UN RITIRO PER I SENSI
Un luogo plasmato da vino, cultura e storia.
Vorrei provare a portarvi con me in quella parte più intima della Carinzia dove la tradizione vitivinicola antica sta vivendo una fiorente rinascita. Dopo una forte distruzione delle viti a causa di un’epidemia di peronospora, solo negli anni ’70, un gruppo di affermati agricoltori, piccoli produttori e giovani sperimentatori hanno rivitalizzato il territorio, ampliando la produzione di vino.
Certamente anche il cambiamento climatico ha avuto un ruolo. In Carinzia, tra laghi e montagne alpine, la vite è piantata su pendii terrazzati e pendii ripidi tra i 200 e gli 800 metri s.l.m. Con l’aumento delle temperature, i produttori si espandono ancora, in aree precedentemente considerate inadatte alla produzione di uva.
È per lo più una regione bianchista; nella splendida campagna dell’Alpe-Adria vengono allevati: Sauvignon Blanc, Gruner Veltliner, Riesling, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Traminer, Muskateller. I vitigni a bacca rossa sono Zweigelt, Pinot Nero e Syrah.
Oggi sono in visita alla Taggenbrunn Winery.
Arrivando da Klagenfurt, i vigneti terrazzati esposti a sud, situati intorno al castello, sono un notevole un colpo d’occhio.
Hubert Vittori, viticoltore appassionato di origine Italiana, è il responsabile della Cantina Taggenbrunn. Ha investito con entusiasmo in questo particolare territorio (circa 40 ettari intorno alle rovine del castello Taggenbrunn) convinto della posizione ottimale a sud, soleggiata e favorevole alle viti che crescono in un terreno minerale di ardesia. Un attento processo di vinificazione e brevi percorsi di trasporto delle uve dal vigneto alla cantina contribuiscono ai più elevati standard di qualità che ha sempre voluto raggiungere.
Alla ristrutturazione del Castello è seguito l’ampliamento della vecchia stalla, diventata enoteca e 30 camere di un hotel molto quotato per eventi e seminari.
La Dea del tempo, un’opera d’arte di Andrè Heller, sembra vegliare sull’intera proprietà.
L’elaborata scultura alta 12 metri, composta da piante, cristallo di rocca, metallo, luce e acqua, rappresenta un potente spirito della natura a cui è affidata la protezione del castello di Taggenbrunn, dei vigneti e di tutti i visitatori.
Sebbene la produzione di questa Cantina non possa facilmente competere con quella di altre regioni austriache, alcuni dei suoi vini bianchi hanno iniziato a guadagnare la stima nazionale; vini secchi con un’acidità vivace, piacevolmente leggeri e bevibili. Riesling e Sauvignon Blanc hanno trovato posto nella mia valigia. Ed il viaggio continua…