Contrariamente alle tendenze degli anni passati, le carriere nel settore sanitario sono sempre più gettonate oggi tra i giovani, soprattutto quella del nutrizionista. Ecco gli step per specializzarsi in questo settore. 

 

Le carriere più ambite dai neo-diplomati

 

Tra le professioni più apprezzate dai giovani spiccano quelle afferenti al ramo sanitario, con trend in salita negli ultimi quattro anni. Ad alzare gli indici di gradimento nella categoria ha contribuito la pandemia da Sars-CoV-2, che ha sensibilizzato il pubblico verso le tematiche riguardanti la salute. 

 

Il percorso per diventare nutrizionista, in particolare, è uno dei più battuti: il numero degli studenti che vogliono intraprendere questa strada è salito del +349%. Ciò dimostra l’accresciuta attenzione per una buona alimentazione, indispensabile per condurre uno stile di vita sano. 

 

Anche la carriera di medico e di infermiere rientrano tra le più ambite dai neo-diplomati, rispettivamente con una crescita del +85% e del +39%. Bene per il settore mental health, con un aumento degli immatricolati in Scienze Psicologiche del +148%. L’interesse per il mestiere di personal trainer, invece, è diminuito del -5%.

 

Quanto ad altre aree disciplinari, non c’è più attrazione per le professioni giuridico-legali, incluse quelle all’interno delle Forze dell’Ordine. Più rosee le prospettive per il mondo dello spettacolo e le materie umanistiche, nonostante l’introduzione dell’intelligenza artificiale. 

 

Nutrizionista, il mestiere del futuro

 

Come già anticipato, il settore dell’alimentazione e, in particolare la professione del nutrizionista, sta attirando un grande numero di giovani. Per farne parte non è necessario iscriversi alla facoltà di Medicina: l’esperto in nutrizione è un biologo, elabora diete ma non prescrive farmaci, né effettua diagnosi sui soggetti che richiedono consulenze. 

 

Ma come fare per diventare nutrizionista? Anzitutto occorre conseguire la laurea, (anche online) in Scienze della Nutrizione, Scienze Biologiche o facoltà affini. Dopo ciò, bisogna sostenere l’Esame di Stato e infine iscriversi all’Albo dei Biologi. Per l’esercizio della professione in proprio, naturalmente, servirà aprire la partita IVA.

 

Le prospettive occupazionali e gli stipendi medi del settore fanno ben sperare. Se all’inizio della propria carriera un nutrizionista guadagna intorno ai mille euro, infatti, dopo aver maturato anni di esperienza lo stipendio medio si attesta sui 1.600 euro al mese, per arrivare fino ai 2.100/2.500 euro per chi vanta un’anzianità maggiore. Chi lavora in autonomia, tuttavia, tende a percepire una paga più alta di chi lavora in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale o aziende e società private. Occorre considerare, però, che uno studio privato richiede non poche spese da coprire. 

 

In conclusione, il rinnovato interesse dei giovani per la sana alimentazione è un fenomeno in crescita, che si riflette anche sul mercato lavorativo. L’attenzione crescente sulle diete sane e l’importanza dell’alimentazione per la salute sta portando a una maggiore domanda di professionisti del settore alimentare.

 

 

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