Intervista all’enologo Vincenzo Mercurio che ha ricevuto un prestigioso riconoscimento dell’Accademia dell’Oscar di Bibenda e FIS – Fondazione Italiana Sommelier, che gli ha assegnato l’Oscar del Vino 2022 “Premio Giacomo Tachis”.
Ho avuto il piacere di incontrare e intervistare Vincenzo nella sua Castellamare di Stabia di cui tra l’altro mi ha fatto scoprire angoli nascosti e di grande interesse storico e culturale.
Winemaker ed enologo consulente con oltre 25 anni di esperienza alle spalle, Vincenzo Mercurio si è formato in Italia e all’estero, in particolare in Francia.
Sono sempre di più le aziende italiane che scelgono di avvalersi della sua consulenza. In Campania, Lazio, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Veneto, Sardegna, Umbria, Sicilia, Mercurio porta con sé quella che ormai è diventata una filosofia da applicare all’intero processo produttivo, dalla vigna alla bottiglia:
“Con i produttori confeziono emozioni, racconti della loro vita, del territorio e della storia che li ha generati”
Nel futuro di Vincenzo Mercurio c’è soprattutto la sostenibilità ambientale.
“Attraverso studi e viaggi in zone come l’Austria, la Svizzera, dove c’è una cultura diffusa sull’argomento, sto lavorando ad un metodo da condividere con tutti i produttori che sognano un mondo migliore da lasciare alle future generazioni”.
Con lui abbiamo parlato di:
- Il suo lavoro di consulente enologico
- Lo stato dell’arte del mondo del vino
- La silimitudine tra un bel quadro ed un buon vino
- I nuovi trend:
- la sostenibilità
- gli investimenti in vino
- Il vino fa davvero male come sostiene la Prof.ssa Antonella Viola?