Ritorna, per il ventunesimo anno consecutivo, l’evento jazz made in Italy più atteso dagli appassionati del genere: il Pomigliano Jazz Festival. Tantissime le novità di quest’anno e come al solito a noi interessano più di tutte quelle che guardano all’enogastronomia…

Anche stavolta si tratta di un programma itinerante alla scoperta dei più suggestivi scenari della regione Campania. Da Avella a Terzigno, passando per Sirignano, Cimitile, Ottaviano, Pomigliano, Sant’Anastasia, Pollena Trocchia ed Ercolano, il progetto Note di Gusto guiderà gli amanti del jazz, del buon cibo e del buon vino in un viaggio sensoriale alla scoperta delle tradizioni culinarie e agroalimentari dell’ alto Nolano e del Parco Nazionale del Vesuvio. Inevitabile il presidio di Slow food, oltre che di Agro Nolano e associazioni minori attive sul territorio, da sempre a tutela della biodiversità e dell’agricoltura sostenibile, promotrici delle risorse tipiche e di una sana cultura alimentare.

I vari appuntamenti musicali vedranno protagonisti, oltre ad artisti di fama internazionale della scena jazz, chef estrosi del territorio campano che a suon di pentole e cucchiai delizieranno i palati dei visitatori, all’interno dello spazio Osteria. Onnipresente la pizza, cibo di base del popolo campano, valorizzata da ingredienti di eccellenza rigorosamente di coltivazione biologica, come il pomodoro San Marzano “Solania” dell’agro nocerino sarnese, o l’olio evo dello storico “Frantoio Torretta” di Salerno, oltre che dalle competenze dei pizzaioli coinvolti nell’evento relativamente alle tecniche di lievitazione e di composizione dei grani.

olio evo del frantoio Torretta, sui colli di Salerno
Olio evo del frantoio Torretta, colli di Salerno

Ma più di tutti, amiamo lo spazio Mercato, un’area allestita con stand di agricoltori locali, i cosiddetti produttori di filiera corta, che da generazioni producono e commercializzano i prodotti del suolo campano attraverso metodi secolari che preservano la qualità e la sostenibilità ambientale. Come Pierfrancesco Ammendola che da anni si impegna a perpetuare una tradizione familiare, gestendo la sua azienda agricola Le Prelibatezze di Nonno Luigi a San Giuseppe Vesuviano che dà alla luce i tipici pomodorini del piennolo, papaccelle e tutti i prodotti dell’orto seguendo la loro stagionalità. O come Ciro Pirone, ideatore del progetto di produzione autosufficiente RuCasa 1130, dimora aperta a tutti quelli che hanno voglia di collaborare e darsi da fare per costruire, produrre, allevare.

Pomodorini rossi e gialli del piennolo, produzione vesuviana
Pomodorini del piennolo del Vesuvio dop, azienda agricola Giolì

A nostro avviso, un salto al Mercato prescinde dall’acquisto dei prodotti in vendita. Passeggiate tra gli stand, guardate e chiedete con curiosità ai detentori di un sapere radicato nelle nostre terre native, di un patrimonio che abbiamo il dovere di perpetuare con passione.

Aniello Falanga, pizzaiolo e chef di pizzeria Haccademia di Pollena Trocchia
Aniello Falanga, pizzaiolo e chef di pizzeria Haccademia di Pollena Trocchia

Clicca qui per sapere di più sui protagonisti di questa nuova edizione di Note di Gusto.   http://www.pomiglianojazz.com/festival-2016-note-di-gusto/

Ma la novità assoluta (e infinitamente gradita) di quest’anno è rappresentata dalla possibilità di addentrarsi nei luoghi di coltura e trasformazione delle materie prime campane, attraverso visite guidate principalmente nella zona vulcanica del Parco Nazionale del Vesuvio, per scoprire le origini e le identità di quei prodotti buonissimi che non possiamo fare a meno di portare sulle nostre tavole.

Tenuta di Villa Dora della famiglia Ambrosio a Terzigno
Tenuta di Villa Dora della famiglia Ambrosio a Terzigno

Ad inaugurare il programma di visite turistiche enogastronomiche, Domenica 11 settembre gli amici di Note di Gusto accompagneranno i visitatori all’interno del vigneto e uliveto Villa Dora di Terzigno, immerso nel paesaggio mozzafiato della Valle dell’ Inferno.

Imperdibile e…gratuito.

Non dimenticate di prenotare! http://www.pomiglianojazz.com/festival-2016-itinerari-turistici-ed-enogastronomici/

 

Daria Volpe

Daria volpe

Perennemente in fuga dalle cose. Il mio unico centro di gravità permanente: il cibo, la fotografia, la musica.

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