Nel mondo meraviglioso della pasta fresca artigianale, spicca, senza alcun dubbio, quella del Pastificio Del Prete di Aversa. Ci tengo, in primis, a ringraziare Raffaele D’Abbrunzo, responsabile commerciale del pastificio, che mi aveva anticipato la storia dell’azienda, destando la mia curiosità nel voler saperne di più. Un uomo brillante, vero “atout” del pastificio, che con gentilezza e tanta passione, rappresenta l’azienda, in modo impeccabile, là dove i suoi titolari non possono presenziare.
Parliamo dei F.lli Del Prete; Francesco e Fabio, il braccio e la mente, iniziano la loro attività nel 2005 in una piccola bottega dedicata alla vendita da asporto di piatti tipici napoletani ed al catering per piccoli eventi di quartiere e feste a domicilio. Francesco, diplomato dell’istituto alberghiero, è uno chef autodidatta appassionato di cucina, che per rispondere ad una richiesta di pasta fresca da amici ristoratori in panne, decide di acquistare una piccola macchina e dal retrobottega di un locale di appena 40mq, inizia quella che sarebbe diventata un’ idea imprenditoriale di successo.
Di strada ne hanno fatta tanta, i due giovani imprenditori; dal 2017 occupano uno spazio di 400mq con 29 addetti ai lavori che, quotidianamente, lavorano la pasta in modo artigianale, tagliando a mano la trafilata al bronzo, come pure a mano vengono riempiti i formati ripieni. I numeri sono impressionanti, con la produzione di 40 a 70 quintali settimanali per più di 500 clienti attivi, che hanno indotto a pianificare il prossimo spostamento dell’azienda in un’area di 800mq ca.
Francesco Del Prete mi ha generosamente concesso la visita della struttura ed inizio subito col dire che si è presentato in abiti da lavoro, semplice ed umile, anche se fattura migliaia di euro. Ho capito che mi trovavo davanti ad un imprenditore che ha fatto la gavetta, che non ordina ma collabora con i suoi dipendenti (che lo adorano ) e che realmente è un appassionato del proprio lavoro. Possiamo tranquillamente dire che ha sempre le mani in pasta. Tutti i giorni, dalle 5 del mattino, fino a tarda sera, è presente in azienda e questo è il genere di imprenditore che ci piace annoverare tra le eccellenze campane.
Visitando la struttura, si evince un’area familiare; mi hanno colpito gli ampi spazi di laboratorio e di stoccaggio ed una grande cucina, con piano di cottura centrale e ben equipaggiata. Nulla è stato lasciato al caso per il confort degli operai. Pensare di installare in segreteria un box per bambini, non è da tutti, permettendo alle mamme di recarsi al lavoro senza doversi preoccupare della custodia dei propri figli. Chapeau!
Ho assistito al taglio a mano degli spaghetti trafilati e ad una vera e propria catena di montaggio con il taglio e la farcitura di tortelli, ugualmente preparati dalle sapienti mani di una decina di operai perfettamente sincronizzati. Non vi nascondo che ho avuto voglia di mettere le mani in pasta anch’io, stupita da cotanta precisione e pulizia.
IL CATALOGO
Le tipologie di pasta si suddividono in formati classici, trafilati al bronzo, rigorosamente tagliati a mano, che vanno dallo spaghetto alle tagliatelle, fino ad arrivare ai formati corti tra cui spiccano, per originalità, il maccheroncello quadrato e la calamarata sbagliata. Quanto ai formati ripieni, spiccano gli gnocchi con formule vegetariane e lactose-free, per la gioia degli intolleranti che, con Del Prete, non sono stati dimenticati e possono godere di proposte varie, da leccarsi i baffi. New entry del nuovo catalogo, ho amato lo gnocco di patata viola ripieno di baccalà e lo gnocco di melanzana ripieno di provola. La ricetta alla quale Francesco Del Prete è più affezionato e che gli ha regalato grandi soddisfazioni ed emozioni è il Fagottino alla Nerano.
Grande varietà di scelta anche per i formati ed i ripieni, sia di terra che di mare, che vanno dal semplice raviolo alle simpatiche caramella, margherita, fagottino e culurgiones. La particolarità che stupisce l’occhio ancor prima del palato è l’enorme fantasia di Chef Francesco nel creare pezzi unici, colorati e variegati, che sanno dare un tocco di classe in più all’impiattamento. Colori, odori e sapori della nostra amata terra campana ed oltre. Lo studio e la ricerca delle migliori materie prime per sfoglie e ripieni originali e squisiti, piazzano la Pasta Del Prete ai primi posti dell’artigianato campano nel mondo. Non a caso ristoratori in giro per l’Europa ed anche Chef Stellati si rivolgono a Chef Francesco per le loro ricette esclusive e la realizzazione di pezzi unici e personalizzati. Ho adorato anche il packaging: scatole alimentari sobrie ed eleganti, scrigni che racchiudono tutta l’importanza di un vero MADE IN ITALY.
PERCHE’ LA PASTA DEL PRETE E’ DIFFERENTE? LA PAROLA A CHEF FRANCESCO
“ La nostra pasta ripiena è farcita e chiusa a mano. Collaboriamo con strutture per ricevimenti che fanno grandi numeri ed abbiamo la capacità di personalizzare ogni esigenza dei nostri clienti. Una particolarità di cui vado fiero è che non usiamo lattosio per i ripieni di mare. Nel nostro ripieno a base di gamberi, ad esempio, non c’è pane e non c’è ricotta, fatta eccezione per il baccalà che viene mantecato nel latte. Con questa lavorazione diamo la possibilità agli intolleranti di non sentirsi privi di considerazione. Tutte le paste lunghe, anche in grandi quantità, vengono tutte tagliate a mano, nel rispetto dell’artigianalità: questo è il nostro punto di forza riconosciuto da tutti gli addetti al settore. Le mie produzioni nascono dalla mia passione per la cucina; non ho seguito nessun corso e sono completamente autodidatta. Tutto il mio sapere è frutto di lunghi studi ed esperimenti sul terreno e sono fiero di poter trasmettere il mio sapere a tutti coloro che collaborano con me. Per la mia nuova struttura ho a cuore di fare formazione ai giovani su come aprire un pastificio artigianale perché credo fermamente nella trasmissione del sapere con lo scopo di mantenere vive le tradizioni e l’artigianalità del nostro territorio. Il modo in cui ci siamo “autocostruiti” ci ha dato grandi soddisfazioni. Abbiamo nel nostro portafoglio clienti nomi importanti come Rolex, chef stellati e VIP dello spettacolo. Siamo stati ospiti della RAI nella trasmissione Camper e progetto anche di scrivere un libro con le mie ricette di successo. Consegnamo in tutta la Campania e spediamo ovunque nelle 24-48h. Ho molto a cuore anche l’inserzione nel mondo del lavoro dei portatori di handicap, giovani di cui le istituzioni penano a farsi carico. Quando l’occasione si presenta partecipo sempre e volentieri ad eventi associativi di raccolta fondi, atti a sviluppare attività didattiche per queste categorie di giovani. Abbiamo allo studio un progetto nella mia nuova struttura dove periodicamente ci occuperemo di organizzare eventi in questo senso.”
In effetti, insieme a Chef Francesco abbiamo partecipato, lo scorso 29 maggio, all’evento “Uno chef per amico” organizzato dall’associazione Mi Coloro di Blu Onlus. Giunto alla sua 3a edizione, l’evento è una raccolta fondi, ogni anno finalizzata ad un importante progetto di educazione ed inserzione nel mondo del lavoro di giovani affetti da autismo. Chef, pasticcieri, pizzaioli e noti personaggi dello spettacolo, provenienti da ogni parte d’Italia, sostengono ed aderiscono a questa nobile causa. Abbiamo accolto alla nostra postazione di cucina mobile ( interamente studiata e costruita da Chef Francesco) alcuni ragazzi desiderosi di intraprendere una carriera nella ristorazione. Un’esperienza forte in emozioni che ci ha permesso di condividere una serata piacevole e di grande impatto umano e solidale.
Per l’occasione abbiamo realizzato una ricetta inedita insieme con Francesco: un fagottino “maculato” di blu, farcito con carciofi e guanciale, crema di pecorino romano e topping con infusione di fiori di Tè Blue Butterfly, un vero successo di colori e di sapori.
Ringrazio lo Chef Francesco Del Prete e Raffaele D’Abbrunzo per l’ospitalità e per l’autorizzazione all’utilizzo delle fotografie.
Credit photo: Angela D’Esposito, Pasta Del Prete, Raffaele D’Abbrunzo.