Valeria Raciti è stata la vincitrice dell’ottava edizione di MasterChef Italia. E’ riuscita a conquistare i giudici con il menu «Fra me e me», grazie ai piatti ispirati alla sua terra, sei i piatti presentati (uno in più di quelli richiesti) tra cui spaghetti cocco e ricci di mare, guancia di vitello con gambero crudo, bisque al Marsala e giardiniera di radici.
A più di un anno dalla sua vittoria, Valeria ha deciso di girare il mondo, partecipato ad altri concorsi di cucina, ed è arrivata fino a Dubai, dove ha cucinato nuovamente al fianco del giudice Carlo Locatelli.
Valeria ci conferma che: “La cucina, l’ho sempre vissuta come un luogo felice, crocevia di passione, aggregazione, rispetto, ricerca, meditazione e amore. Per la realizzazione dei miei piatti, non scelgo mai gli ingredienti a caso, mi diverto nella ricerca della materia prima migliore, con le caratteristiche ideali per la migliore riuscita degli stessi, la mia terra, La Sicilia in questo caso è un “grande, fornitissimo mercato”. Guardo spesso verso la tradizione, amo reinterpretarla, a parer mio è proprio nelle ricette tradizionali che viene custodito il senso stesso e l’obiettivo che chi cucina si prefigge: donare emozioni. Seguo molto l’istinto quando cucino, ho imparato che è un grande alleato, e che il più delle volte posso fidarmi di lui. Quando mi è stato chiesto di descrivere la mia cucina con un aggettivo, ho avuto difficoltà… È rispettosa, curiosa, generosa, emotiva, istintiva, colorata, empatica … Poi ho pensato, che tutto si poteva sintetizzare con una parola: Felice. La mia cucina è felice, e io lo sono con lei.”
Ciao Valeria, com’è cambiata la tua vita dopo la vittoria a Masterchef?
È cambiata radicalmente, ho tantissimi amici in più, le mie giornate sono molto più dinamiche, viaggio molto, cosa che prima avevo raramente possibilità di fare e soprattutto faccio ciò che mi piace e mi entusiasma, e questo non può che incidere positivamente sul mio stato d’animo… Insomma sono più felice!
Come sei arrivato a partecipare a Masterchef? È stata una tua idea oppure ti ha convinto qualcuno?
Ho partecipato a Mastechef prevalentemente grazie a mio marito Sebastiano che ha inoltrato l’iscrizione ai casting a mia insaputa, io non avrei avuto il coraggio! Per poter completare il format era necessario un videomessaggio registrato da me, solo allora ho avuto “parte attiva” e mi sono detta “perché no!”
A noi puoi dirlo ti aspetti di vincere?
Assolutamente no, mi è stata posta molte volte questa domanda e la risposta è sempre la stessa… non mi aspettavo di vincere perché ho sempre creduto di non avere nulla in più dei miei avversari, sono contenta di sapere che non avevo nemmeno nulla “in meno” !
Chi era il giudice più severo e con quale eri più in sintonia?
Penso che il più severi fossero Chef Barbieri e Cannavacciulo! Mi sono sentita più in sintonia con chef cannavacciuolo, poichè in qualche modo mi era perfettamente chiaro ciò che volesse dirmi, prima ancora che parlasse.
Ci racconti come sono nati e quali erano i piatti della finale?
Sono nati prevalentemente dall’elaborazione di sapori a me cari e dalla rivisitazione di piatti simbolo della tradizione culinaria siciliana, alcuni come “gli opposti a volte si attraggono” e “il piccione viaggiatore, sono frutto di intuizioni e” folgorazioni” avute durante la mia esperienza a Masterchef.
A Masterchef hai portato tanto della tua terra, qual è il piatto della tradizione siciliana a cui sei più legata?
La pasta alla norma, la adoro! è un piatto emblematico,altamente rappresentativo della cucina siciliana, perchè in sè racchiude la semplicità, la genuinità ed il gusto che la contraddistinguono. Mia nonna materna la cucinava spesso, soprattutto nella sua versione “piccante”, prepararla mi ricorda i momenti felici trascorsi nella sua cucina!
È uscito il tuo libro “Amore curiosità istinto. La mia cucina felice”, ci racconti qualcosa in più?
Quello di scrivere un libro è stato un desiderio che ho sin da bambina, si sarebbe dovuto intitolare un grembiule a pois, pertanto averlo scritto è stata la realizzazione di un sogno.
Ho avuto poco tempo a disposizione per realizzarlo, ma desideravo che venisse fuori un buon lavoro, volevo andarne fiera e così è! In quel libro c’è il mio cuore… pagina dopo pagina racconto il mio viaggio nel cuore della cucina, che parte dall’amore per la mia terra e che mira a fare il giro del mondo.
Hai iniziato la tua avventura in Rai, ci racconti che esperienza è?
Esperienza bellissima, è emozionante far parte di questo grande mondo, entrare negli studi televisivi,
meravigliarmi del lavoro sinergico di millemila maestranze che ne fanno parte, conoscere i volti noti dello schermo , scoprire il dietrole quinte di programmi che fino a poco tempo fa guardavo da spettatrice in TV, entrare “virtualmente a casa della gente” e percepirne l’affetto!
Il tuo sogno è “Avere un ristorante mio, dove poter esprimere il mio concetto di cucina”, ci racconti la tua idea di cucina e come procede il tuo sogno?
Il mio sogno è tutto in divenire, è appena trascorso un anno dalla proclamazione a vincitrice dell’ottava edizione di Masterchef, sono stati 365 giorni molto intensi, che mi hanno lasciato poco tempo per dare corso ai progetti a lungo termine. All’orizzonte però vedo sempre chiaro il mio futuro, mi vedo nel mio risporante, a preparare piatti che mirino a valorizzare i prodotti della mia terra, che ne rappresentino la bellezza e ne raccontino il sapore, che sappiano anche uscire dai canoni imposti e dai preconcetti, che stupiscano insomma.