Il Panificio De Nardo è un’istituzione ad Avellino, ce ne parla Angela De Stefano , nipote del fondatore che dopo qualche anno all’unversità di sociologia a Fisciano, si è dedicata completamente al lavoro di pasticceria.
Ciao Angela, la storia del Panificio De Nardo, parte nel 1977 e si tramanda di generazione in generazione, ci racconti come nasce?
La storia del nostro panificio inizia 40 anni fa quando mio nonno decide di rilevare un panificio ad Atripalda. Mio nonno faceva tutt’altro lavoro, anzi ha fatto tanti lavori ma, decise di iniziare questa attività per creare qualcosa anche per la sua famiglia. Inizialmente sono stati tanti i sacrifici e le spese per lui e mia nonna, lavoravano da soli, perché non avevano ancora la possibilità di pagare qualcun altro. Dopo tanto duro lavoro le soddisfazioni sono arrivate e vedendo quello che oggi ha creato credo che siano proprio tante per lui e per noi.
Siete ormai un punto di riferimento per la città di Avellino, come avete conquistato i vostri clienti?
La nostra specialità è il pane misto! Un pane fatto con farina di grano duro farina bianca e segale esclusivamente a lievitazione naturale. Unico e inimitabile! Ideato e creato da mio nonno quando ancora nessuno usava la farina di segale. Da cui molti poi, purtroppo hanno preso “spunto”, se così si può dire! Tanto è vero che molti lo definiscono anche con il nome di pane di picarelli, appunto dov’è nato!
Tuo nonno ha ideato il pane Misto quando ancora nessuno conosceva la farina di segale, da dove scaturisce quest’idea?
Mio nonno ha ideato questo pane pensando di voler offrire ai clienti un prodotto nuovo, che si differenziasse dalla tipologia classica del pane bianco. Così provando e sperimentando ricette nuove pensò a questo tipo di farina ricavato da un cereale, la segale, che era coltivato solo in Germania. Oggi ad Avellino il pane misto si trova un po’ dappertutto, ma posso assicurarti che non è paragonabile a quello originale che solo noi facciamo!
Nel 2015 avete inaugurato anche un’altra sede, come siete organizzati e come sopraintendete la produzione?
Si, tre anni fa abbiamo deciso di portare il famoso pane di Picarelli e tanti altri prodotti nel cuore di Avellino. Così da poter permettere a molte persone di raggiungerci anche a piedi. La sede principale e il laboratorio rimangono sempre a Picarelli, e da li che arrivano tutti i nostri prodotti, dove viene sfornato pane e panini a tutte le ore per offrire un prodotto sempre fresco ai nostri clienti.
Ci racconti quali sono i vostri punti di forza (farine, lieviti etc.)?
Oltre a questo pane misto, un’altra nostra specialità sono le cosiddette brioche di De Nardo! Soffici, leggere e genuine, senza conservanti, lavorate solo con prodotti freschi e di prima scelta. Buone sia vuote che farcite, dolci o salate, adatte ai grandi e ai piccoli! Oltre questi che sono i must del nostro panificio, facciamo tanti altri prodotti, per i quali cerchiamo di scegliere sempre ottime materie prime, curandone io stessa la produzione. Organizziamo il nostro lavoro cercando di offrire prodotti freschi ogni giorno.
Da piccola ti piaceva sporcarti le mani con paste e farine, come hai coltivato questa passione?
La mia più grande fortuna è stata poter congiungere la mia passione con il lavoro dei miei genitori. Da quando avevo 8 anni ho capito che mi piaceva stare in cucina, mi piaceva fare dolci, aiutare a cucinare. La domenica mattina mi svegliavo presto per aiutare mia nonna a fare la parmigiana, la lasagna il ragù… Durante le vacanze estive mi piaceva aiutare mia mamma al panificio. Nonostante questo i miei progetti erano altri: volevo studiare, laurearmi, e fare la psicologa. Dopo il liceo mi sono iscritta all’università e solo dopo ho capito che la cosa che mi piaceva fare di più era realizzare qualcosa con le mie mani, con acqua e farina. Nessun altro lavoro avrebbe potuto rendermi più appagata e soddisfatta del mio. Amo quello che faccio e ci metto sempre tutta me stessa. Ho seguito già molti corsi, in più ho lavorato con un pasticciere stesso nel mio laboratorio, ho ancora tanto da imparare sicuramente, ma sono sulla buona strada, ogni anno cerco di mettermi in gioco e farmi conoscere anche partecipando a concorsi nazionali.
Una donna in panetteria, non è usuale, come ti rapporti a questo mestiere?
Certamente la panetteria non è un lavoro per donne… ma considerando tutte le innovazioni che ci sono oggi spero che in futuro potrà essere un lavoro svolto anche dalle donne, nel frattempo mi vesto di tanta volontà e pazienza. Poi fortunatamente ho la mia famiglia alle spalle, infatti mio nonno e mio padre che ancora lavorano, e la prevalenza di personale maschile in laboratorio.
Proponete anche prodotti di pasticceria, una tua passione?
Si da un po’ di anni a questa parte proponiamo anche la pasticceria di dolci tradizionali, le cosiddette “paste della domenica “, torte, babà e tanto altro a seconda anche dei periodi festivi. Una delle cose che più mi piace fare e mi appassiona è il panettone con cui sono ancora agli esordi, ma già con buoni risultati. È una cosa della quale mi occupo solo ed esclusivamente io. Ho il mio lievito madre, creato a modo mio. Per me è una scienza dove ogni volta scopro nuove cose e questo fa crescere la mia voglia di migliorare e fare sempre più.
Quali progetti a breve, volete sviluppare?
I verità i nostri progetti sono tanti: mi piacerebbe molto aprire un laboratorio per prodotti senza glutine, ma per adesso ci attrezzeremo per aprire un nuovo punto vendita, e ingrandire il laboratorio di Picarelli.