Monopoly lancia la terza edizione del gioco dedicato al capoluogo partenopeo, con nuove strade ed insegne per raccontarne le eccellenze produttive.

palazzo petrucci - lounge

Le origini del Monopoly risalgono agli albori del Novecento, sino a divenire, nel corso del secolo, il più venduto gioco da tavola al mondo, giocato in oltre undici paesi e tradotto in oltre quarantaquattro lingue, per certi versi una sorta di gioco di ruolo “ante litteram”, che favorisce l’immedesimazione ed interazione dei giocatori con luoghi e spazi aviti.

monopoly - pupazzo

Di particolare prestigio e con una grande eco mediatico, nel 2017, pertanto, si è connotata l’edizione dedicata a Napoli – prima città d’Italia a godere di tale “personalizzazione” – con un tabellone che ne omaggiava la pianta urbana, il golfo ed i monumenti più iconici a fungere da orientamento, nella trasfusione grafica e ludica del fitto reticolo metropolitano.

Non mancavano le leggendarie strade e piazze, ad evocare la toponomastica cittadina, inframezzate dalle insegne storiche dei commercianti, che ne raccontavano le eccellenze produttive, in un infinito gioco di rimandi diegetici, e di sfumature antropologiche e culturali.

Ecco storicamente, nell’immaginario collettivo, lo street food per eccellenza, la pizza, con marchi come Sorbillo, 50 Kalo’, Olio e Pomodoro, proseguendo con ristoranti come Trattoria Nennella, Umberto, ed ancora Eccellenze Campane, Casa Infante. Si termina, infine, con l’incursione nel fine-dining e la ristorazione stellata di Palazzo Petrucci, incastonato in uno degli scorci più indimenticabili di Posillipo, con palazzo Donn’Anna a fungerne da maestoso contrappunto.

palazzo petrucci - panorama

Proprio in questa cornice d’eccezione si è svolta, nel corso della settimana, l’evento di presentazione della nuova edizione di Monopoly, la terza, dopo quella del 2017 e la successiva del 2019, organizzato dall’ufficio stampa dipuntostudio, e la collaborazione organizzativa del padrone di casa Edoardo Trotta.

foto chef palazzo petrucci

In grande risalto, nel buffet offerto, i finger-food e le tapas dello chef Lino Scarallo, grande attenzione dedicata ai lievitati ed alle panificazioni, come nella consuetudine del Malandrino, il lounge bar della medesima struttura: una menzione alla succulenza del tortano con crema di uova, ed al panino fritto con salsiccia e “papaccella” (peperoni napoletani), in pairing l’eleganza del Fiano di Avellino “Pendino D.O.C.G.” 2018 di Colli di Castelfranci, ed il rigore tradizionale della bollicine di Franciacorta D.O.C. “Berlucchi 61”.

palazzo petrucci - buffet

palazzo petrucci - panino fritto

L’edizione attuale, come dicevamo, che sarà in vendita a partire da fine Novembre nelle librerie Feltrinelli e nei negozi Toys Center, sotto l’egida e patrocinio del Comune di Napoli, è foriera di significative innovazioni, con nuovi brand ad offrire il loro imprimatur e sigillo di transito, a rifinire una mappatura dei punti di riferimento e retaggi commerciali cittadini.

Doveroso menzionare, anzitutto, il marchio Marinella, associato alla storica insegna, probabilmente il brand di cravatte più iconico del mondo, fanno il loro ingresso nell’edizione 2021, anche il Gruppo Ciro Amodio, sinonimo di latticini di qualità sin dal 1825: appare anche il burger store Puok, oltre a Tandem, avente come focus la preparazione del ragout partenopeo, che conquista ben tre caselle.

Infine, spazio anche allo streetwear, con il subentro di “London”, negozio dedicato alla moda giovanile, ed una piccola area “istituzionale” di impegno civile, con il patronato Fenalca, e l’Acqua Bene Comune – ABC, a segnare il percorso dei giocatori.

carlo straface

Carlo Straface

Carlo Straface, partenopeo di nascita, corso di studi in giurisprudenza, di professione avvocato e giornalista pubblicista, eno-gastronomia e letteratura le sue coordinate di riferimento. Sommelier di...

Leave a comment

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.