Se si parla di Tartufi è difficile non pensare ad Urbani Tartufi, fondata nel 1852 a Scheggino, un piccolo e suggestivo paese nel cuore dell’Umbria, l’azienda è oggi un simbolo dell’eccellenza Made in Italy in tutto il mondo.
Abbiamo intervistato Olga Urbani che ci racconta la storia della sua azienda!!!
Ci racconti di più dell’origine dell’azienda: come nacque nel 1852 l’intuizione degli Urbani di avviare l’esportazione di tartufi freschi in Francia
In ogni impresa dell’uomo, c’è sempre un momento di passaggio in cui si raggiungono nuovi punti di partenza. Per Urbani Tartufi, questo momento è rappresentato dai primi decenni del 1900, periodo in cui la Famiglia decise di far conoscere la loro passione per il tartufo espandendo all’estero la propria attività. L’idea viene sviluppata fortemente da Carlo Urbani, figlio di Paolo Senior che, grazie alle sue grandi capacità imprenditoriali, consolidò la posizione dell’azienda nel mercato mondiale utilizzando un ingegnoso metodo di conservazione e nuovi metodi di commercializzazione del tartufo. Nasce così la “Urbani Tartufi”, una moderna industria che diventa unica per qualità dei prodotti e per le numeriche di produzione. Carlo Urbani creò una corrente di affari che, dall’headquarter di Sant’Anatolia di Narco si espandeva fino ad altre regioni Italiane raggiungendo anche la Germania e la Svizzera. Urbani Tartufi diventa così un punto di riferimento per il mercato del tartufo, prima europeo e poi mondiale. Oggi, proprio come allora, a muovere la nostra azienda è il forte legame con il territorio e l’amore per il tartufo, passioni che abbiamo tramandato alla nuova generazione.
Con l’attuale generazione Urbani, composta da Olga, Carlo e Giammarco, ci sono state diversi cambiamenti con importanti filiali estere ed a realtà come il Museo del Tartufo, l’Accademia del Tartufo e la Urbani Travel&Tours. Da dove nascono e come si sviluppano queste iniziative?
Creatività e innovazione sono due dei pilastri su cui si fonda la nostra filosofia aziendale, due caratteristiche imprescindibili non solo per i prodotti presenti in catalogo ma anche per la diversificazione di attività in cui opera la Urbani Tartufi. Ciascuna di queste realtà ha una sua profonda e radicata ragione di esistere: il Museo, nato in memoria di Paolo Urbani, rappresenta il luogo in cui depositare non solo la storia della nostra Famiglia ma dell’intera società legata al prodotto tartufo; l’Accademia, è un centro tecnologico gastronomico, dove ognuno è libero di portare la propria conoscenza sul tartufo e sui suoi derivati, un luogo di cultura e di condivisione in cui contaminarsi per creare nuove idee, progetti e prodotti. Infine, la Urbani Travel&Tours, un progetto mirato a far conoscere il territorio che da sempre ci accoglie e a cui siamo molto legati. Tutte queste realtà rappresentano per noi diversi modi di diffondere la cultura del tartufo, mezzi differenti per far conoscere il prodotto e la storia che ci lega ad esso.
L’headquarter internazionale si trova a Sant’Anatolia di Narco, in provincia di Perugia, dove lavorano 150 dipendenti che utilizzano tecnologie innovative per la lavorazione e la conservazione del tartufo, ci racconti qualcosa in più?
Il luogo che ci accoglie rappresenta la nostra storia e la nostra identità, è da qui che prendono vita tutte le innovazioni di prodotto a base tartufo, un ingrediente unico da gustare al ristorante o comodamente a casa. Proprio nel nostro headquarter si svolge tutta la filiera di lavorazione del tartufo. Qui i cavatori, con la loro cura e instancabile pazienza, ci portano il frutto della terra che subito dopo la raccolta viene visionato, pulito, pesato e lavorato. Segue una divisione del raccolto tra una parte destinata al canale della ristorazione e una parte dedicata alla conservazione. Un processo questo altamente tecnologico e studiato per mantenere intatte, fino alla tavola del consumatore, tutte le proprietà dell’ “oro nero della terra”. Inoltre, all’interno dello stesso polo tecnologico di Sant’Anatolia è presente anche una divisione dedicata ai funghi, dove vengono trattati con cura le linee di funghi porcini secchi e surgelati, provenienti dalle migliori zone di raccolta del continente Europeo.
Possiamo distinguere tre varianti di tartufo, bianco, nero e quello estivo. Quali differenze ci sono tra loro e i migliori abbinamenti che è possibile realizzare con essi?
Parliamo stagioni del tartufo, ogni periodo dell’anno infatti è rappresentativo di una tipologia di tartufo. Non esistono solo le varietà più conosciute come il bianco d’Alba o il nero pregiato, questo prodotto è molto di più. Ogni tipologia di tartufo ha le sue caratteristiche e peculiarità organolettiche che lo rendono perfetto per abbinamenti e lavorazioni differenti. Ad esempio, fino al 30 dicembre, è la stagione del tartufo nero estivo conosciuto anche come Scorzone. Questa tipologia è caratterizzata da una superficie rugosa ricca di piccole verruche di forma piramidale e da una gleba (la parte interna del tartufo, visibile una volta tagliato il tubero) di un caldo color nocciola e solcata da numerose venature biancastre. Diversi sono gli abbinamenti che è possibile fare con questa materia prima, ad esempio il tartufo estivo è il più versatile ed è ottimo anche nei sughi, come quelli già pronti presenti nel nostro catalogo. Noi di Urbani Tartufi siamo sempre molto attenti a suggerire gli abbinamenti migliori per esaltare il sapore del tartufo, sul sito abbiamo anche una sezione dedicata, ideale per chi vuole sperimentare in cucina: https://shop.urbanitartufi.it/ricette/
Da voi non solo tartufi ma anche pasta, condimenti, sughi pronti, grill e dolci. Ci descriva la vostra linea di prodotti, come nasce l’idea di inserire il tartufo all’interno di diverse materie prime?
Abbiamo l’idea che il tartufo sia un prodotto trasversale e utilizzabile per diverse ricette. Molto spesso infatti, quando si parla di tartufo si pensa subito a un prodotto esclusivo, destinato a poche persone e utilizzabile in poche occasioni. Invece, la versatilità di questo prodotto è incredibile e lo rende perfetto per diversi momenti della giornata, dal pranzo alla cena passando per l’aperitivo. Urbani Tartufi si fa portavoce di questo concetto e crea prodotti semplici e di facile utilizzo che permettono di gustare il tartufo in diverse occasioni d’uso. E’ proprio da questa idea che nascono prodotti come sughi pronti, pasta, le salse e… dolci!
Avete anche un shop on line, che risultati ottenete da questo canale e quali sono le regioni da cui provengono gli ordini maggiori?
Abbiamo spinto fortemente la creazione dello shop online per continuare e implementare la nostra attività di diffusione della cultura del tartufo e per dare ai consumatori, dislocati su tutto il territorio nazionale, la possibilità di acquistare i nostri prodotti facilmente e in qualunque momento. In Italia, soprattutto durante il periodo di lockdown, abbiamo registrato risultati molto positivi che ci spingono a migliorare sempre di più questo strumento. All’estero, soprattutto nella consociata in USA, abbiamo dei risultati davvero molto buoni dovuti anche a partnership commerciali con i grandi colossi del web.
Avete anche una sezione sulle ricette, chi sono gli chef con cui collaborate?
Collaboriamo con alcuni dei migliori chef italiani conosciuti anche all’estero, un modo tradizionale e creativo per far conoscere il nostro prodotto in tutto il mondo. Nonostante queste collaborazioni, abbiamo deciso di dedicare la sezione sul sito alla rivisitazione di alcune ricette della tradizione, nate da uno studio accurato e finalizzato all’esaltazione degli abbinamenti che vedono come protagonista il tartufo.
Quali sono i vostri prossimi progetti?
Stiamo focalizzando sempre più la nostra attenzione verso la apertura di nuovi canali commerciali, soprattutto dopo il periodo di lockdown. Parallelamente, in risposta alla crescente domanda di mercato, stiamo lavorando sullo sviluppo di nuovi prodotti dedicati al canale della ristorazione, del retail e dell’e-commerce. Tra gli obiettivi a breve termine, quello di cavalcare il trend dei ready to use, ci sono importanti novità in arrivo per l’autunno 2020!