Nel contesto vivace del Vinitaly, un’indagine della rivista Next ha messo in luce un affascinante legame tra vino e sapere, identificando le vigne culturalmente più significative a livello globale. Sorprendentemente, il podio è interamente italiano, con protagoniste la Vigna della Reggia di Caserta, quella di Pompei e la Vigna di Leonardo.

L’inchiesta di Next: Un ponte tra vino e cultura

La rivista di approfondimento Next, fondata da Domenico Masi, ha condotto un’inchiesta per individuare i vigneti internazionali con il più forte “brand vino-sapere”, ovvero quelli strettamente connessi a grandi monumenti o figure chiave della cultura universale. L’obiettivo era mappare le realtà vitivinicole dove il prestigio del vino si fonde con quello del patrimonio storico e artistico.

Tre gioielli italiani nel panorama mondiale

L’indagine, curata da Luigi Ferraiuolo e pubblicata sul numero a cavallo tra 2024 e 2025 di Next, ha rivelato che le tre vigne più emblematiche sotto questo profilo si trovano tutte in Italia:

  1. La Vigna della Reggia di Caserta: Legata al maestoso complesso vanvitelliano, patrimonio UNESCO.
  2. La Vigna di Pompei: Situata all’interno dell’area archeologica, anch’essa patrimonio UNESCO.
  3. La Vigna di Leonardo: Associata al genio universale di Leonardo da Vinci.

Stato attuale e prospettive future

Angelo Lomonaco, direttore di Next, ha fornito dettagli sullo stato attuale di questi vigneti unici: “Delle tre vigne individuate da Next, l’unica al momento operativa è quella della Reggia di Caserta”. La Vigna di Pompei, avviata originariamente da Mastroberardino alla fine degli anni ’90, è stata recentemente affidata al Gruppo Capaldo (noto per il marchio Feudi di San Gregorio) per un progetto di rilancio. La Vigna di Leonardo, invece, è stata da poco acquisita dal magnate Bernard Arnault, fondatore di LVMH, e il suo futuro destino produttivo non è ancora noto.

Un patrimonio unico

L’inchiesta sottolinea come l’Italia detenga un primato particolare nel coniugare eccellenza vitivinicola e patrimonio culturale di fama mondiale. Due delle tre vigne sono inserite in contesti riconosciuti dall’UNESCO, mentre la terza celebra una delle figure più iconiche del sapere umano. Questo legame profondo tra territorio, storia, cultura e produzione vinicola rappresenta un valore aggiunto inestimabile e un modello potenzialmente replicabile.

Riflessioni

L’analisi di Next offre uno spunto di riflessione sull’importanza di valorizzare non solo il prodotto vino, ma anche il contesto storico e culturale da cui nasce. Le vigne della Reggia di Caserta, di Pompei e di Leonardo sono esempi luminosi di come la viticoltura possa diventare custode e narratrice di storie millenarie, arricchendo l’esperienza del consumatore e preservando al contempo un patrimonio inestimabile. Resta da osservare come si svilupperanno i progetti legati a Pompei e alla Vigna di Leonardo sotto le nuove gestioni.

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