Cantine e Ristoratori Flegrei uniti per Malazè
E’ partita la manifestazione Malazè nei Campi Flegrei il laboratorio a cielo aperto che quest’anno vede protagonisti quattro argomenti come Natura, Archeologia, Mito e storie e Gusto.
Del Gusto vogliamo parlarvi e delle iniziative che vedono protagonisti le cantine ed i ristoratori dei Campi Flegrei, tre gli appuntamenti per altrettanti lunedì dal titolo “Tutti in una Botte”.
Noi siamo stati al primo e ve lo raccontiamo…
Lunedì 17 Ottobre l’ appuntamento alle Cantine La Sibilla in via Ottaviano Augusto a Bacoli, già dal primo pomeriggio i proprietari si sono resi disponibili per guidare gli ospiti nella visita ai vigneti di piedirosso e falanghina, ed aprire le porte degli antichi cellai dalle mura storiche e mostrare i vini in affinamento.
Dalle 20:00 è stato possibile accomodarsi nella sala di degustazione della famiglia di Meo adibita ad ospitare il banchetto preparato dall’ARF, per una cena a dieci mani tra proposte gastronomiche fedeli al territorio con abbinamenti dei vini della Sibilla. La serata ripercorre l’antico baratto che avveniva in questi luoghi quando i pescatori offrivano ai contadini i prodotti della loro fatica ed in cambio ricevevano i frutti della terra compreso un sorso di vino che ristorasse entrambi in un gemellaggio che diventava banchetto per festeggiare gli abbondanti raccolti e i pescati generosi.
Come spettatori ed al tempo stesso attori di questa usanza, inebriati dai profumi fermentativi tipici del periodo abbiamo preso posto alla tavola imbandita e decorata dalle viti.
La famiglia Di Meo ha intrattenuto con i racconti della vendemmia e della raccolta delle olive a cui ha fatto seguito un assaggio dell’olio appena prodotto, al via al primo sorso di Cruna delago 2021, fresco e con giovani profumi di frutta gialla attraversati da note di ginestra e fiori bianchi. Il momento è quello giusto per parlare dell’Associazione dei Ristoratori Flegrei che raccontano come il loro acronimo ARF sia anche il messaggio dei valori: Amore, Rispetto e Fiducia.
Dopo la parola amore compare il primo squisito boccone sulle nostre tavole, Bun alla curcuma e olive nere con scarole ripassate, maionese e lampuga a cura di Aguglia; i sapori si avvicendano delicati ed esplosivi, il vino pulisce e prepara al secondo morso.
La portata successiva è un divertente gioco di illusione Salsiccia di mare e Friarielli di Home Piccola Osteria Alternativa, la forma e le consistenze completamente simili al piatto tradizionale napoletano, il sapore si rivela nuovo, delicato, il sorriso è d’obbligo, l’inganno sublime. Stavolta la Cruna delago si presenta nell’annata 2018, i sentori complessi e la bocca rotonda accompagnano con maestria il piatto, non resta ne una briciola ne una goccia.
Si procede con il primo piatto de il Riccio, Risotto con vellutata di zucca, alici in doppia stagionatura e polvere di limone, cottura perfetta; i sapori si accendono in bocca, arriva il piedirosso Vigna Madre 2021, la tentazione di abbinare questo ma anche il precedente vino innesca una discussione tra sentori, aromi , persistenze e poesia.
Il secondo piatto a cura di Masseria Sardo ed Esperia, Filetto di palamita su crema di cicerchie marinato al piedirosso e cicorietta selvatica rinnova questo incontro tra le due anime dell’enogastronomia, c’è posto per il dolce e la conclusione con il Pan Flegreo a cura della Terrazza Nautilus è la più degna accompagnata anche da Passio 2013 passito di Falanghina.
Unione di intenti, matrimonio con il territorio, scoperta di usanze antiche in luoghi storici, questo era il primo appuntamento dei tre. I prossimi presso Cantine dell’Averno e Agnanum di Moccia con altri membri dell’ARF, altre proposte gastronomiche ed abbinamenti territoriali, non vediamo l’ora!