma anche all’estero. È fondamentale rispondere alle esigenze in continua evoluzione dei consumatori e questi premi rappresentano un’importante occasione per celebrare l’eccellenza e l’innovazione nel panorama vinicolo. Inoltre, si tratta di un momento di incontro e confronto per valorizzare l’attività di diffusione della cultura vinicola e la promozione del nostro patrimonio enologico, che passa per le tavole dei luoghi di somministrazione e gli scaffali dei punti vendita d’Italia”.

È stato invece Andrea Grignaffini a fare una considerazione sull’evoluzione delle carte dei vini: “Penso che mai come in questo momento in cui la ristorazione sembra fatta solo da chef ci sia bisogno di un riconoscimento a chi compila le carte dei vini che, rispetto al passato, sono veramente un esercizio difficile per via dell’incredibile aumento di etichette presenti nel mercato. Se un tempo la carta vini era fatta di due o tre nazioni, adesso riguarda tutto il mondo e quindi sottende da parte della sommellerie che se ne occupa una capacità di analisi mnemonica e critica davvero eccellente”.

I premiati di MWW Awards

La serata, un vero appuntamento di gala, ha acceso i riflettori sui migliori selezionatori d’Italia premiati nei settori della somministrazione con il premio “Carta Vini” e quello del dettaglio qualificato con il premio Wine Retail. I Best Italian Wine Selection sono riconoscimenti dedicati all’estero, rappresentati da una delegazione di 30 head sommelier provenienti da tutto il mondo e selezionati da ICE- Agenzia.

Tra le novità degli MWW Awards di quest’anno c’è una serie di premi speciali tra cui risalta il premio alla carriera conferito aRiccardo Cotarella. Cotarella è considerato il numero uno degli enologi italiani (gestisce oltre 100 aziende vitivinicole in tutto il mondo) ed è co-fondatore di Famiglia Cotarella, una delle principali aziende vitivinicole d’Italia. Cotarella ha così commentato: “Sono onorato di ricevere questo premio perché credo di aver davvero consegnato la mia vita al vino e alla vitivinicoltura. Passione, amore, dedizione mi hanno accompagnato e mi accompagnano ancora ogni giorno nella mia professione. Sentimenti che devono per forza andare di pari passo con la scienza, la ricerca, la tecnica applicata, il tutto con l’obiettivo finale di innalzare sempre più la qualità dei vini italiani. Non arriveremo mai al vino perfetto, ma il compito degli enologi è di migliorarlo anno dopo anno e narrarlo come merita. Abbiamo la fortuna di vivere in un Paese straordinario che sichiama Italia con le sue infinite peculiarità, con una biodiversità unica al mondo che permette ai nostri vini di essere semplicemente esclusivi e ambasciatori di una storia millenaria quale è la nostra e dei nostri meravigliosi territori. Il premio che ho ricevuto oggi è un ulteriore stimolo ad affrontare la professione con ancora maggiore determinazione e passione”.

 

Francesca Binfarè

Giornalista e assaggiatrice curiosa, scrivo da sempre e parlo tanto, anche in radio dal 1989. Mi sono laureata in Scienze Politiche ascoltando gli Oasis, ho vissuto a Dublino accompagnata dagli U2 e dalla...