Sono undici i ristoranti della Costiera Amalfitana (SA) premiati dalla Guida Espresso 2020; i 3 cappelli sono stati assegnati al ristorante “Il Faro di Capo d’Orso” di Maiori(SA), già stellato Michelin ad incorniciare una delle eccellenze gastronomiche nostrane in Italia.
Lo chef Francesco Sodano, mi ha raccontato come è riuscito a raggiungere questo primo traguardo.

Un grande riconoscimento quello della Guida Espresso 2020, un gruppo giovane che hai voluto fortemente. Il tuo progetto inizia a dare i tuoi frutti giusto?

Iniziano ad arrivare i primi frutti di questo gruppo giovane che ho fortemente voluto, avevamo la sensazione che la strada era quella giusta, però questo riconoscimento ci motiva alla grande. Ho praticamente stravolto la cucina de “Il Faro”. Manteniamo le radici del gusto nostrano ma i sapori sono “affacciati” sul mondo. Una cucina campana con tante contaminazioni e tecniche diverse: nordiche, Sud Americane, Asiatiche, Giapponesi.

Un luogo incantevole con una cucina stellata sublime, è solo questo che fa la differenza a Francesco?

Sicuramente luogo e cucina ci sono, ma serve un lavoro di squadra per conseguire gli obiettivi. La motivazione con la mia “brigata”, l’affiatamento ci porta a migliorare il passato ed affinarci per il futuro.
Ho una mia ideologia che porto avanti fortemente. Difficilmente guardo intorno per vedere cosa fanno i miei colleghi, so dove vogliamo arrivare ed a piccoli passi lo stiamo facendo.

Dopo questo primo anno di rodaggio, immagino che stai pensando al prossimo anno. Puoi svelarci qualcosa?


Il rodaggio è servito per prendere le “misure”. Stiamo strutturando ideologicamente i menù nuovi per il prossimo anno. Trattiamo con artigiani e produttori che possono affiancare la nostra nuova offerta gastronomica. Ci sarà qualche nuovo innesto in sala, faremo dei cambiamenti anche negli arredamenti interni per essere un ristorante all’avanguardia. Penso che anche in Italia ed in Campania si può realizzare una cucina “diversa”. Siamo una Nazione storica per il cibo, ma possiamo scrivere anche un futuro innovativo, il tutto da questo fantastico luogo che è il “Faro di Capo d’Orso”.

Chi vuoi ringraziare per questo traguardo?

Grazie al mio team, in particolare a mio fratello che mi supporta e sopporta. Ovviamente la proprietà con Pio Ferrara che mi da la possibilità di esprimere la mia creatività nonostante la mia giovane età.
I nostri fornitori, i collaboratori Marianna Giannattasio Hqf, Domenico Papa (produce la robiola di capra solo per noi), le carni di Hqf selezionate in esclusiva per noi. Mi sento gratificato di questo piccolo step che non è un traguardo ma una partenza per migliorarci e fare ogni giorno di più. Non mi sento affatto arrivato, anzi “testa bassa e lavorare”.

Antonio D'amore

Sono nato a Napoli, una sera di luglio verso la fine degli anni settanta. Cresciuto a pane e motori, sono da sempre la mia grande passione. Prima le auto e poi le moto hanno occupato gran parte dei...

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