La sostenibilità alimentare è diventata uno dei temi centrali del nostro tempo, e in prima linea in questa battaglia c’è Waste Watcher, l’osservatorio internazionale dedicato allo studio e alla prevenzione degli sprechi alimentari. Per l’edizione del 2024, Waste Watcher si pone obiettivi ambiziosi, proponendo una visione globale per ridurre gli sprechi lungo tutta la filiera alimentare, dal campo alla tavola.
Spreco alimentare: una crisi globale
Secondo le stime della FAO, circa un terzo del cibo prodotto a livello mondiale viene sprecato ogni anno, pari a 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti. Questo ha conseguenze devastanti non solo per l’economia e la sicurezza alimentare, ma anche per l’ambiente. Gli sprechi alimentari sono responsabili di circa l’8-10% delle emissioni globali di gas serra, contribuendo significativamente al cambiamento climatico.
Il rapporto Waste Watcher 2024 punta a sensibilizzare governi, imprese e cittadini sull’urgenza di ridurre drasticamente questi numeri, mettendo in evidenza le aree critiche della filiera alimentare dove le perdite sono maggiori.
I dati principali di Waste Watcher 2024
L’osservatorio Waste Watcher si distingue per il suo approccio scientifico e basato sui dati. Ogni anno, attraverso sondaggi, analisi e studi di settore, fornisce un quadro dettagliato del fenomeno dello spreco alimentare a livello globale e nazionale. Per il 2024, alcuni dei dati più rilevanti sono:
- Spreco domestico: Il 60% dello spreco alimentare avviene nelle nostre case, dovuto a cattive abitudini di acquisto, conservazione errata e scarsa pianificazione dei pasti.
- Filiera agricola: Circa il 20% dello spreco avviene a livello agricolo, spesso per via di standard estetici troppo rigidi imposti dalla grande distribuzione o di raccolti in eccesso.
- Distribuzione e ristorazione: Anche la ristorazione gioca un ruolo significativo, con uno spreco stimato del 15-20% legato a eccessi di produzione e scarse pratiche di gestione delle scorte.
I dati dicono che in Italia nel 2024 il fenomeno cresce del 45,6%, e che ogni settimana finiscono nel bidone della spazzatura 683,3 grammi di cibo pro capite, rispetto ai 469,4 grammi rilevati nell’agosto 2023. Nella top five ci sono frutta fresca (27,1 grammi), verdure (24,6 grammi), pane fresco (24,1 grammi), insalate (22,3 grammi), cipolle/aglio/tuberi (20 grammi), vale a dire i prodotti principe della Dieta Mediterranea.
Obiettivi e strategie per il 2024
Waste Watcher 2024 propone una serie di strategie per ridurre gli sprechi in modo sistematico e su larga scala. Tra le iniziative principali ci sono:
- Educazione e sensibilizzazione: Una delle sfide più grandi è cambiare le abitudini dei consumatori. Educare i cittadini su come acquistare, conservare e riutilizzare il cibo può fare una differenza significativa. Iniziative come campagne di informazione nelle scuole, nei media e sui social sono strumenti chiave.
- Tecnologia e innovazione: La tecnologia può essere una grande alleata nella lotta agli sprechi. Sistemi avanzati di gestione delle scorte, app per la ridistribuzione del cibo in eccesso e piattaforme per collegare produttori, ristoratori e organizzazioni benefiche stanno già facendo la differenza.
- Economia circolare e donazioni: Incentivare la donazione di cibo invenduto, ma ancora consumabile, è una soluzione semplice ma estremamente efficace. Le normative che facilitano e promuovono queste pratiche, come la Legge Gadda in Italia, sono un modello virtuoso.
- Sostenibilità agricola: Migliorare le pratiche agricole per ridurre le perdite in campo, attraverso l’adozione di tecniche di coltivazione sostenibili e l’ottimizzazione della logistica per ridurre al minimo gli scarti prima che i prodotti raggiungano il mercato.
Waste Watcher e il ruolo dei consumatori
Uno degli aspetti centrali di Waste Watcher 2024 è il coinvolgimento attivo dei consumatori. Ognuno di noi ha un ruolo cruciale nella lotta contro lo spreco alimentare. Modificando anche piccoli comportamenti quotidiani possiamo contribuire a ridurre il fenomeno su scala globale.
Alcuni semplici accorgimenti che possiamo adottare includono:
- Pianificare i pasti settimanalmente per evitare acquisti inutili.
- Imparare a leggere correttamente le etichette, distinguendo tra “scadenza” e “termine minimo di conservazione”.
- Conservare correttamente gli alimenti per prolungarne la durata.
- Riscoprire l’arte del riutilizzo degli avanzi, trasformandoli in nuove ricette.