Il 25 maggio 2024 ha finalmente riaperto, dopo qualche anno, nel centro storico di Salerno, il Vicolo della neve, il locale più storico e rappresentativo di Salerno per la sua cucina tipica tradizionale Salernitana
Grazie all’intuizione di tre giovani imprenditori, Fiorenzo Benvenuto, Gerardo Ferrari , già esperti e competenti nel settore food & wine, impreziositi dal lavoro dello chef socio Marco Laudato
Siamo stati a provare i piatti cult del locale con il sociologo e scrittore Andrea De Simone.
Andrea De Simone, ha ricoperto importanti ruoli istituzionali, Presidente della Provincia, Consigliere ed Assessore Regionale, Parlamentare nazionale ed europeo. Oggi scrive libri di gastronomia, è un appassionato di cucina e prodotti del territorio, produce lui stesso delizie della natura nell’orto di famiglia ed ama preparare piatti della tradizione e gustarli con gli amici in serate conviviali.
Il Vicolo della Neve ha riaperto gli chiediamo: Che ne pensi?
Una buona notizia. Il locale è stato un riferimento sicuro per intere generazioni di salernitani,il preferito dalle più importanti personalità della città,da Clemente Tafuri ad Alfonso Gatto.
Gli ospiti più autorevoli che hanno visitato Salerno sono passati per il locale del centro storico: noti politici, attori, imprenditori e tantissima gente comune.
Anche tu hai ricordi da condividere?
Tanti, tantissimi e con i miei migliori amici: il nostro ritrovo dopo ogni importante riunione. Ricordi di belle discussioni,di scelte di vita ma soprattutto ricordi dei sapori antichi dei piatti delle nostre nonne: Pasta e fagioli ripassata al forno con pasta mista e gli immancabili ziti spezzati, polpette al sugo, baccalà in umido, peperoni imbottiti, cotechini, parmigiana di melanzane e tante altre specialità e poi la pizza e il gustoso calzone con scarola.
Immancabile, soprattutto nel periodo della festa di San Matteo,la milza imbottita, che, sicuramente è il piatto identitario di Salerno.
Già la milza è un piatto molto amato in città.
Sicuramente e la storia ci racconta che la pietanza è nata a pochi passi dal Vicolo della Neve.
Tra le attuali via Masuccio Salernitano e vico Giudaica infatti,si era insediata la prima comunità ebraica sin dal X secolo.
Questo insediamento ha lasciato, nel corso dei secoli, importanti tracce sia nella cultura e nell’ economia che nella cucina e “a’ mèvesa ‘mbuttunata” ha origini ebraiche.Gli ebrei per rispetto ad un loro credo religioso non potevano percepire denaro per la macellazione della carne ed allora trattenevano le interiora come ricompensa.Con la milza,che imbottivano con aglio e prezzemolo e facevano cuocere nel vino,farcivano le pagnottelle che vendevano ai cristiani.
Ed oggi è ancora così?
Pare proprio di si. I giovani gestori ripropongono gli stessi piatti con qualche aggiunta e innovazione.
È importante che il Vicolo della Neve sia aperto. I coraggiosi e determinati giovani che lo gestiscono hanno a cuore il rispetto per un patrimonio di cultura e di gastronomia da tutelare e trasmettere alle future generazioni. Io stesso,a pochi giorni dalla riapertura,sono stato con mio figlio al quale piace tanto la pasta e fagioli. Lui ha apprezzato molto. Non è proprio quella ripassata al forno con il tegamino di rame ma è ben fatta. Sicuramente se hai un ospite al quale vuoi fare assaggiare i piatti della tradizione salernitana puoi prenotare un tavolo al Vicolo della Neve.